Adorazione del serpente di bronzo

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Adorazione del serpente di bronzo
AutoreLorenzo Lotto
Data1524-25
Materialelegno
Dimensioni41,6×39,8 cm
UbicazioneBasilica di Santa Maria Maggiore, Bergamo

La tarsia Adorazione del serpente di bronzo fa parte delle tarsie del coro della basilica di Santa Maria Maggiore i cui disegni preparatori furono eseguiti da Lorenzo Lotto e intarsiati da Giovan Francesco Capoferri. È collocata sul presbiterio nel banco dei religiosi, ala sinistra, terzo stallo[1] Uno studio attento e approfondito delle tarsie e dei disegni preparatori fu realizzato dalla studiosa Francesca Cortesi Bosco e pubblicato nel 1987.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione della Misericordia Maggiore, che amministrava la basilica mariana, e che aveva deciso di completare il presbiterio con un nuovo altare e con il nuovo coro, il 12 marzo 1524 affidò a Lorenzo Lotto la realizzazione dei disegni per le tarsie[3]

Il cartone fu consegnato alla congregazione il 19 giugno 1525, con altri tre, quando Lorenzo Lotto si trovava ancora nella città orobica. La profilatura della tavola la esegue il veneziano stesso e viene pagata l'11 dicembre del medesimo anno.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tarsia[modifica | modifica wikitesto]

L'invenzione o storia racconta l'episodio descritto nei Libro dei Numeri.(numeri 21, 4-9). Seguendo il racconto Lorenzo Lotto colloca il racconto ai piedi del monte Hor, dove sono presenti le tende dell'accampamento ebraico dopo la fuga dall'Egitto e la salvezza sul Mar Rosso che è raffigurato sul lato destro della tavola.[4] Sul lato sinistro vi è raffigurato nella parte inferiore, l'evento funesto dei serpenti mandati da Dio che morsicarono e uccisi quegli ebrai che pur essendo stati salvati dalla schiavitù lamentavano di essere stati abbandonati da Dio.[5] Sul lato destro la colonna sulla cui cima è posto il serpente di bronzo nelle sembianze di drago alato, una sovrapposizione simbolica di liberazione.[5]

Il drago alato posto sopra la colonna è una forma differente di raffigurare il serpente adorato dal popolo salvato, che veniva raffigurato abitualmente posto sopra una croce avvicinando il serpente al sacrificio che dovrà compiere Cristo, il figlio di Dio. Tutti i personaggi raffigurati hanno lo sguardo rivolto verso il cielo.

83.2 simboli

Coperto[modifica | modifica wikitesto]

Il coperto o “picture a claro et obsuro” o impresa fu realizzato nel disegno preparatore di Lorenzo Lotto

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Adorazione del serpente di bronzo, su catalogo.beniculturali.it, Catalogo dei beni culturali. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  2. ^ Cortesi Bosco.
  3. ^ Francesca Cortesi Bosco, Registri biografici - Patti, mercati, bollettini, polizze, mandati e ricevute, II, 1987.
  4. ^ Zanchi, p. 120.
  5. ^ a b Zanchi, p. 121.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesca Cortesi Bosco, Il coro intarsiato di Lotto e Capoferri per Santa Maria Maggiore in Bergamo, Milano, Amilcare Pizzi per il Credito Bergamasco, 1987.
  • Mauro Zanchi, Lorenzo Lotto e l'immaginario alchemico, Clusone, Ferrari Editrice, 1997, ISBN 88-86475-78-0.
  • Mauro Zanchi, In principio sarà il Sole. Il coro simbolico di Lorenzo Lotto, -Milano, Giunti, 2016, ISBN 978-88-09-83057-8.
  • Andreina Franco Loiri Locatelli, la Basilica di Santa Maria Maggiore, n. 12-13, La Rivista di Bergamo, Giugno 1998.
  • Carlo Pirovano, Lotto, Milano, Electa, 2002, ISBN 88-435-7550-3.
  • Roberta D'Adda, Lotto, Milano, Skira, 2004.
  • Mauro Zanchi, La Bibbia secondo Lorenzo Lotto. Il coro ligneo della Basilica di Bergamo intarsiato da Capoferri, Bergamo, 2003-2006, ISBN 978 88 9061 49 5 8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]