Abies forrestii var. georgei

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Abies forrestii var. georgei
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Abies
Specie A. forrestii
Nomenclatura trinomiale
Abies forrestii var. georgei
(Orr) Farjon, 1990
Sinonimi
Nomi comuni

(EN) George's Fir

Abies forrestii var. georgei (Orr) Farjon, 1990, è una varietà naturale di A. forrestii appartenente alla famiglia delle Pinaceae, endemica delle zone di alta montagna del sud-ovest dello Sichuan, del nord-ovest dello Yunnan e del sud-est dello Xizang, in Cina.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Abies, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dalla parola greca ἄβιος = longevo.[2] Il nome specifico forrestii fu assegnato in onore di George Forrest, botanico scozzese, esploratore della provincia cinese dello Yunnan e primo scopritore di A. forrestii.[3] L'epiteto georgei fu assegnato in onore di George Forrest, botanico scozzese, esploratore della provincia cinese dello Yunnan e primo scopritore di A. forrestii.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa varietà differisce da A. forresti per i giovani virgulti fortemente pubescenti con corti peli ferruginosi, per gli aghi lunghi 1,5-3 cm con margini leggermente revoluti, e per le grandi, evidenti brattee dei coni femminili, con corta cuspide e margini denticolati.[5]

Portamento[modifica | modifica wikitesto]

Albero alto fino a 30 m, con tronco che può raggiungere 1 m di diametro, con virgulti rossi o marroni, pubescenti.[6]

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

aghi

Le foglie sono aghiformi, di colore verde lucido, lunghe fino a 3 cm, disposte a pettine nella parte inferiore dei virgulti, con apice dentellato, raramente ottuso o acuto. Le gemme sono resinose.[6]

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Gli strobili femminili, neri a maturazione, sono sessili, ovoidali-cilindrici, lunghi 7-11 cm e larghi fino a 5,5 cm; le scaglie sono flabellate-trapeziformi e pubescenti, lunghe 2 cm, larghe 2,3 cm, a margine auricolato. Le brattee sono esposte, lunghe fino a 3 cm, con apice acuminato o arrotondato e leggermente emarginato. I semi sono ellissoidali, lunghi circa 1,2 cm, con parte alata marrone. Maturano nel mese di ottobre.[6]

Corteccia[modifica | modifica wikitesto]

La corteccia è di colore grigio scuro, tendente a sfogliarsi.[6]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce in alta montagna a quote comprese tra 3000 e 4500 metri; il suo areale è vasto ma non precisamente identificato a causa della grande varietà morfologica di A. forrestii e delle sue varietà.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione di questo taxon è ancora controversa ed esistono altre interpretazioni: Flora of China (4:49, 1999) la descrive come specie a parte (A. georgei) con due varietà associate.[5]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono riportati i seguenti sinonimi:[7]

  • Abies georgei Orr
  • Abies georgei subsp. wumongensis Silba

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il suo legno, nel passato, veniva sfruttato abbondantemente in edilizia e nell'industria cartaria, pratica vietata attualmente dalle leggi conservative promulgate dalle autorità cinesi.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Viene classificata come specie a rischio minimo (least concern in inglese) nella Lista rossa IUCN, a causa del suo vasto areale (stimato in 120.000 km²), seppur di difficile identificazione nel dettaglio: sono accertate almeno 10 subpopolazioni.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Zhang, D, Katsuki, T. & Rushforth, K. 2013, Abies forrestii var. georgei, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia e Elias Ceccarelli, Guida agli alberi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PDF), su Dryades project Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. URL consultato il 7 maggio 2019.
  3. ^ (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 84-85. URL consultato il 7 maggio 2019.
  4. ^ (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 84-85. URL consultato il 7 maggio 2019.
  5. ^ a b (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, p. 85. URL consultato il 7 maggio 2019.
  6. ^ a b c d (EN) Abies georgei, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 7 maggio 2019.
  7. ^ (EN) Abies forrestii var. georgei (Orr) Farjon, in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28/4/2020.

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