Stanislav Markelov: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: sintassi delle note a piè di pagina e modifiche minori
→‎Altri progetti: sources from english & russian articles
Riga 50: Riga 50:
== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Stanislav Markelov}}
{{interprogetto|commons=Category:Stanislav Markelov}}
* [http://eretik-samizdat.blogspot.ru/2013/02/vladislav-bugera-obituary-for-stanislav.html Obituary for Stanislav Markelov] by Vladislav Bugera, ''[[Johnson's Russia List|JRL]]'' (20 January 2009) ([http://justicefornorthcaucasus.info/?p=1232515200 the copy])
* [http://www.weeklystandard.com/article/17235 Murder in Moscow. Press criticism, KGB-style] by Stephen Schwartz, ''The Weekly Standard'' (23 February 2009)


{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}

Versione delle 14:56, 10 set 2017

Stanislav Markelov

Stanislav Markelov in russo Станислав Маркелов? (Mosca, 20 maggio 1974Mosca, 19 gennaio 2009) è stato un giornalista e avvocato russo.

Venne ucciso da un killer insieme alla giornalista Anastasia Baburova mentre si trovavano per le strade di Mosca.[1][2][3][4]

Carriera

Markelov era uno dei presidenti dell'Istituto Russo per lo Stato di Diritto.[5] Come avvocato, aveva rappresentato Anna Politkovskaya (uccisa a Mosca nel 2006), Mikhail Beketov] (direttore di un giornale dell'opposizione, pestato a sangue nel novembre 2008); e di molteplici civili ceceni vittime di tortura. Aveva anche difeso le vittime della crisi degli ostaggi al teatro Dubrovka.[6]

Omicidio

Markelov venne ucciso a colpi d'arma da fuoco il 19 gennaio 2009, mentre lasciava una conferenza stampa a Mosca, a meno di mezzo miglio dal Cremlino. Aveva 34 anni. Anastasia Baburova, giornalista di Novaya Gazeta che cercò di fornigli prima assistenza venne anch'ella colpita e uccisa[7][8]

Reazioni

Secondo la BBC, Markelov si apprestava a fare appello contro la rimessa in stato di libertà (concessa perché "pentitosi del fatto") di Yuri D. Budanov, ex comandante carrista russo, condannato a dieci anni per l'uccisione di una giovane donna cecena.[9] Budanov denunciò l'omicidio come una provocazione tesa a creare animosità tra russi e ceceni, e offrì le sue condoglianze alle famiglie dei due deceduti.[10]

Per l'analista militare russo Pavel Felgenhauer, i dettagli dei due omicidi indicano il coinvolgimento dei servizi segreti russi:[11]

"Secondo il personale di Novaya Gazeta, di cui faccio parte, i servizi di sicurezza russi o elementi deviati all'interno di tali servizi sono i primi sospettati per gli omicidi di Baburova e Markelov. La sfrontatezza dell'attacco, con un singolo tiratore in piena luce del giorno nel centro di Mosca, richiede una pianificazione preliminare professionale e una sorveglianza che necessiterebbero che i servizi di sicurezza, che controllano da vicino quel particolare quartiere, tenessero un occhio chiuso. L'uso di un'arma con silenziatore non combacia con gli usuali schemi di omicidi da parte dei gruppi giovanili neonazisti in Russia, che usano esplosivi casalinghi, coltelli, e assalti di gruppo per pestare e accoltellare a morte gli opponenti. Gli uffici del Presidente russo Dmitry Medvedev e del Primo Ministro Vladimir Putin non hanno pubblicato alcuna dichiarazione che esprima indignazione o offra condoglianze per i due omicidi. Ciò segue il solito schema di comportamento del regime autoritario di Putin, quando i suoi critici vengono uccisi a sangue freddo".

Le indagini della stazione radio Eco di Mosca indicano che la maggioranza della popolazione non ha fiducia che le autorità possano investigare adeguatamente l'omicidio, e crede che i crimini non saranno risolti.[12]

Più di 300 giovani protestarono a Mosca, con slogan come "Russia Unita è fascista" e "Markelov vive".[13] More than 2,000 people took to the streets of Grozny.[14]

Human Rights Watch e Amnesty International invitarono le autorità a condurre un'indagine imparziale.[15]

Indagine

Nel novembre 2009, le autorità russe dichiararono la fine delle indagini. Il sospettato per l'omicidio era il 29enne Nikita Tikhonov e la sua ragazza, la 24enne Eugenia Khasis, membri di un gruppo nazionalista neonazista radicale. Secondo gli investigatori, Tikhonov avrebbe commesso il crimine, mentre Khasis gli avrebbe fatto da basista, informandolo dei movimenti di Markelov e Baburova. Il movente sarebbe la vendetta per i lavori precedenti di Markelov come avvocato di attivisti antifascisti. I sospettati vennero arrestati e avrebbero confessato. Nel maggio 2011 Tikhonov venne condannato alla prigione a vita, mentre Khasis venne condannata a 18 anni.[16]

Il direttore dei servizi segreti russi (FSB) Alexander Bortnikov fece rapporto al presidente russo Dmitry Medvedev sostenendo che il gruppo radicale in questione avrebbe commesso un omicidio per odio etnico nel settembre 2009 e ne preparava un altro "che avrebbe potuto divenire un omicidio di grande risonanza".[17]

Nel 2015 un altro membro del gruppo nazionalista BORN, Ilya Goryachev, venne condannato per l'omicidio di Markelov.[18]

Note

  1. ^ В центре Москве убиты адвокат Станислав Маркелов и журналист «Новой газеты» Анастасия Бабурова // Novaya Gazeta (Russian)
  2. ^ The Economist, Obituary: Anastasia Baburova, 7 February 2009, page 79
  3. ^ Leading Russian Rights Lawyer Is Shot to Death in Moscow, Along With Journalist, in New York Times, 20 gennaio 2009. URL consultato il 23 gennaio 2009.
    «Anastasia Baburova, a 25-year-old journalist who was with Mr. Markelov, was also killed, according to a spokeswoman for a newspaper where she worked as a freelancer, Novaya Gazeta, which is highly critical of the government. The two were shot.»
  4. ^ Murder of lawyer shocks Russians - BBC News, 20 January 2009
  5. ^ President of the Rule of Law Institute, su ruleoflaw.ru, Rule of Law Institute.
  6. ^ Anna Politkovskaya's lawyer Stanislav Markelov shot dead in Moscow Times Online
  7. ^ "Chechen Rights Lawyer and Journalist Shot in Moscow". The International Herald Tribune Retrieved 19 January 2009
  8. ^ Michael Schwirtz, Leading Russian Rights Lawyer Is Shot to Death in Moscow, Along With Journalist, in New York Times, 20 gennaio 2009. URL consultato il 23 gennaio 2009.
    «A prominent Russian lawyer who spent the better part of a decade pursuing contentious human rights and social justice cases was killed on Monday in a brazen daylight assassination in central Moscow, officials said. The lawyer, Stanislav Markelov, had just left a news conference where he announced that he would continue to fight against the early release from jail of Yuri D. Budanov, a former Russian tank commander imprisoned for murdering a young Chechen woman.»
  9. ^ "Prominent Russian Lawyer Killed", BBC News (19 January 2009)
  10. ^ (RU) Nechaev, Aleksandr e Kachkaeva, Elina, В центре Москвы расстреляли адвоката, выступавшего против освобождения Буданова, su Komsomolskaya Pravda, 20 gennaio 2009. URL consultato il 20 gennaio 2009.
  11. ^ Pavel Felgenhauer, The Russian Security Services—The Prime Murder Suspect, su jamestown.org, Eurasia Daily Monitor, 22 gennaio 2009. URL consultato il 29 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2009).
  12. ^ Будут ли найдены виновные в смерти Маркелова и Бабуровой Эхо Москвы, 25 January 2009, http://www.echo.msk.ru/polls/568363-echo/comments.html, (In Russian)
  13. ^ Анархисты все-таки прошли шествием по Москве, grani.ru (20 January 2009)(in Russian)
  14. ^ Чеченцы хотят увековечить память убитого адвоката, svobodanews.ru (20 January 2009) (in Russian)
  15. ^ Правозащитники требуют расследования убийства Маркелова, grani.ru (20 January 2009) (in Russian)
  16. ^ Nikita Tikhonov And Yevgenia Khasis, Russian Nationalists, Sentenced For Killing Human Rights Lawyer, Journalist, Huffington Post, 6 May 2011, 6 maggio 2011.
  17. ^ (RU) Kuznetsov, Andrey, Crime: True Face of Hatred, Lenta.Ru, 6 novembre 2009. URL consultato il 27 novembre 2009.
  18. ^ Leader of “Kremlin project” found guilty of ultranationalist BORN murders :: khpg.org, su khpg.org. URL consultato il 17 luglio 2015.

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN126270336 · ISNI (EN0000 0001 1581 032X · LCCN (ENno2011038510 · GND (DE142425400
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie