Dognipelo: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:30, 25 nov 2014

Allerleirauh ("Dognipelo") è una fiaba popolare tedesca, resa celebre dalla versione che ne fu fatta dai Fratelli Grimm. Dalla seconda edizione del 1819, è registrata come fiaba numero 65[1].

La storia

Un re promette alla moglie morente che, nel caso dovesse risposarsi, lo farà solo con una donna bella quanto lei. I suoi consiglieri lo spingono a cercare in fretta una candidata, ma l'unica che soddisfi il requisito è la figlia, e il re decide di sposarla lo stesso. La fanciulla cerca di ritardare il matrimonio chiedendo tre vestiti, uno dorato come il Sole, uno argenteo come la Luna e uno splendente come le stelle, ma il re riesce a procurarglieli tutti. Allora domanda un mantello confezionato con le pelli di tutti gli animali e gli uccelli del regno, confidando che il padre fallirà, ma di nuovo le sue speranze vengono disattese. Così, la notte prima del matrimonio, decide di fuggire, sporcandosi di fuliggine e indossando il mantello di pelli per nascondersi, e portando con sé, in un guscio di noce, i tre vestiti e tre oggetti d'oro: un anello, un fuso e un aspo. La principessa si addormenta nella cavità di un albero nel bosco del regno vicino e la mattina dopo viene trovata dai cacciatori del re. Mossi a pietà, questi acconsentono a darle un posto nelle cucine, dove, a causa del suo mantello, viene chiamata "Dognipelo".

Una sera, il re organizza un ballo, a cui Dognipelo partecipa indossando il vestito dorato. Il monarca si innamora di lei, ma, al termine delle danze, la ragazza fugge e si copre di nuovo con il suo travestimento di pellicce e fuliggine. Tornata in cucina, il cuoco le ordina di preparare la zuppa per il re e Dognipelo ci fa cadere dentro appositamente l'anello d'oro. Interrogati dal sovrano su come ci sia finito dentro, sia lei che il cuoco dichiarano di non saperlo. Durante un ballo successivo, la ragazza si presenta con il vestito argenteo, ma fugge di nuovo; poco dopo, nella zuppa del re viene ritrovato il fuso, e anche questa volta nessuno sa come ci sia finito.

La sera del terzo ballo, Dognipelo si presenta indossando il vestito splendente come le stelle. Il re ordina che le danze durino di più e le infila al dito un anello d'oro senza che lei se ne accorga. Tornata in cucina in ritardo, la fanciulla non ha tempo di cambiarsi, così copre l'abito con il mantello e prepara la zuppa, facendoci cadere dentro l'aspo. Chiamata dal re per essere interrogata su come ci sia finito dentro, il sovrano vede l'anello e il mantello cade a terra, rivelando il vestito dorato. Scoperta la sua identità, il re la sposa e vivono felicemente per il resto della vita.

Altre versioni

Secondo una versione raccontata in Assia, la fanciulla scappa indossando il mantello sopra i tre vestiti e si rifugia in cima a un alto albero per paura delle bestie selvagge, venendo trovata dai taglialegna del re, che abbattono la pianta facendo in modo che cada senza ferirla. Portata al castello per servire nelle cucine, dopo aver preparato una buona zuppa il re le chiede di pettinargli i capelli ogni mezzogiorno. Ad un certo punto, egli intravede sotto il mantello la manica del vestito splendente come le stelle e glielo fa togliere, rivelando la principessa più bella del reame. In una storia raccontata a Paderborn, Dognipelo finge di essere stupida. Un giorno il re la colpisce con una frusta, strappando il mantello di pelli e rivelando il vestito dorato sottostante. In entrambe le versioni, il padre della ragazza viene punito: è egli stesso a pronunciare la sentenza che non potrà più regnare.
Una terza storia inizia in modo diverso: Dognipelo viene scacciata dalla matrigna poiché un principe straniero ha dato a lei un anello di fidanzamento invece che alla sorellastra. In seguito, Dognipelo arriva alla corte dell'amato, dove svolge lavori umili e gli pulisce le scarpe, ma viene scoperta poiché dimentica l'anello di fidanzamento nel pane (o nel brodo, a seconda delle versioni).[1]

Note

  1. ^ a b Jacob e Wilheim Grimm, Allerleirauh, su surlalunefairytales.com, Household Tales. URL consultato il 25 novembre 2014.

Voci correlate

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