Coordinate: 44°29′34.04″N 11°21′00.63″E

Museo internazionale e biblioteca della musica: differenze tra le versioni

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Il '''Museo internazionale e biblioteca della musica''' si trova a [[Bologna]].
Il '''Museo internazionale e biblioteca della musica''' si trova a [[Bologna]].


L'Istituto ha due sedi: il Museo è situato all'interno di Palazzo Sanguinetti, mentre la Biblioteca si trova all'interno dell'ex Convento di San Giacomo, vicino al [[Conservatorio Giovanni Battista Martini|Conservatorio di musica G.B. Martini]].
L'Istituto ha due sedi: il Museo è situato all'interno di Palazzo Sanguinetti, mentre la Biblioteca si trova all'interno dell'ex Convento di San Giacomo, vicino al [[Conservatorio_Giovanni_Battista_Martini|Conservatorio di musica G.B. Martini]].
Il Civico Museo Bibliografico Musicale, nato nel 1959 per custodire le collezioni di beni musicali del Comune di Bologna, ha assunto nel 2004 la nuova denominazione di '''Museo internazionale e biblioteca della musica''', con l'inaugurazione della sede museale di Palazzo Sanguinetti, nel centro storico di Bologna.<br />
L'Istituto è attualmente suddiviso in due sedi: un'ampia selezione di volumi, dipinti, strumenti musicali è esposta nelle sale museali di Strada Maggiore 34 (palazzo Sanguinetti), mentre la gran parte del materiale bibliografico è consultabile nella sede di Piazza Rossini 2 (ex Convento di San Giacomo), in locali annessi al [[Conservatorio_Giovanni_Battista_Martini|Conservatorio di musica G.B. Martini]].<br />

==Museo==
Il percorso museale si apre tra le "lussureggianti" decorazioni della sala detta Boschereccia, con alcune opere simboliche che servono da prologo al visitatore che si appresta a compiere il viaggio all'interno dell'universo musicale.<br />
Le sale 2 e 3 sono dedicate al padre spirituale del nuovo museo, ritratto in un ovale di Angelo Crescimbeni: quel [[Padre Martini|Giambattista Martini]], il cui prezioso lascito morale, intellettuale e materiale, viene qui celebrato e fatto conoscere al grande pubblico.<br />
In particolare nella sala 3 si illustrano i rapporti tra [[Padre Martini]] e le personalità di spicco del mondo musicale dell'epoca quali il giovane [[Mozart]] o [[Johann Christian Bach]], raffigurato in un celebre ritratto di [[Gainsborough]]. Nella stessa sala è possibile ammirare anche la famosa [[Librerie|Libreria musicale]] di [[Giuseppe Maria Crespi]].<br />
Si prosegue, quindi, nella sala 4 ("L'idea della Musica") dedicata ai teorici musicali dal '400 al '600, con importanti esempi di trattati musicali, con i ritratti dei rispettivi autori e alcuni strumenti musicali di grande importanza come il Clavemusicum, pezzo unico di Vito Trasuntino (Venezia 1606).<br />
Alcuni tra i pezzi più rilevanti sono esposti nella successiva sala 5 (Sala delle Arti) dedicata ai "Libri per musica e strumenti dei secoli XVI e XVII". Custoditi dentro modernissime vetrine circolari, collocate al centro della stanza ad assecondare il ricco decoro della pavimentazione, si possono ammirare testi rarissimi di fine Quattrocento fino ad arrivare al famoso [[Harmonice_Musices_Odhecaton|Harmonice musices Odhecaton A.]], primo libro musicale a stampa, realizzato da [[Ottaviano Petrucci]]. Quindi gli strumenti: i liuti; l'armonia di flauti di Manfredo Settala del 1650, che rappresenta un vero e proprio unicum; le pochette, piccoli violini utilizzati come strumento dai maestri da ballo; e poi le ghironde, i serpentoni e la serie straordinaria di corni e cornetti del XVI e XVII secolo; infine uno strumento di scena singolarissimo, come la Tiorba in forma di khitára.<br />
L'opera italiana diventa protagonista nelle sale successive.<br />
Dapprima il Settecento nella sala 6, dedicata al celebre cantante [[Carlo Broschi|Carlo Broschi detto Farinelli]]: il suo bellissimo ritratto dipinto da [[Corrado Giaquinto]] domina la sala, assieme ai ritratti di castrati di varie epoche e di compositori del tempo, tra tutti [[Antonio Vivaldi]] e [[Domenico Cimarosa]]. Nella sala 7 l'Ottocento e [[Gioachino Rossini]], il cui nome è indissolubilmente legato a [[Bologna]]: ritratti, busti, libretti delle prime recite di [[Isabella Colbran]], cantante e sua prima moglie, la partitura autografa de [[Il Barbiere di Siviglia]], ma anche effetti personali curiosi, come la vestaglia da camera o il parrucchino, nonché il pianoforte a coda realizzato nel 1844 da [[Camille Pleyel]], che gli appartenne.<br />
Il percorso prosegue, attraverso i secoli, gli usi e le mode musicali, nella sala 8 dedicata ai "Libri per musica e strumenti nei secoli XVIII e XIX": viole d'amore e flauti traversi affiancati alle partiture composte da [[Torelli]], [[Vivaldi]], [[Ferdinando_Bertoni|Bertoni]], ecc. e poi i clarinetti e il bellissimo Buccin realizzato a Lione da Jean Baptiste Tabard (1812-1845).<br />
A conclusione del percorso nella sala 9 un omaggio doveroso a due personaggi importanti per la cultura musicale bolognese e italiana, [[Giuseppe Martucci]] e [[Ottorino Respighi]]: sono esposti i ritratti, le fotografie e una selezione di opere del fondo Respighi che fu donato nel 1961 alla biblioteca dalla vedova Elsa, in occasione del 25° anniversario della morte del compositore.<br />
Nella stessa sala si ammira il ritratto del musicista [[Arrigo Serato]] dipinto dal celebre pittore [[Felice Casorati]].<br />

==Biblioteca==
La collezione ereditata da [[Padre Martini]] costituisce una delle raccolte più prestigiose per il repertorio di musica a stampa dal '500 al '700, per i suoi incunaboli, per i preziosi manoscritti, per i libretti d'opera, nonché per la singolare raccolta di autografi e lettere, frutto di un carteggio da lui accuratamente tenuto con personaggi eminenti, studiosi e musicisti dell'epoca.
Scampato alle confische napoleoniche grazie all'intervento di [[Stanislao Mattei]], discepolo e successore di Martini, nel 1816 il prezioso patrimonio bibliografico fu donato al [[Conservatorio_Giovanni_Battista_Martini|Liceo musicale di Bologna]], che era stato istituito nel 1804 presso l'ex convento degli Agostiniani, nella chiesa di San Giacomo Maggiore.<br />
La biblioteca si accrebbe sensibilmente nel corso dell'800 e della prima metà del '900, grazie non solo al deposito dei materiali prodotti dall'attività didattica del Liceo (furono allievi del Liceo numerosi personaggi illustri, tra i quali [[Rossini]], [[Donizetti]] e [[Respighi]] e ne furono direttori [[Luigi_Mancinelli|Mancinelli]], [[Giuseppe_Martucci|Martucci]] e [[Ferruccio_Busoni|Busoni]]), ma anche agli acquisti mirati di volumi rari e di pregio voluti da [[Gaetano Gaspari]], nominato bibliotecario nel 1855. Questi diresse la Biblioteca per molti anni con uno zelo e una sapienza singolari, riuscendo, dopo anni di impegno e di fatiche costanti, a ordinare e schedare in modo esemplare tutto il materiale librario (da cui la pubblicazione postuma del '''Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna''' che porta il suo nome, ora disponibile anche [http://badigit.comune.bologna.it/cmbm/scripts/gaspari/src_aut.asp on line]).<br />
Nel 1942, allorché il Liceo musicale venne trasformato in istituzione statale - Regio Conservatorio di Musica - il Comune di [[Bologna]] scelse di mantenere la proprietà del patrimonio bibliografico di [[Padre Martini]] e della annessa [http://badigit.comune.bologna.it/cmbm/scripts/quadri/search.asp quadreria], per la cui conservazione e valorizzazione è stato istituito nel 1959 il Civico Museo Bibliografico Musicale.<br />
Il Civico Museo Bibliografico Musicale ha assunto nel 2004 la nuova denominazione di '''Museo internazionale e biblioteca della musica''', con l'inaugurazione della sede museale di Palazzo Sanguinetti, nel centro storico di Bologna. L'Istituto è attualmente suddiviso in due sedi: un'ampia selezione di volumi, dipinti, strumenti musicali è esposta nelle sale museali di Strada Maggiore 34 (palazzo Sanguinetti), mentre la gran parte del materiale bibliografico è consultabile nella sede di Piazza Rossini 2 (ex Convento di San Giacomo), in locali annessi al [[Conservatorio_Giovanni_Battista_Martini|Conservatorio di musica G.B. Martini]].<br />


==Servizi del Museo==
==Servizi del Museo==

Versione delle 16:59, 5 mar 2009

Museo internazionale e biblioteca della musica
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPalazzo Sanguinetti
IndirizzoMuseo: Strada Maggiore 34, 40125 Bologna, Italia

Biblioteca: Piazza Rossini 2, 40126 Bologna, Italia

Coordinate44°29′34.04″N 11°21′00.63″E
Caratteristiche
TipoMusica
Istituzione2004 e 1959
Apertura2004
Visitatori533 (2022)
[museomusicabologna.it Sito web]

Il Museo internazionale e biblioteca della musica si trova a Bologna.

L'Istituto ha due sedi: il Museo è situato all'interno di Palazzo Sanguinetti, mentre la Biblioteca si trova all'interno dell'ex Convento di San Giacomo, vicino al Conservatorio di musica G.B. Martini. Il Civico Museo Bibliografico Musicale, nato nel 1959 per custodire le collezioni di beni musicali del Comune di Bologna, ha assunto nel 2004 la nuova denominazione di Museo internazionale e biblioteca della musica, con l'inaugurazione della sede museale di Palazzo Sanguinetti, nel centro storico di Bologna.
L'Istituto è attualmente suddiviso in due sedi: un'ampia selezione di volumi, dipinti, strumenti musicali è esposta nelle sale museali di Strada Maggiore 34 (palazzo Sanguinetti), mentre la gran parte del materiale bibliografico è consultabile nella sede di Piazza Rossini 2 (ex Convento di San Giacomo), in locali annessi al Conservatorio di musica G.B. Martini.

Museo

Il percorso museale si apre tra le "lussureggianti" decorazioni della sala detta Boschereccia, con alcune opere simboliche che servono da prologo al visitatore che si appresta a compiere il viaggio all'interno dell'universo musicale.
Le sale 2 e 3 sono dedicate al padre spirituale del nuovo museo, ritratto in un ovale di Angelo Crescimbeni: quel Giambattista Martini, il cui prezioso lascito morale, intellettuale e materiale, viene qui celebrato e fatto conoscere al grande pubblico.
In particolare nella sala 3 si illustrano i rapporti tra Padre Martini e le personalità di spicco del mondo musicale dell'epoca quali il giovane Mozart o Johann Christian Bach, raffigurato in un celebre ritratto di Gainsborough. Nella stessa sala è possibile ammirare anche la famosa Libreria musicale di Giuseppe Maria Crespi.
Si prosegue, quindi, nella sala 4 ("L'idea della Musica") dedicata ai teorici musicali dal '400 al '600, con importanti esempi di trattati musicali, con i ritratti dei rispettivi autori e alcuni strumenti musicali di grande importanza come il Clavemusicum, pezzo unico di Vito Trasuntino (Venezia 1606).
Alcuni tra i pezzi più rilevanti sono esposti nella successiva sala 5 (Sala delle Arti) dedicata ai "Libri per musica e strumenti dei secoli XVI e XVII". Custoditi dentro modernissime vetrine circolari, collocate al centro della stanza ad assecondare il ricco decoro della pavimentazione, si possono ammirare testi rarissimi di fine Quattrocento fino ad arrivare al famoso Harmonice musices Odhecaton A., primo libro musicale a stampa, realizzato da Ottaviano Petrucci. Quindi gli strumenti: i liuti; l'armonia di flauti di Manfredo Settala del 1650, che rappresenta un vero e proprio unicum; le pochette, piccoli violini utilizzati come strumento dai maestri da ballo; e poi le ghironde, i serpentoni e la serie straordinaria di corni e cornetti del XVI e XVII secolo; infine uno strumento di scena singolarissimo, come la Tiorba in forma di khitára.
L'opera italiana diventa protagonista nelle sale successive.
Dapprima il Settecento nella sala 6, dedicata al celebre cantante Carlo Broschi detto Farinelli: il suo bellissimo ritratto dipinto da Corrado Giaquinto domina la sala, assieme ai ritratti di castrati di varie epoche e di compositori del tempo, tra tutti Antonio Vivaldi e Domenico Cimarosa. Nella sala 7 l'Ottocento e Gioachino Rossini, il cui nome è indissolubilmente legato a Bologna: ritratti, busti, libretti delle prime recite di Isabella Colbran, cantante e sua prima moglie, la partitura autografa de Il Barbiere di Siviglia, ma anche effetti personali curiosi, come la vestaglia da camera o il parrucchino, nonché il pianoforte a coda realizzato nel 1844 da Camille Pleyel, che gli appartenne.
Il percorso prosegue, attraverso i secoli, gli usi e le mode musicali, nella sala 8 dedicata ai "Libri per musica e strumenti nei secoli XVIII e XIX": viole d'amore e flauti traversi affiancati alle partiture composte da Torelli, Vivaldi, Bertoni, ecc. e poi i clarinetti e il bellissimo Buccin realizzato a Lione da Jean Baptiste Tabard (1812-1845).
A conclusione del percorso nella sala 9 un omaggio doveroso a due personaggi importanti per la cultura musicale bolognese e italiana, Giuseppe Martucci e Ottorino Respighi: sono esposti i ritratti, le fotografie e una selezione di opere del fondo Respighi che fu donato nel 1961 alla biblioteca dalla vedova Elsa, in occasione del 25° anniversario della morte del compositore.
Nella stessa sala si ammira il ritratto del musicista Arrigo Serato dipinto dal celebre pittore Felice Casorati.

Biblioteca

La collezione ereditata da Padre Martini costituisce una delle raccolte più prestigiose per il repertorio di musica a stampa dal '500 al '700, per i suoi incunaboli, per i preziosi manoscritti, per i libretti d'opera, nonché per la singolare raccolta di autografi e lettere, frutto di un carteggio da lui accuratamente tenuto con personaggi eminenti, studiosi e musicisti dell'epoca. Scampato alle confische napoleoniche grazie all'intervento di Stanislao Mattei, discepolo e successore di Martini, nel 1816 il prezioso patrimonio bibliografico fu donato al Liceo musicale di Bologna, che era stato istituito nel 1804 presso l'ex convento degli Agostiniani, nella chiesa di San Giacomo Maggiore.
La biblioteca si accrebbe sensibilmente nel corso dell'800 e della prima metà del '900, grazie non solo al deposito dei materiali prodotti dall'attività didattica del Liceo (furono allievi del Liceo numerosi personaggi illustri, tra i quali Rossini, Donizetti e Respighi e ne furono direttori Mancinelli, Martucci e Busoni), ma anche agli acquisti mirati di volumi rari e di pregio voluti da Gaetano Gaspari, nominato bibliotecario nel 1855. Questi diresse la Biblioteca per molti anni con uno zelo e una sapienza singolari, riuscendo, dopo anni di impegno e di fatiche costanti, a ordinare e schedare in modo esemplare tutto il materiale librario (da cui la pubblicazione postuma del Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna che porta il suo nome, ora disponibile anche on line).
Nel 1942, allorché il Liceo musicale venne trasformato in istituzione statale - Regio Conservatorio di Musica - il Comune di Bologna scelse di mantenere la proprietà del patrimonio bibliografico di Padre Martini e della annessa quadreria, per la cui conservazione e valorizzazione è stato istituito nel 1959 il Civico Museo Bibliografico Musicale.
Il Civico Museo Bibliografico Musicale ha assunto nel 2004 la nuova denominazione di Museo internazionale e biblioteca della musica, con l'inaugurazione della sede museale di Palazzo Sanguinetti, nel centro storico di Bologna. L'Istituto è attualmente suddiviso in due sedi: un'ampia selezione di volumi, dipinti, strumenti musicali è esposta nelle sale museali di Strada Maggiore 34 (palazzo Sanguinetti), mentre la gran parte del materiale bibliografico è consultabile nella sede di Piazza Rossini 2 (ex Convento di San Giacomo), in locali annessi al Conservatorio di musica G.B. Martini.

Servizi del Museo

  • Visite guidate
  • Laboratori didattici
  • Audioguide in italiano e in inglese
  • Libreria
  • Guardaroba
  • Minibar

Servizi della Biblioteca

  • Consultazione
  • Prestito
  • Informazioni bibliografiche
  • Riproduzione in microfilm, diapositiva, fotografia, supporto digitale del materiale su richiesta alla Direzione; fotocopiatura.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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