Schiaccianoci

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Schiaccianoci (disambigua).
Schiaccianoci in azione
Schiaccianoci in legno e a molla

Lo schiaccianoci è un attrezzo casalingo usato per rompere il guscio di noci, mandorle o altra frutta secca con guscio duro[1]. Viene costruito in metallo o legno. È una macchina semplice.

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Lo schiaccianoci è una leva di secondo genere[2]. Ne esistono di due tipi[3]: quello più comune è formato da due aste, in genere di metallo, incernierate ad un'estremità; la noce viene posta in mezzo e si fa forza sulle estremità libere[1]. Le due aste sono sagomate in modo da trattenere i frutti quando si schiacciano. In origine tale strumento, concepito nella sua forma conica con funzionamento a molle, veniva utilizzato per schiacciare le olive così da rompere il nocciolo e farne uscire le essenze, tecnica ancora oggi usata in alcune regioni italiane per conservare le olive facendole maggiormente insaporire[senza fonte]. Un altro tipo meno comune è costituito da un piccolo contenitore in legno, dove la rottura del guscio del frutto si ottiene stringendo una vite, sempre in legno.

Schiaccianoci decorativo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Schiaccianoci (Natale).

Nati inizialmente come schiaccianoci, ma in tempi moderni con funzione principalmente decorativa, sono le statuette schiaccianoci di origine tedesca, spesso a forma di soldatino. Uno di questi è il protagonista del celebre balletto Lo schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij, e di alcune opere correlate.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Schiaccianoci, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Le leve di primo, secondo e terzo genere, su library.weschool.com. URL consultato il 2 aprile 2019.
    «Un esempio di leva di secondo genere può essere una carriola impugnata per i manici o uno schiaccianoci»
  3. ^ Elena Cattaneo, 9 schiaccianoci 9 forme, su elenacattaneo.it. URL consultato il 2 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2019).

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