Gattaia

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Gattaia
frazione
Gattaia – Veduta
Gattaia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
Comune Vicchio
Territorio
Coordinate43°59′28″N 11°28′25″E / 43.991111°N 11.473611°E43.991111; 11.473611 (Gattaia)
Abitanti116 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale50039
Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gattaia
Gattaia

Gattaia è una frazione del comune di Vicchio, collegata a Ronta dalla strada Panoramica che passa dalla località Il Pozzo. Da Gattaia si può raggiungere il Monte Verruca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella località di Gattaia ebbero il loro feudo i conti Guidi di Battifolle, discendenti da Marcovaldo di Dovadola. I conti possedevano la rocca Castrum Montis Acuti de Alpibus sul poggio di Gattaia, alla sinistra del torrente Muccione. Non lontana da questo luogo sorgeva la fortezza di Pagliariccio, il castrum Palearici.

Albero genealogico dei Conti Guidi, Montevarchi, Museo della Collegiata

Le origini della Chiesa vecchia di Gattaia risalgono al XIII secolo; all'edificio sacro ricostruito fu annesso un ospedale per pellegrini e fu posta l'iscrizione sulla porta A.D. 1383. A Gattaia si trova la Chiesa di Santa Felicita al Fiume.

Lapide commemorativa[modifica | modifica wikitesto]

In questa località si trova una lapide per commemorare la liberazione di Vicchio, avvenuta il 6 marzo 1944, recante queste parole: Da Gattaia fin dall'inizio base partigiana dove uniti combatterono il traditore fascista e l'invasore nazista partigiani e popolo il 6 marzo 1944 unendo le loro forze con i partigiani del Monte Giovi scesero a liberare dopo aspra battaglia Vicchio di Mugello. Nel ventennale della Resistenza a ricordo e onore di coloro che vi parteciparono Ottorino Quiti[1] n. 8.9.1921 Adriano Santoni n. 11.7.1923 del popolo di Gattaia fucilati dai nazi-fascisti al Campo di Marte di Firenze il 22.3.1944 il loro sacrificio sia di ammonimento contro ogni violenza e barbarie.

Base partigiana[modifica | modifica wikitesto]

Un primo gruppo di partigiani fu formato a Gattaia da Bruno Gasparrini[2] Da questo gruppo, il 15 gennaio 1944, Alessandro Pieri e Gino Tagliaferri costituirono la formazione Giovanni Checcucci[3] che, dal 15 aprile fu inquadrata nella formazione comandata da Potente e dal 18 maggio nella brigata Lanciotto[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Francovich ”La Resistenza a Firenze” La Nuova Italia, 1962, pag.371: Quiti Ottorino, condannato dal Tribunale Militare Straordinario quale renitente alla leva e fucilato al Campo di Marte il 22 marzo 1944
  2. ^ Massimo Biagioni, Scarpe rotte eppur bisogna andar, Pagnini e Martinelli Editori, Firenze, giugno 2004, pagina 97: [...] nasce il gruppo dell'assistente edile Bruno Gasparrini, classe 1903 [...]
  3. ^ La Checcucci sul versante di Gattaia..., in Più in là – Ventitré partigiani sulla lotta nel Mugello a cura del Circolo La Comune del Mugello e del Centro di documentazione di Firenze – Curatori: Susanna Bianchi, Claudio Checchi, Alessandro Del Conte, Maria Cristina Ghelli, Daniela Giannini, Paolo Hendel, Paolo Landi, Alvaro Masseini. Collaborazione redazionale di Domenico Pertocoli - Protagonisti. La Pietra, Milano, aprile 1976, pagina 19 e a pagina 22: Già nel novembre 1943, nelle primissime fasi di costituzione delle bande armate sui versanti di Gattaia e Monte Giovi ,[...]
  4. ^ Massimo Biagioni, Scarpe rotte eppur bisogna andar, Pagnini e Martinelli Editori, Firenze, giugno 2004, pag.97: [...] Alessandro Pieri, falegname originario di Ronta, del 1904 e Gino Tagliaferri. Il 15 aprile poi è inquadrata nella formazione comandata da “Potente” e dal 18 maggio nella Brigata “Lanciotto” [...]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaspero Righini Mugello e Val di Sieve, note e memorie storico-artistico-letterarie, Firenze, Tipografia Pierazzi, 10 ottobre 1956
  • Fabrizio Scheggi "Il visconte di Ampinana", Borgo San Lorenzo, Tip.Noferini, 2017

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