Yves Pagès

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Yves Pagès (Parigi, 24 settembre 1963) è uno scrittore francese. È romanziere, saggista e editore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mentre lavorava alla sua tesi di dottorato su Louis-Ferdinand Céline (opera monografica più volte ristampata), Yves Pagès ha fatto il magazziniere, il libraio in nero e il bidello. Nel 1996 è stato borsista a Villa Medici, a Roma.[1] Ora è il direttore editoriale della casa editrice letteraria parigina Verticales [2]; è anche drammaturgo teatrale e animatore militante del dibattito culturale d'Oltralpe.

Dal 1990 a oggi ha pubblicato decine di opere di narrativa (tra le quali, in italiano, Piccole nature morte al lavoro e Ricordarmi di) e ha partecipato a numerosi progetti di scrittura collettiva.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Prix Wepler nel 2001 per Le Théoriste. [3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

L'elenco riporta il titolo originale. A seguire, tra parentesi, l'edizione italiana, dove presente.

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

  • La Police des sentiments, Denoël, 1990
  • Les Gauchers, Julliard, 1994
  • Plutôt que rien, Julliard, 1995
  • Prière d'exhumer, Verticales, 1997
  • Petites Natures mortes au travail[4], Verticales, 2000; Folio Gallimard, 2007 (Piccole nature morte al lavoro, traduzione di Andrea Michler, Bollati Boringhieri, 2000)
  • Le Théoriste, Verticales, 2001, prix Wepler
  • Portraits crachés, Verticales, 2003, nuova edizione 2013
  • Le Soi-disant, Verticales, 2008
  • Souviens-moi, L'Olivier, 2014 (Ricordarmi di, traduzione di Massimiliano Manganelli ed Eusebio Trabucchi, L'orma editore, Roma 2015, ISBN 978-88-980-3852-7)
  • Encore heureux, L'Olivier, 2018

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Homme hérissé. Jean-Jacques Liabeuf tueur de flic, L'Insomniaque, 2002 ; Baleine noire, 2009
  • Les Fictions du politique chez Louis-Ferdinand Céline (collana «Univers historique», Seuil, 1994; nuova edizione nella collana «Tel», Gallimard, 2010)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN263393645 · ISNI (EN0000 0000 8098 4476 · LCCN (ENn95066838 · GND (DE172706793 · BNF (FRcb12147372t (data) · J9U (ENHE987007316089205171 · CONOR.SI (SL60974435 · WorldCat Identities (ENlccn-n95066838