Young Europe

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Young Europe
Camilla Ferranti in una scena del film
Lingua originaleitaliano, inglese, francese
Paese di produzioneItalia
Anno2012
Durata88 min
Rapporto1,78:1
Generedrammatico
RegiaMatteo Vicino
SoggettoMatteo Vicino (romanzo)
SceneggiaturaMatteo Vicino
Produttore esecutivoAlessia Fumo
Casa di produzionePolizia di Stato, Showbiz, IcARUS Project
Distribuzione in italianoYouTube
FotografiaAlessandro Leone
MontaggioMatteo Vicino
MusicheAndrea Perrozzi
TruccoSilvia Saccinto
Interpreti e personaggi
  • Victoria Oberli: Josephine Audinot
  • Camilla Ferranti: Alicia Benavides
  • Michele Gammino: Alberto Marziani
  • Riccardo Leonelli: Angelo De Carolis
  • Alexandra Bensimon: insegnante di Josephine
  • Maria Luisa De Crescenzo: Annalisa Tamburini
  • Valérie Baurens: Sophie Audinot
  • Claude Jan: Pierre Audinot
  • Gaya Amiar: lavoratrice volontaria
  • Giulio Ginnetti: Federico Marziani
  • Mark Griffin: Julian Dolan
  • Catriona Loughlin: Sarah Ryan

Young Europe è un film del 2012 diretto da Matteo Vicino e tratto dal suo romanzo omonimo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Cinque giovani europei e la sicurezza stradale: Josephine, ricca parigina lasciata sola dalla sua famiglia; Julian, giovane irlandese irretito da una lettrice di spagnolo; Federico e Annalisa, due adolescenti italiani vittime di Angelo, un adulto senza morale. I giovani, colti dalla sfortuna, ma allo stesso tempo dall'immaturità, si trovano partecipi di incidenti stradali che li porteranno a morire, oppure, ad uccidere.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Prodotto dalla Polizia di Stato. Istituzioni, produttori esecutivi e regista hanno deciso di rinunciare a qualsiasi tipo di sfruttamento economico per mostrare il film a più persone possibili.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è visionabile gratuitamente su YouTube.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato accolto in modo principalmente positivo dalla critica. Paola Casella, scrivendo per MYmovies.it, lo definisce "un esperimento cinematografico interessante proprio nella sua atipicità", dove la "messinscena iperrealista (...) attraverso l'innaturalezza riesce a veicolare la spontaneità del sentire giovanile".[1] Letizia Rogolino scrive su Newscinema.it che "il montaggio serrato unito ad una regia fluida e calzante e ad una sceneggiatura brillante e corposa, creano un film coinvolgente che si segue perfettamente dall’inizio alla fine, trasportando lo spettatore nel cuore dei fatti che toccano inevitabilmente la sfera emotiva e la coscienza individuale. Gli interpreti più giovani, per la maggior parte alla prima esperienza, risultano molto convincenti nei rispettivi ruoli e riescono a mettere in evidenza il rapporto con gli adulti, sempre più spesso difficile e povero".[2] Su InsideTheShow.it, Annamaria Scali scrive che "Vicino si rivela un osservatore attento, capace innanzitutto di saper usare codici narrativi mirati, senza inquadrare l’argomento come fosse una materia di studio. (...) Il pregio di questo film è che ogni fotogramma è essenziale, ogni conversazione cela qualcos’altro e i ruoli hanno uno scopo preciso ben interpretato".[3] Il film è stato invece recensito negativamente da Paolo Mereghetti, che gli ha assegnato una stella e mezza su quattro scrivendo che "le intenzioni sono rispettabili, ma la confezione ammiccante, benché indirizzata a un pubblico giovanile, è elementare e semplicistica. E fra scene che si ispirano alla pubblicità e ai videoclip, (...) a prendere il sopravvento è la noia", sottolineandone comunque la possibile utilità come strumento didattico.[4]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 - Civita Film Festival
    • Premio speciale Ford
  • 2012 - Festival di Noto
    • Premio del pubblico

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Young Europe, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
  2. ^ Letizia Rogolino, Young Europe, il toccante film sulla sicurezza stradale di Matteo Vicino, su newscinema.it, 7 maggio 2013. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  3. ^ Annamaria Scali, Recensione – Young Europe, su insidetheshow.it, 10 maggio 2013. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  4. ^ Paolo Mereghetti, Il Mereghetti. Dizionario dei film. Edizione del trentennale 1993-2023, Milano, Baldini+Castoldi, 2022, p. 7484, ISBN 979-12-549-4003-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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