Xantinolo

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Xantinolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC13H21N5O4
Massa molecolare (u)311,16
Aspettopolvere cristallina bianca
Numero CAS2530-97-4
PubChem9913
DrugBankDB09092
SMILES
CN1C2=C(C(=O)N(C1=O)C)N(C=N2)CC(CN(C)CCO)O
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione179-181 °C
Indicazioni di sicurezza

Lo xantinolo è un farmaco vasodilatatore periferico, comunemente somministrato come sale di nicotina noto come xantinolo nicotinato, che induce un conseguente aumento del flusso ematico. Migliora i processi ossidoriduttivi a livello cellulare e potenzia la formazione di un circolo collaterale. Provoca un'attivazione transitoria della fibrinolisi, cui segue uno stato di refrattarietà durante il quale il paziente non risponde ad ulteriori sollecitazioni. È impiegato nel trattamento delle turbe circolatorie periferiche. Sembra utile anche come vasodilatatore cerebrale e coronarico. Per la natura transitoria dell'azione fibrinolitica e per il pericolo d'ipotensione il farmaco non è indicato nel trattamento delle vasculopatie tromboemboliche occlusive.

Lo xantinolo nicotinato è costituito dal 71,9% di 3-(metil-ossietilamino)-2-ossipropil teofillina base e dal 28,1% di acido nicotinico. Si presenta come una polvere cristallina bianca, inodore, di sapore amaro, solubile in acqua, solubile in etanolo e metanolo, insolubile in etere e cloroformio. Il p. f. è 179-181 °C.

Saggi di purezza in laboratorio. 1) L'unica impurezza del prodotto può essere costituita dalla presenza di teofillina libera che viene rivelata dopo il passaggio attraverso la colonna di circa 400 ml di eluente. 2) Perdita di peso: a 105 °C fino a peso costante inferiore a 0,5%.

Determinazione quantitativa. Mediante cromatografia su colonna di resina a scambio ionico Bio-Rad AG 1-X4, 300-400 mesh, forma Cl, si separano due picchi costituiti rispettivamente da 3-(metil-ossietilamino)-2-ossipropil teofillina e da acido nicotinico. L'eventuale presenza di un terzo picco è dovuta a tracce di teofillina libera qualche volta presente come impurezza nella materia prima. L'eluizione viene effettuata con una soluzione contenente una concentrazione crescente di cloruro sodico in tetraborato, ottenuta ponendo in un recipiente conico da 500 ml, 500 ml di NaCl 0,75 M in K2B4O7 e in un miscelatore cilindrico da 1000 ml, 800 ml di NaCl 0,2 M in K2B4O7 0,02 M. Le frazioni corrispondenti a ciascuna delle tre sostanze vengono separatamente riunite e sul volume totale dei tre eluati si effettuano le reazioni di identificazione e il dosaggio quantitativo nel seguente modo: A) le frazioni di teofillin-derivato costituente il primo picco, vengono riunite quantitativamente, portate al volume con tetraborato e idenficate: a) lo spettro di assorbimento della soluzione è identico a quello della idrossipropil-teofillina; lo spettro presenta un massimo a 273 nm ed un minimo a 246 nm; b) il colore giallo della soluzione acetonica del prodotto precipitato con acido fosfomolibdico è caratteristico dei derivati idrossipropil-teofillinici. Per il dosaggio del teofillin derivato si misura l'assorbimento di ml 2 di soluzione ulteriormente diluiti a 50 ml con tetraborato, a 273 nm. Il coefficiente di estinzione molare è di 9,8 x 103. B) Le frazioni dell'acido nicotinico, costituenti il secondo picco, vengono riunite quantitativamente e portate a volume con tetraborato, e identificate: a) dallo spettro di assorbimento della soluzione che presenta un massimo a 263 nm ed un minimo a 240 nm; b) dal colore giallo ottenuto per trattamento con BrCN. Per la determinazione dell'acido nicotinico si misura l'assorbimento spettrofotometrico di 2 ml di soluzione ulteriormente diluiti a 10 ml con tetraborato, a 263 nm. Il coefficiente di estinzione per l'acido nicotinico è 3,3 x 103.

La somministrazione del farmaco causa arrossamento cutaneo; dolori addominali; ipotensione; calore, formicolio e prurito alle estremità. È preferibile che i pazienti con ulcera peptica non assumano il farmaco per via orale. È controindicato nei soggetti affetti da stenosi mitralica o da infarti miocardici o cerebrali.

La dose orale iniziale consigliata (compresse) è di 150 mg da 1 a 3 volte al giorno. Tale dose potrà essere gradualmente elevata, se necessario, fino a 900 mg o più al giorno. Può essere somministrata anche per iniezione intramuscolare o endovenosa lenta alla dose di 900 mg o più al giorno.