X.com

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Disambiguazione – Se stai cercando la serie di videogiochi, vedi X-COM.
X.com
sito web
URLx.com/
Tipo di sitobanca online
LinguaInglese
Registrazioneobbligatoria
Scopo di lucro
Creato daElon Musk
Lanciomarzo 1999
Stato attualechiuso

X.com è stata una banca online fondata da Elon Musk e Greg Kouri nel 1999 e chiusa nel 2000, in seguito alla fusione con Confinity.

La nuova compagnia prese successivamente il nome di PayPal e ad oggi, dopo essere stata controllata da eBay fino al 2015[1], è una società indipendente molto nota nel settore finanziario.

Il 23 luglio 2023, il sito web viene reindirizzato a Twitter dopo che Musk ha deciso di ribattezzare il servizio di social network con il nome di X in seguito alla sua acquisizione. [2]

Modello di business[modifica | modifica wikitesto]

X.com è stata una delle prime banche online, con depositi erano assicurati dalla FDIC.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La compagnia è stata inizialmente fondata nel novembre 1999 da Elon Musk e da Greg Kouri, che successivamente finanziò anche altre imprese di Elon Musk, tra cui Tesla e SpaceX[4].

X.com si fuse nel marzo del 2000 con Confinity Inc., un'azienda rivale che aveva sviluppato e lanciato nel 1999 PayPal, un prodotto che permetteva alle persone di scambiarsi denaro tramite un palmare a infrarossi. La nuova compagnia, sotto la guida di Musk che era stato nominato CEO poiché deteneva la quota di maggioranza, si occupò di sviluppare un servizio che consentiva alle persone di gestire e scambiare denaro anche tramite il web e le e-mail.

Il modello di business di Confinity Inc., incentrato su metodi di trasferimento di denaro semplici ed efficaci e software di sicurezza per dispositivi portatili, si stava dimostrando profittevole, tant'è che nell'ottobre del 2000 il servizio di internet banking venne completamente dismesso e Musk venne sostituito da Peter Thiel, il cofondatore di Confinity Inc. Nel giugno del 2001 X.com cambiò nome in PayPal e rapidamente si diffuse in molti paesi del mondo come uno dei più utilizzati metodi di pagamento online.[5]

Il 5 giugno 2017 Musk ha ricomprato il dominio di X.com da PayPal,[6][7] spiegando che il sito aveva assunto un grande valore sentimentale per lui.[8] Il 14 giugno dello stesso anno X.com è stato rimesso online, con una pagina completamente bianca con una "x" in alto a sinistra[9] e una pagina di errore personalizzata con aspetto uguale ma con scritto "y".[10][11] Nel mese di dicembre 2017, X.com reindirizzava i visitatori al sito di The Boring Company, un'altra compagnia di Musk, così da pubblicizzare la nuova impresa.[11]

Il 4 ottobre 2022, Elon Musk ha descritto la sua acquisizione di Twitter come "un acceleratore per la creazione di X, l'app per tutto". Questo è stato collegato a x.com [12]. Il 22 luglio 2023, Elon Musk ha rivelato il rebranding del noto servizio di social network Twitter come X e l'introduzione di una piattaforma di social media chiamata X.com, e ha ridirezionato X.com a Twitter.com. L'account Twitter di Elon Musk, così come l'immagine del profilo dell'account ufficiale @Twitter e altri account ufficiali di proprietà di Twitter sono stati aggiornati con il nuovo logo X.[13] I dettagli specifici del rebranding non sono stati resi noti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Matt Doeden, SpaceX and Tesla Motors Engineer Elon Musk, Lerner Publications, 2015, p. 13, ISBN 978-1-4677-6280-9.
  2. ^ Elon Musk cambia anche l’url di Twitter: iniziata la migrazione su “x.com”, su tuttotech.net, 14 agosto 2023. URL consultato il 15 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Ashlee Vance, Elon Musk: How the Billionaire CEO of SpaceX and Tesla is Shaping our Future, Ebury Publishing, 21 maggio 2015, ISBN 978-0-7535-5066-3.
  4. ^ Dana Hull, Greg Kouri, early investor in PayPal, dies in New York, su Mercury News, 13 agosto 2012.
  5. ^ (EN) BusinessNews Publishing, Summary: Elon Musk: Review and Analysis of Vance's Book, Business Book Summaries, 20 luglio 2016, ISBN 978-2-511-04095-9.
  6. ^ Adario Strange, What mysterious plan does Elon Musk have for X.com?, su Mashable. URL consultato l'11 luglio 2017.
  7. ^ Echo Huang, Elon Musk just bought x.com, but it probably didn't come cheap, su Quartz. URL consultato l'11 luglio 2017.
  8. ^ (EN) Elon Musk, Thanks PayPal for allowing me to buy back http://X.com ! No plans right now, but it has great sentimental value to me., su @elonmusk, 10 luglio 2017. URL consultato il 2 gennaio 2018.
  9. ^ (EN) Edoardo Maggio, Elon Musk has launched the 'X.com' website he bought back from PayPal recently, su Business Insider. URL consultato il 14 luglio 2017.
  10. ^ (EN) Elon Musk [elonmusk], y (Tweet), su Twitter, 15 luglio 2017. URL consultato il 25 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2017).
  11. ^ a b (EN) James Iles, Elon Musk Finally Puts X.com to Some Use, in NamePros, 11 dicembre 2017. URL consultato il 2 gennaio 2018.
  12. ^ Condé Nast, Elon Musk sta per lanciare un nuovo social che potrebbe chiamarsi X, su GQ Italia, 12 agosto 2022. URL consultato il 24 luglio 2023.
  13. ^ Elon Musk ha cambiato il logo di Twitter. Comincia l'era di "X.com", su la Repubblica, 24 luglio 2023. URL consultato il 24 luglio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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