Wikipedia:Bar/Discussioni/Venditori di libri all' opera

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Venditori di libri all' opera NAVIGAZIONE


Qualche giorno fa si era segnalato l' allarme per la nuova attivita' di abuso di wiki per vendere libri e diffondere le proprie teorie, o quantomeno una interpretazioni personale del mondo. La situazione si e' gia' reiterata, ieri un "anonimo" ha inserito uno squinternato "CV+ catalogo libri". Oggi un utente si e' inscritto col nome della voce-cv ed e' iniziata la diffusione pubblicitaria dei suoi testi. Ne ha messi ben 3 (diconsi tre) in referenza alla voce Enrico Mattei ed uno qui.
Penso che occorra aggiungere un nuovo patrolling: quello sulle bibliografie entro le voci.--Bramfab Parlami 15:36, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

Aggiungo la voce Fabio Monteduro creata da se stesso, come ammesso qui. --Jalo 15:46, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

c'è anche una segnalazione su meta [1] con relativa discussione sui Referral Profiteering (guadagnare piazzando link su wiki) --Madetests 19:08, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

Siccome vanno sempre separati i fatti dai loro autori, se questo è realmente chi dice di essere si tratterebbe di un caso un po' meno sconcertante di quanto parrebbe, dal momento che i suoi testi sono davvero fonti biografiche note (mi limito a registrarne la notorietà, non esprimo altre valutazioni) su Enrico Mattei. Dato che potrebbe trasparire che quella voce è stata scritta attingendo più vastamente al libro di Lomartire, il quale cita diverse opere del Perrone come fonte (se serve posso cercare quali ma sono più di due sicuramente, lo ricordo essendomelo chiesto quando manomettevo quella voce: "ma chi sarà questo mihi ignotum che di testi ne ha fatti così tanti?"), è già meno incomprensibile che abbia inteso segnalarsi in quella voce. E del resto ha poi citato anche il testo del Lomartire. Non ha certamente fatto male a farlo. Probabilmente trae in allarme una ingenuità di questo utente, il cui errore nella stessa registrazione (non si sbaglia così spesso il proprio nome senza accorgersene) non permette di escludere possa trattarsi magari di qualche fan o familiare. Rispetto alla nota su meta, non leggo codici isbn o altri riferimenti commerciali. Quindi, l'attenzione va benissimo, ma non corriamo ad allarmi, almeno in questo caso. --g 00:16, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

non potendomi trattenere la curiosità ho controllato e per rispondere anche alla curiosità vostra, effettivamente trovo almeno 5 libri del Perrone sul caso Mattei, e vedo che il Perrone era un collaboratore di Mattei, nello staff di Renzo Cola che ne era uno dei più stretti. Rilasciò un'intervista a Pasquale Chessa di Panorama in cui sosteneva il complotto fosse legato alla crisi di Cuba. Insomma, una persona informata dei fatti che ha svolto buoni approfondimenti e ne ha tratto diversi testi. Confermo che, per quanto fatta dal medesimo, l'aggiunta non era impropria. Quanto alla voce in cancellazione, quello è un altro discorso. --g 00:28, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

Secondo me va distinto chiaramente il caso in cui c'è il tentativo "commerciale" di "piazzare" dei libri dal fatto che un contributore aWP di solito parte dai libri che conosce e ha letto non sono, di norma, mai moltissimi. (Il più delle volte si tratta, poi, di opere di saggistica, ormai fuori commercio). Poi da quei libri l'estensore può ricavare riferimenti bibliografici a libri autorevoli che molto spesso non ha letto e nemmeno ha la possibilità fisica di consultarsi se non andando in biblioteche specializzate. Giusto quindi lottare contro gli spammatori, ma non apriamo un nuovo fronte alla "caccia alle streghe". come enciclopedia Wikipedia soffre di un apparato bibliografico troppo carente. Eleviamone la qualità, correggiamo gli errori e le storture, non demonizziamo quel poco che viene fatto.--Mizardellorsa 07:29, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

Tra l'altro ho sentito dire che in Italia il 50% dei libri pubblicati vende 0 o 1 copia (contando però solo quelli venduti coi canali ufficiali, in libreria, senza contare ad es. quelli venduti direttamente dall'autore -dopo che l'editore gliene hafatti comprare un bel malloppo- ad amici e parenti ) . Chiaro che tentino tutte le strade (wikipedia compresa) per aumentare le vendite e la notorietà --ChemicalBit - scrivimi 10:38, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

Nel caso specifico volevo far notare un altro caso (a brevissima distanza temporale) di coincidenza di scrittura di una voce promozionale e l 'inserimento pesante di testi di riferimento in voci, gia' scritte (e per le quali e' leggittimo supporre il non utilizzo da parte degli autori dei testi aggiunti ieri). In ogni caso mi sembra che in una bibliografia, come quella sulla morte di Mattei, il fatto che oggi ben 3 titoli su 8 siano riferiti ad un unico autore mi sembra una sproporzione (fra questi 3 ve ne sara' uno piu' essenziale). Non fosse per il motivo che le tesi sulla morte di Mattei sono talmente tante, che un tale sbilanciamento bibliografico fa pendere decisamente la bilancia verso una ipotesi a scapito delle altre. Il fatto poi che l' autore fosse un collaboratore (vorrei conoscere quanti nodi relazionali di distanza c' erano fra l' allora giovane Perrone e Mattei) in ogni caso non e' garanzia del fatto che ipso facto costui conosca la verita' sulla sua morte, sicuramente era piu' in grado di altri di sapere chi avrebbe goduto della stessa, ma le due cose non sono equivalenti.
In ogni caso ribadisco, guardiamo la luna e non il dito, il problema non e' Perrone &Co (incidentalmente non credo che un docente famoso possa scriversi una voce cosi' penosa), ma l' utilizzo sempre piu' scoperto di wiki per scopi promozionali di vendita libraria, talora congiunta colla disseminazione di opinioni personali in varie voci wikiane.--Bramfab Parlami 11:02, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

per la voce ho aggiunto qualche altro testo così da bilanciare le proporzioni e da recuperare altri testi di cui si è molto parlato. Naturalmente, per quanto il Perrone potesse essere vicino a Mattei, qualunque cosa scriva direi che diamo per scontato che il lettore abbia un suo approccio critico a ciò che legge. Sul punto dell'utilizzo delle bibiografie, io su quella voce ci ho messo parecchio mano, ma non limito certo la bibliografia solo ai testi che ho usato io, sia perché un buon testo (credo che quello usato lo sia) cita correttamente anche gli altri studi (e il Lomartire lo fa, infatti cita anche il Perrone), sia perché non sposo le risultanze di un solo autore, ma trasmetto una mera informazione. La bibliografia non è fonte. Ora, occorrerebbe recuperare in nota le fonti di quanto in quella voce, al tempo della scrittura non si faceva.
Sulla "promozione" sono invece perfettamente d'accordo, non era questo caso quello di cui allarmarsi, ma è verissimo che ogni tanto giungono voci esclusivamente mirate a incrementare gli ordini. Testi di cui non si è mai sentito parlare, su temi innovativi, scritti o ripubblicati da poco, per piccole case, su temi spesso inconsueti, insomma vanity con possibili riflessi di borsellino ne arrivano. In questo caso sarei per un certo rigore di selezione, c'è una discussione in corso cui non partecipo molto avendo un POV molto drastico, ma si stanno stabilendo dei criteri. Non potendo leggere tutto e non potendo farsi un'idea su ciascun testo, il nostro problema è verificare un'enciclopedicità oggettiva su parametri tecnici probabilmente non sufficienti, ma da un altro punto di vista mi fa fremere l'idea che il nostro lavoro di volontariato possa essere usato strumentalmente per pezzenterie lucrose o ideologiche, ed è questo che (ammetto) tengo in mente prima di ogni altra considerazione.
Quindi vorrei chiarire che l'attenzione ci deve essere, intendevo solo stemperare questo caso, ma il problema è reale e grave sarebbe se non gli dedicassimo attenzione. --g 13:19, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]