Wikipedia:Bar/Discussioni/Tentativi di promozione e maquillage aziendali su Wikipedia

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Tentativi di promozione e maquillage aziendali su Wikipedia


È apparsa su Repubblica di ieri[1] una notizia ripresa dal Times di Londra in base alla quale è emerso che diversi gruppi operano su delle voci di Wikipedia (presumo in inglese) relative a determinate grosse aziende multinazionali al fine di eliminare informazioni a loro sgradite. Secondo il Times, per mettere rimedio a queste manovre si è creata una squadra di redattori che controllano periodicamente le voci dell’enciclopedia, allo scopo di eliminare informazioni ritenute parziali, distorte o senza sufficienti fonti che le sostengono [1].

Ora, a parte che la notizia va presa facendo la tara del classico sensazionalismo che accompagna ogni lancio stampa che riguardi Wikipedia (non credo, per esempio, che il Times abbia commissionato una task-force per monitorare le voci di Wikipedia, credo piuttosto che qualche giornalista sponte sua si sia messo a controllare le voci a più alto rischio di modifiche interessate da parte delle aziende), e auspicabilmente sperando che Wikipedia non diventi un campo di battaglia tra opinion-maker delle aziende e giornalisti d’assalto, segnalo il fatto anche per sapere qui, nel capitolo in lingua italiana, qual è il livello d’attenzione verso determinate voci che magari non attirano l’interesse del contributore medio (perché non trattano di calciatori, gruppi rock, veline et similia) ma che possono essere modificate, magari impercettibilmente e sotto traccia, da contributori interessati a nascondere o a dare informazioni parziali su una determinata azienda o voce biografica. -- SERGIO (aka the Blackcat) 18:15, 18 nov 2012 (CET)[rispondi]

niente di nuovo sotto il sole, a mio parere in ogni caso questi articoli hanno un pregio (facendo la dovuta tara ecc.) funzionano come general disclaimer, tutto ciò che è scritto su wp deve essere sempre preso con le molle.--Limonadis (msg) 19:06, 18 nov 2012 (CET)[rispondi]
Ma questo lo sappiamo benissimo (salvo che poi c'è gente che altrove lo dice in malafede facendo finta che non lo diciamo pure noi)... -- SERGIO (aka the Blackcat) 19:35, 18 nov 2012 (CET)[rispondi]
Per completezza aggiungo l'articolo originale presente sul sito del Times (disponibile free solo l'anteprima)[2]. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Jacopo Werther (discussioni · contributi) 20:49, 18 nov 2012‎ (CET).[rispondi]
'palle i giornali che si fanno pagare pure per gli editoriali... -- SERGIO (aka the Blackcat) 20:57, 18 nov 2012 (CET)[rispondi]
Condivido la preoccupazione, ma limitatamente agli edit su commissione: se il Times o - per dire - Repubblica ci prestasse qualche patroller aggiuntivo (magari concordandolo, ma anche semplicemente dichiarandolo pubblicamente come è stato in questo caso) IMHO non sarebbe un gran male. Bisogna dire che la creazione di WP:COMMISSIONE è un primo passo. È chiaro che il problema diventerà via via più pressante--Formica rufa 22:10, 18 nov 2012 (CET)[rispondi]
La mia sensazione e' che discretamente il maquillage delle voci stia iniziando anche nelle wiki minori rispetto a quella inglese, ed e' un poco già incorso da noi per le numericamente scarse multinazionali italiane. Inizialmente si trattava principalmente di creare le voci mancanti su aziende (e voci ancillari), oppure di incrementante le notizie su queste aziende (recentemente l'ho visto riguardo una società di energia italiana che in pratica ha cambiato padrone), il passo successivo chiaramente sarà il monitoraggio a tutela degli interessi dell'azienda e l'inserimento di piccole notizie o piccole modifiche, impercettibili ad un patrolling ordinario, che possono anche essere scambiate come miglioramento della voce, ma che nella realtà alterano la neutralità della voce. Ovviamente le società italiane più esperte nel campo della promozione "intelligente" ossia discreta, poco invasiva e mimetizzabile ad occhi non smaliziati da tempo ci provano ad operare in questa direzione.
Il livello d'attenzione nostro mi sembra medio, al momento occorrerebbe tenere d'occhio le voci delle società (almeno questa Categoria:Multinazionali) sopratutto quando si osserva nella real life una di queste situazioni: cambiamenti di azionariato o top management in vista o possibili e in generale "chiacchere "di un certo livello su una società, campagne di marketing per il (ri)lancio di un brand o di una nuova linea di prodotto (e in questo caso abbiamo anche il problema degli ingenui "fans" di un brand), e l'inserimento di info troppo invasive nel caso una azienda sponsorizzi qualcosa.
Penso sia utile scrivere qualche informazione in più per chi voglia praticare un patrolling in questo settore: spesso queste società si appoggiano a società' esterne specializzate nel curare la promozione (per cui gli IP degli edit dicono poco) in questo caso il personale ormai e' sgammato: non si inalbera alla cancellazione di un edit, ma cortesemente chiede e richiede spiegazioni nelle talk, chiede aiuto su come fare e come inserire le informazioni "preziosissime", anzi può arrivare a proporre di scrivere in una sandbox e poi chiedere di lasciare a voi come sistemare e rendere accettabile il contenuto, e cerca di evitare il nascere di un effetto Streisand. Sopratutto l'interesse non e' quello banalotto di inserire aggettivi magnificenti nella voce interessata o frasi da imbonitore, ma quello di inserire piccole informazioni, o modificarle leggermente (per migliorare l'immagine aziendale), e aggiungere nella voce termini specifici che aumentino la visibilità della loro azienda nei motori di ricerca.--Bramfab Discorriamo 10:23, 19 nov 2012 (CET)[rispondi]

[ Rientro]A proposito di inserimenti seriali, forse è il caso di rianimare questo progetto, che ultimamente langue un po'.--Formica rufa 18:35, 22 nov 2012 (CET)[rispondi]

Note[modifica wikitesto]

  1. ^ a b Enrico Franceschini, Le aziende si “truccano” su Wikipedia: via quello che danneggia l’immagine, in la Repubblica, 17 novembre 2012. URL consultato il 18 novembre 2012.
  2. ^ (EN) Billy Kenber and Murad Ahmed, Wiki wipes of multinational companies exposed, in The Times, 17 novembre 2012. URL consultato il 18 novembre 2012.