Where You Go I Go Too

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Where You Go I Go Too
album in studio
ArtistaLindstrøm
Pubblicazione18 agosto 2008
Durata55:06
Dischi1
Tracce3
GenereSpace disco
EtichettaSmalltown Supersound
ProduttoreLindstrøm
Lindstrøm - cronologia
Album precedente
It's a Feedelity Affair
(2006)
Album successivo
Real Life Is No Cool
(2010)

Where You Go I Go Too è il primo album in studio dell'artista elettronico norvegese Lindstrøm. Uscito nel Regno Unito il 18 agosto 2008 e negli Stati Uniti il giorno seguente, Where You Go I Go Too è stato pubblicato dopo la raccolta di singoli It's a Feedelity Affair del 2006.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

L'album è nato dall'esigenza dell'artista norvegese di comporre brani più lunghi e ambiziosi rispetto ai suoi primi singoli e remix. Il genere di Where You Go I Go Too è di solito etichettato "space disco" a causa delle sue tracce "spaziali e psichedeliche" com ritmi a quattro quarti. Where You Go I Go Too comprende tre tracce, della durata di circa 30, 10 e 15 minuti, che fluiscono senza soluzione di continuità in modo "lieve e graduale". Le canzoni crescono e sviluppano tratti musicali indipendenti, come motivi, poliritmi e melodie.[non chiaro] Secondo The Guardian, alcuni cambiamenti musicali sono piuttosto evidenti, come le improvvise introduzioni di melodie per sintetizzatore, mentre altri, come i piccoli cambi di tempo, risultano quasi impercettibili. Alcuni critici hanno notato che l'album rievoca un viaggio. La musica è un collage di musica elettronica, caratterizzata da melodie sintetizzate, suoni stratificati, esibizioni dal vivo[non chiaro], e ritmi a quattro sul pavimento[non chiaro].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'album ha ricevuto recensioni positive dalla critica, che ha elogiato i suoi valori di produzione slick e l'ambito epico[non chiaro]. Alla cerimonia di premiazione degli Spellemannprisen del 2009 in Norvegia, il disco ha vinto il premio come "miglior album di elettronica". Uno dei recensori di Pitchfork, Dominique Leone, l'ha descritta come una "combinazione perfetta di produzione digitale, sintetizzatori analogici e strumentazione dal vivo" sulle quali Lindstrøm è stato fortemente influenzato dalla musica degli anni '70 e '80, in particolare i progenitori della discoteca Jean-Marc Cerrone e Giorgio Moroder.[1] Lindstrøm ha ascoltato i Beach Boys, gli Eagles e Kirsty MacColl mentre scriveva l'album. Pitchfork lo ha nominato uno dei migliori album del 2008.[2]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Where You Go I Go Too – 28:58
  2. Grand Ideas – 10:10
  3. The Long Way Home – 15:58

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ William Rauscher, Lindstrom: Interview, in Prefix Magazine, 3 settembre 2008. URL consultato il 28 giugno 2009.
  2. ^ (EN) The 50 Best Albums of 2008: 20–11, in Pitchfork, 19 dicembre 2008. URL consultato il 23 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2010).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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