Utente:Vininche

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J. C. Maxwell left‎right‎ M. C. Escher & Sir Roger Penrose

«Finalmente l'ancora fu a bordo, le vele spiegate e scivolammo via...»

«Sendo adunque uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle pigliare la golpe et il lione; perché il lione non si defende da’ lacci, la golpe non si defende da’ lupi. Bisogna adunque essere golpe a conoscere e’ lacci, e lione a sbigottire e’ lupi.»

«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.»

«..Ma nel cuore nessuna croce manca..»

«Non siamo di quelli che negano in assoluto l'esistenza della verità: ci limitiamo a sostenere che ad ogni verità è unito qualcosa che vero non è, ma tanto simile ad essa che quest'ultima non può offrirci alcun segno distintivo che ci permetta di formulare un giudizio e di dare il nostro assenso. Ne deriva che vi sono delle conoscenze probabili le quali, benché non possano essere compiutamente accertate, appaiono così nobili ed elevate da poter fungere da guida per il saggio.»

«ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.»

«Uno è un grande sostenitore della religione finché non visita un paese davvero religioso. Allora diventa un grande sostenitore di fogne, macchine e salario minimo»

«Cari fratelli dell'altra sponda
cantammo in coro giù sulla terra
amammo in cento l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
questo ricordo non vi consoli
quando si muore, si muore soli»

«E poi e poi, se ti scopri a ricordare,
Ti accorgerai che non te ne importa niente.
E capirai che una sera o una stagione
Son come lampi, luci accese e dopo spente.
E capirai che la vera ambiguita'
E' la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini,
E poi, e poi, che quel vizio che ci uccidera'
Non sara' fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro,
Cioe' vivere.»



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