Utente:Tosqi79/Sandbox

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Farewell America è un libro-inchiesta, anche intitolato The Plot, pubblicato per la prima volta nel 1968 da una casa editrice, la Frontiers Publishing Company, con sede in Liechtenstein e che poco dopo scomparve nel nulla. Il nome dell’autore, James Hepburn, è solo uno pseudonimo. Si tratta di un dossier in forma di libro che contiene un’inchiesta sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy da cui emergeva, con nomi e cognomi, il quadro di una cospirazione ai danni del presidente americano. La verità raccontata è completamente opposta a quella della commissione Warren, la verità “ufficiale” accettata da tutti i governi degli Stati Uniti e imposta al mondo intero, che identificò in Lee Harvey Oswald l’unico responsabile dell’omicidio.



Il libro uscì nello stesso anno anche in Italia su richiesta di un misterioso committente, con il titolo l’America brucia, con poche copie ed ebbe cattiva sorte ma non sfuggì ad un attento giornalista, Saverio Tutino, che scrisse nel 1974 sulle pagine di Linus: “Esiste un libro che spiega meglio di tutti, con un’infinità di dettagli, prove, riferimenti, anche inediti, da chi, come e perché Kennedy fu assassinato. Questo libro non lo troverete più (se mai c’è stato) nelle librerie. Si intitola l’America Brucia (in inglese Farewell America)”. Tutino arrivò anche ad ipotizzare che la pubblicazione italiana fosse avvenuta per scelta di Gianni Agnelli, amico di J.F. Kennedy. Fortunatamente l’enorme mole di notizie contenute nel libro-inchiesta dopo parecchi anni in Italia tornano alla luce nel 2012 con un’edizione della casa editrice Nutrimenti, intitolata “Il Complotto – la controinchiesta segreta dei Kennedy sull’omicidio di JFK”, a cura di Stefania Limiti.

Nel libro si ripropone l’inchiesta segreta dei Kennedy con una dettagliata introduzione e un’intervista inedita a uno dei protagonisti della vicenda, William Turner, l’investigatore che lavorò con Jim Garrison, il giudice immortalato da Oliver Stone nel film JFK.

La Storia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia Kennedy non ha mai creduto alla teoria del pazzo assassino solitario e questo li spinse, già poco dopo l’omicidio, a cercare un’altra verità. Per questo organizzarono una loro controinchiesta che fu sostenuta dal generale De Gaulle e dal KGB e da cui nacque un dossier in forma di libro da cui emergeva, con nomi e cognomi, uno scenario differente da quello ufficiale e che delineava una cospirazione ai danni del presidente americano. Robert Kennedy volle aspettare la fine dell’inchiesta ufficiale per cercare la sua verità: quando la commissione Warren concluse che JFK era morto per mano di un pazzo, Bob decise così di affrontare l’inchiesta con mezzi indipendenti. Si realizzò così una particolare convergenza di interessi con la Francia del Generale De Gaulle la cui intellingence cominciò a fare le proprie indagini.

L’altra Verità[modifica | modifica wikitesto]

La verità raccontata nel libro è completamente opposta a quella della commissione Warren, accettata da tutti i governi degli Stati Uniti e imposta al mondo. Secondo Hepburn, Kennedy fu fatto fuori da un “Comitato” costituito da esponenti dei grandi monopoli industriali, essenzialmente miliardari petroliferi texani che controllavano polizie, quadri militari, servizi segreti. Hepburn, alla vigilia dell’assassinio di Robert Kennedy, fa nomi e cognomi e indica in Haroldson Lafayette Hunt e Edwin Walker i massimi dirigenti del Comitato che ha pensato e portato a termine l’operazione dell’uccisione di JFK e rivela pure che Edgar Hoover, capo dell’Fbi, era al corrente del complotto, così come lo stesso vicepresidente, Lyndon Johnson.

Lee Harvey Oswald non fu altro che una comparsa in una rappresentazione con implicazioni ben più vaste, una pedina che fu manovrata dai cospiratori. Una volta che ebbe fatta la sua comparsa fu ucciso ed il suo corpo fu gettato alla folla.

Quasi tutti gli organizzatori dell’uccisione provenivano dal Texas o dalla Louisiana ma avevano consiglieri tecnici di New York, della California e di Washington. Una volta che fu presa la decisione di eliminare il presidente, i membri del comitato volsero la loro attenzione a creare un alibi politico e all’organizzazione tecnica. Dovevano trovare un modo per sviare la collera popolare, avevano bisogno di un capro espiatorio, di un ‘pazzo’.

Gli interessi in gioco[modifica | modifica wikitesto]

I particolari forniti dall’autore sono impressionanti per la coerenza del quadro politico e gli interessi in gioco. L’inchiesta mette anche il naso nel mondo dei petrolieri, spiegando che l’era Kennedy avrebbe dato un taglio allo scandaloso sistema di detrazioni fiscali per il petrolio: nel 1962 il Kennedy Act eliminò per le società americane che operavano all’estero la distinzione tra profitti rimpatriati e quelli reinvestiti fuori dal territorio nazionale. Un altro provvedimento, annunciato al congresso il 24 gennaio 1963, colpiva tutte le società che si erano arricchite su assurdi benefici. Secondo l’autore, John F. Kennedy iniziò allora il suo ultimo anno di vita.

Fonti documentali[modifica | modifica wikitesto]

Il libro contiene anche un’appendice che indica le vastissime fonti documentali usate. Una nota dell’editore informa che l’autore è venuto in possesso di due copie del filmato di Abraham Zapruder, una pellicola a colori da 8 millimetri che, unica al modo, riprende la scena dell’omicidio. Il fatto sorprendente è che si tratta delle copie integrali e inedite dalle quali è possibile ricostruire l’urto dei proiettili, compreso quello sparato a distanza ravvicinata da qualcuno che si trovava di fronte all’automobile, e l’esatta posizione di ogni sparatore. Nel 1968, quando Farewell America fu pubblicato, era nota soltanto la versione tagliata e contraffatta della pellicola, acquistata dalla rivista Life. Solo nel 1969 quelle immagini furono fatte conoscere al mondo per la prima volta: erano state acquisite nel processo voluto da Garrison come prova determinante che l’assassinio di JFK non era stato realizzato dal solo Lee Oswald.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]