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Riccardo Bonsanto[modifica | modifica wikitesto]

Riccardo Bonsanto (Ivrea, 18 gennaio 1994) è un Cantautore Italiano

Artista della nuova scena cantautorale, nei suoi brani si ritrova la forte impronta letteraria e molteplici fusioni musicali tra la classica forma canzone, il Jazz e il Gipsy. Nelle liriche Riccardo usa in modo marcato la poetica dando vita così a situazioni comparabili a veri e propri dipinti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Ivrea ridente cittadina del Canavese che ha dato i natali alla Olivetti, inizia l'attività concertistica nel 2012 . A seguito di numerosi concerti a metà tra la reinterpretazione di brani famosi e la proposta di canzoni inedite, svolti in solo (chitarra-voce) o accompagnato da musicisti per lo più locali, decide, nel 2018, essere arrivato il momento di mettersi al lavoro per incidere il primo disco inedito.

Siamo soli, io e te (2020)[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 marzo 2020, esce il suo primo album Siamo soli, io e te, pubblicato da Seahorse Recordings e distribuito da Audioglobe. Il disco, frutto della preziosissima collaborazione e produzione di Matteo Tradardi (Musicarte), porta in sé una forte carica emotiva e ideologica allo stesso tempo. Tratta in modo sagace e tagliante temi quali amori infranti, ubriacature da bar, solitudine e l'eterna lotta dei grandi sui più piccoli.

Siamo soli, io e te, disco composto da 9 brani, ha una narrazione lineare che, come i lavori concept, trova un suo inizio e una sua fine. La prima traccia Una canzone qualunque d'un marinaio qualsiasi trasporta letteralmente all'idea del viaggio che inizia, a seguire Atto di fede ed Eterna serenata, ambedue raccontano il tema amore ma in due chiavi completamente differenti. Il quarto brano E c'è un uomo che piange, nonostante la storia a tratti malinconica, dà ritmo e senso di festa "... e brinda alla vita, che è già finita, in un bar di città". Non rimane che poesia, primo singolo di cui si può trovare il video su YouTube([1]) riempie il disco di colore e di calore, traendo molti spunti esecutivi dal mondo messicano. Sesto dei nove brani è Confessioni, intuitivo e diretto fin da subito con i suoi ritornelli scanzonati e l'ironia delle strofe su storie tristi. Siamo soli, io e te, title track, e Dissipatio H.G. celebrano la solitudine nella sua pienezza. Dissipatio H. G. viene scritta di getto a seguito della lettura del celebre capolavoro di Guido Morselli, autore da cui Riccardo si trova fin da subito su una frequenza simile. A calcificare questa sensazione sarà la lettura del diario di Guido edito da Adelphi. Il disco si spegne (metaforicamente) con Arawak, brano drammatico, sofferto e teatrale che narra, dal punto di vista di un indigeno della popolo amerindo Arawak l'arrivo dei colonizzatori e le razzie da essi compiute. Nel brano vi è la partecipazione di Gidon Kremer, considerato uno dei migliori violinisti di tutti i tempi, e di Giedre Dirvanauskaitė violoncellista lituana, membro fondatore della Kremerata Baltica.

Siamo soli, io e te

Arrangiamenti di Maurizio Brunod

Enrico Caruso adding production, mix e master

Registrato presso Il Pollaio di Piergiorgio Miotto (Ronco Biellese)

Un progetto Musicarte di Matteo Tradardi

Riccardo Bonsanto, voce

Maurizio Brunod, chitarre di Aldo Illotta e Mirko Borghino,amplificatori Artesound ed effetti Fattoria Mendoza

Marco Bellafiore, contrabbasso

Massimo Marino, fisarmonica

File:Siamo soli, io e te.jpg

Siamo soli, io e te (2020)

Piergiorgio Miotto, tromba

Critica Musicale[modifica | modifica wikitesto]

Guido Michelone de Il manifesto ha definito Siamo soli, io e te un'egregia prova cantautorale.

Alberto Bazzurro su Musica Jazz di aprile 2020 dice di Riccardo "una vocalità chiara, lineare, persino domestica, avvolta in sonorità pulite, squisitamente acustiche".