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La sociolinguistica è una disciplina ormai parte integrante delle moderne scienze del linguaggio. Nasce come campo di specializzazione della linguistica dalla collaborazione tra le scienze sociologiche e le scienze linguistiche. Le discipline che più la influenzano sono linguistica, sociologia ed antropologia. I suoi oggetti di ricerca sono lingua, comunicazione e intreccio tra i due con società e cultura. I suoi dati empirici sono concreti messaggi linguistici, testi. Gli esordi della materia sono da riportare alla fine degli anni 50, quando l'inglese Basil Bernstein, sociologo dell'educazione, elaborò la teoria dei 2 codici. A seconda della società il rapporto tra lingua e società e cultura viene affrontato in maniera differente, perciò si potrebbe dire che la sociolinguistica cambia sfumature nel tempo e nello spazio.


Storia e Significato[modifica | modifica wikitesto]

La Sociolinguistica fino a pochi anni fa, si era sempre concentrato sullo studio della lingua, La sociolinguistica è una disciplina che studia la linguistica generale, e lo studio tra sociolinguistica e linguistica generale camminano quasi parallelamente, possiamo dire inoltre che la sociolinguistica comprende quasi tutti i fattori che fino a pochi anni fa la linguistica chiamava "extralinguistici”. Possiamo ancora dire che alla sociolinguistica sono stati affidati dei compiti ben precisi come la pianificazione linguistica e cioè riuscire a inserire in quei paesi ancora sotto sviluppati l’introduzione di una nuova lingua, possiamo dire che ci sono ancora delle difficoltà come lo scetticismo, l’utilità e l’introduzione del bilinguismo. Ogni volta che si parlava di svolgere dei compiti che sono stati attribuiti alla sociolinguistica c’era sempre una perplessità alla metodologia da adottare, la definizione più semplice era che la Sociolinguistica è la scienza che studia i rapporti fra lingua e la società.

Sociolinguistica in Italia[modifica | modifica wikitesto]

La lingua italiana da lingua di pochi è diventata lingua di tutti. Nelle regioni con una storica prevalenza di dialetti, l’italiano è la lingua più usata in casa e fuori casa. Esso non ha eliminato il tradizionale aspetto plurilingue dell’Italia, infatti nessun dialetto è scomparso. All’inizio del XXI secolo il dialetto assume una singolare vivacità. Lo scorrere parallelo dell’italiano e dei dialetti costituisce la specificità dell’intera storia linguistica nazionale. Negli ultimi cinquant’anni si è sviluppata una intesa dinamica sociolinguistica modificando i rapporti tra le lingue e i parlanti, quindi l’italiano ha ripreso vigore e le lingue di minoranza e i dialetti hanno abbandonato quasi definitivamente il ruolo di lingua primaria.

Esercizi di Sociolinguistica[modifica | modifica wikitesto]

Un tipico esercizio di sociolinguistica consiste nell'osservare la seguente coppia di enunciati, che ci può dare alcune informazioni sulla rete sociale e sul contesto in cui si trova chi sta parlando:

  • Può abbassare la radio, per cortesia?
  • Abbassa quella lagna di radio.

In questo caso, si può riscontrare una differenza nella scelta delle parole; insieme ad altri indizi, questa differenza potrà essere ricondotta a diversi livelli di istruzione oppure semplicemente ad un altro tipo di rapporto (sociale e psicologico) tra i parlanti.

Varietà di Lingua[modifica | modifica wikitesto]

Le varietà di lingua sono riconducibili a diverse dimensioni. Avremo così:

  • la variazione diatopica (a seconda dello spazio geografico in cui viene parlata una lingua): ad esempio, l'uso di una determinata parola può essere preferito o meno nelle diverse regioni di un paese come l'Italia.
  • la variazione diastratica (a seconda dei gruppi e delle classi sociali di appartenenza): si può ad esempio osservare come i giapponesi coniugano i verbi in maniera diversa a seconda del ceto a cui appartengono.
  • la variazione diafasica (dipendente dal contesto in cui avviene la comunicazione, l'argomento e i rapporti tra gli interlocutori): questa differenza può venire illustrata con l'esempio proposto all'inizio dell'articolo.
  • la variazione diamesica (a seconda del mezzo attraverso il quale si comunica): un telegramma o un sms riportano dei testi che non coincideranno con quelli di una lettera.
  • la variazione diacronica (temporale) - (che registra i cambiamenti linguistici avvenuti nel corso degli anni o secoli): si noti ad esempio come al giorno d'oggi non si usa più il voi come forma di cortesia, dando invece la preferenza al lei.

Campo della Sociolinguistica[modifica | modifica wikitesto]

Per la sua attenzione alla "diversificazione" cui viene esposto qualsiasi sistema linguistico, per la sua predilezione dunque per le "differenze" tra i parlanti, la sociolinguistica si contrappone alla linguistica teorica il cui obiettivo principale è al contrario svelare le strutture universali del linguaggio umano. La sociolinguistica si occupa quindi dell'uso della lingua, di come le strutture astratte (studiate dalla linguistica generale) si comportano quando sono intercalate nella realtà sociale. La disciplina si inscrive, dunque, dentro le scienze linguistiche della parole, quel "guazzabuglio eteroclito" che Ferdinand de Saussure esclude dal sistema semiotico delle lingue, in quanto non ne fa parte integrante. Due significanti del medesimo valore per il sistema, infatti, potranno costituire per il sociolinguista elementi differentemente connotativi a livello extra-linguistico; potranno cioè indicare una determinata provenienza, un preciso status sociale etc.


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pier Paolo Giglioli-Giolo Fele (a cura di), Linguaggio e contesto sociale, Bologna, Il Mulino 2000
  • Gaetano Berruto, Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1987
  • Stefania Giannini, Stefania Scaglione (a cura di), Introduzione alla sociolinguistica, Roma, Carocci, 2003
  • Gaetano Berruto, Prima lezione di sociolinguistica, Roma-Bari, Laterza, 2005
  • Gabriella B. Klein, Nozioni e strumenti di sociolinguistica, Roma, Aracne, 2006
  • Mari D'agostino, Sociolinguistica dell'Italia contemporanea, Bologna, il Mulino, 2007

Per un'introduzione generale alle scienze del linguaggio: