Utente:Chiara Calori/Sandbox

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La Libreria delle donne di Milano è fondata nel 1975 (16 ottobre) da un gruppo di donne attive nel movimento femminista. La prima sede è in via Dogana 2, a ridosso di piazza del Duomo. Nel 2001 si trasferisce, ampliandosi, in zona Porta Vittoria (via Pietro Calvi 29). Nella nuova sede trovano posto anche uno spazio per incontri pubblici gestito dal Circolo della rosa, un archivio di documenti storici del femminismo, una vetrina che espone opere di artiste. Oltre all'attività di vendita di libri e riviste e all'organizzazione di incontri, la libreria pubblica in proprio documenti, libri, riviste. La Libreria delle donne di Milano fa riferimento all'impostazione teorica, politica e culturale nota come “femminismo della differenza” o più precisamente filosofia/pensiero della differenza sessuale e per questa sua caratteristica è nota anche all'estero.

Storia e organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Sono 15 le socie iniziali (oggi 78) che si uniscono nel “Circolo cooperativo delle donne Sibilla Aleramo” per aprire la libreria. L’idea prende ispirazione dalla Librairie des femmes che era stata aperta a Parigi dal gruppo francese Politique et Psychanalyse l’anno precedente, il 1974. Il finanziamento iniziale deriva da una raccolta di fondi e soprattutto dalla vendita di opere offerte da nove artiste[1]. Rompendo la prassi consolidata fino a quegli anni (che non distingue il sesso di chi scrive), sceglie di tenere e vendere solo libri scritti da donne, a cui si è aggiunta nel corso del tempo una sezione di saggi scelti, scritti da uomini. Il lavoro si basa sia sulle novità sia sul catalogo, tanto che attualmente si possono trovare circa 10.000 titoli e 3000 autrici, oltre a un fondo di testi esauriti. L’apertura quotidiana del negozio è garantita dal lavoro volontario di una ventina di socie, organizzate per turni.

Filosofia[modifica | modifica wikitesto]

«Abbiamo voluto far incontrare nello stesso luogo l’espressione della creatività di alcune con la volontà di liberazione di tutte.» Questa frase, contenuta nel manifesto iniziale[2], sintetizza l’impostazione dell’iniziativa, con l’intento esplicito di coniugare cultura e politica. Infatti l’attività si articola in tre filoni: la vendita di libri, i dibattiti aperti e i gruppi di riflessione, la pubblicazione in proprio di materiali[3].

Attività[modifica | modifica wikitesto]

La Libreria propone un calendario di incontri aperti a donne e uomini: «il salotto più comodo del femminismo più scomodo», come è stato definito[4]. Si tratta di discussioni politiche e di attualità, presentazione di libri e di installazioni artistiche, proiezione di film. La programmazione è discussa e organizzata dalle socie del Circolo della rosa, nato nel 1990 - sull'esempio del Circolo della rosa di Roma (1988-1996) - da alcune donne della Libreria insieme ad alcune donne dell’Udi (Unione donne italiane) e trasferitosi nella nuova sede nel 2001. Le proiezioni di film sono a cura dell’Associazione Lucrezia Marinelli.

In libreria, nel corso degli anni, sono nati molti gruppi di riflessione ed elaborazione di esperienze. I principali: redazione di “Aspirina”, redazione di “Via Dogana”, gruppo Facebook, redazione del sito, Accademia delle piccole filosofe, Comunità di storia vivente, Estia, Gruppo lavoro, Inventare la vecchiaia, Ipazia, LabMi, Quarta vetrina, Scuola di scrittura pensante®.

La Libreria in rete[modifica | modifica wikitesto]

Il sito ufficiale www.libreriadelledonne.it, nato nel 2001 e rinnovato nel 2013, è gestito da un gruppo (molte donne e saltuariamente qualche uomo) che si riunisce settimanalmente per discutere, valutare e decidere sui contributi, articoli, video, eventi ecc. da mettere o segnalare nel sito. Il sito quindi è l’espressione della linea politico/editoriale della libreria riguardo al movimento delle donne nell'ambito locale, nazionale e internazionale. Alcuni di questi contributi vengono diffusi anche sulla pagina Facebook della Libreria.

È stata poi creata un’altra pagina Facebook “Dialogo-Libreria delle donne di Milano” (seguita da circa 5250 donne e uomini) che è aperta ai contributi e alle discussioni.

Pubblicazioni e opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Atti di convegni (supplementi di Via Dogana), 6 volumi, v. http://www.libreriadelledonne.it/i-supplementi-di-via-dogana
  • Catalogo di testi di teoria e pratica politicaSulla servitù della scrittura. E sulle sue grandi possibilità (catalogo verde), 1978
  • Catalogo N.2Romanzi. Le madri di tutte noi (catalogo giallo), Biblioteca delle donne di Parma e Milano, 1982
  • Ipazia, Quattro giovedì e un venerdì per la filosofia, 1988
  • Collana “Quaderni di Via Dogana”, dal 1995, 22 volumi + 1 ebook
  • Collana ebook Aspirina, dal 2014, 7 ebook
  • Luisa Muraro, Guglielma e Maifreda. Storia di un’eresia femminista, e-book, 2015

Riviste[modifica | modifica wikitesto]

  • “Sottosopra”, foglio non periodico che riprende nel 1983 una testata del movimento delle donne milanese:
    • Più donne che uomini, 1983 (trad. francese, inglese, tedesco, greco, spagnolo, polacco)
    • Sulla rappresentanza politica femminile, sull’arte di polemizzare tra donne e sulla rivoluzione scientifica in corso, 1987
    • Un filo di felicità, 1989  
    • È accaduto non per caso. La fine del patriarcato, 1996 (trad. spagnolo, catalano, tedesco, polacco, francese)
    • Immagina che il lavoro, 2009 (trad. spagnolo, inglese, tedesco)
    • Cambio di civiltà. Punti di vista e di domanda, 2018
  • “Via Dogana”, 1983-1984 (dal n. 0 al n. 4)
  • “Aspirina. Rivista per donne di sesso femminile”, 1987-1991 (dal n. 1 al n. 10)
  • “Via Dogana. Rivista di pratica politica”, 1991-2014 (dal n.1 al n. 111)
  • “Aspirina. Rivista acetilsatirica” online, dal 2013
  • “#ViaDogana3”, online, dal 2015

Film[modifica | modifica wikitesto]

  • La politica del desiderio, (Italia 2010, 74’), documentario di Flaminia Cardini, Lia Cigarini, Luisa Muraro, Manuela Vigorita, regia di Manuela Vigorita e Flaminia Cardini, DVD + libro a cura di Clara Jourdan, Libreria delle donne di Milano e L’Altra Vista, 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Libreria delle donne di Milano, Non credere di avere dei diritti. La generazione della libertà femminile nell’idea e nelle vicende di un gruppo di donne, Rosenberg & Sellier, Torino 1987, pp. 192 (trad. tedesco, inglese, spagnolo, francese)
  • Librería de mujeres de Milán, La cultura patas arriba. Seleccion De La Revista Sottosopra con el final del patriarcado 1973-1996, Trad. y prólogo de María-Milagros Rivera Garretas, horas y HORAS, Madrid 2006, pp. 225
  • Lia Cigarini, La politica del desiderio, a cura di Luisa Muraro e Liliana Rampello, Introduzione di Ida Dominijanni, Pratiche, Parma 1995, pp. 246
  • Teresa De Lauretis, The Practice of Sexual Difference and Feminist Thought in Italy. An Introductory essay, in The Milan Women’s Bookstore Collective, Sexual Difference. A Theory of Social-Symbolic Practice, Translation by Patricia Cicogna and Teresa De Lauretis, Indiana University Press, Bloomington and Indianapolis 1990, pp. 1-21. Trad. italiana: La pratica della differenza sessuale e il pensiero femminista in Italia, “DWF”, 1991, n. 15, pp. 37-56
  • Sabina Fedeli (a cura di), La Libreria delle donne – Una storia che continua, docufilm (37’51”), MemoMI La memoria di Milano, 2016, https://memomi.it/it/00004/174/la-libreria-delle-donne.html. Versione sottotitolata in inglese a cura di Giordana Masotto e Renata Sarfati: Libreria delle Donne. An ongoing story, https://memomi.it/it/00004/283/libreria-delle-donne.html
  • Clara Jourdan, La Librería de mujeres de Milán en el presente, “DUODA. Estudis de la Diferència Sexual” núm 32-2007, www.raco.cat/index.php/DUODA/article/download/.../165876
  • Clara Jourdan, Senza oneri per lo Stato. La Libreria delle donne di Milano, “Per Amore del Mondo”, Numero 11/2012, http://www.diotimafilosofe.it/edizione/numero-11-2012/
  • Alex Martinis Roe, A Story from Circolo della Rosa, 2014, video, https://vimeo.com/99831282
  • Chiara Martucci, Libreria delle donne di Milano. Un laboratorio di pratica politica, Fondazione Badaracco-Franco Angeli, Milano 2008
  • Letizia Paolozzi e Alberto Leiss, Un paese sottosopra. 1973-1996: una voce del femminismo italiano, Pratiche editrice, Milano 1999
  • María-Milagros Rivera Garretas, Historia de una relación sin fin: la influencia en España del pensamiento italiano de la diferencia sexual (1987-2002), “DUODA. Estudis de la Diferència Sexual” núm 24-2003, http://www.raco.cat/index.php/DUODA/article/view/62916/91106. Trad. italiana in appendice a María-Milagros Rivera Garretas, Donne in relazione. La rivoluzione del femminismo, Liguori, Napoli 2007, pp. 75-94.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Valentina Berardinone, Tomaso Binga, pseudonimo di Bianca Menna, Nilde Carabba, Dadamaino, Amalia del Ponte, Grazia Varisco, Nanda Vigo.
  2. ^ Chiara Martucci, Libreria delle donne di Milano. Un laboratorio di pratica politica, Fondazione Badaracco-Franco Angeli, Milano, 2008, p. 114.
  3. ^ I documenti sono conservati e consultabili nel Fondo archivistico della Libreria delle donne presso la Fondazione Elvira Badaracco di Milano, su fondazionebadaracco.it.
  4. ^ Sabina Fedeli (a cura di), La Libreria delle donne – Una storia che continua (docufilm (37’51”)), su memomi.it, MemoMI La memoria di Milano, 2016. Formato sconosciuto: docufilm (37’51”) (aiuto)

Categoria:Femminismo