Utente:BMF81/CIAgate

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CIAgate e Nigergate sono i termini più comuni con cui ci si riferisce ad uno scandalo politico sull'origine delle false prove sul possesso di armi di distruzione di massa da parte di Saddam Hussein, utilizzate dagli Stati Uniti come principale giustificazione della guerra in Iraq iniziata nel 2003.

Avvenimenti principali[modifica | modifica wikitesto]

Gennaio 2001: il Sismi prepara un documento

Il 24 settembre 2002 il primo ministro Tony Blair afferma che, secondo fonti dei servizi segreti britannici, Saddam Hussein ha tentato di acquistare uranio dall'Africa e che ci sono particolari sospetti verso il Niger.

Ottobre 2002: Panorama consegna...

Nel 2002 l'ex ambasciatore USA in Africa Joseph Wilson (dal 1976 al 1998) si recò nel Niger per svolgere delle indagini sulle accuse di vendita di uranio a Saddam Hussein, verificando che erano infondate. Anche la CIA e l'intelligence britannica furono concordi sul fatto che i documenti che sostenevano tali accuse erano inaffidabili.

Il 19 dicembre 2002 gli Usa sostengono per la prima volta la tesi dell'acquisto di uranio dal Niger, e poco dopo, nel gennaio 2003, nell'annuale discorso sullo Stato dell'Unione, Bush affermò che "Il governo inglese ha appreso che Saddam Hussein ha recentemente cercato significative quantità di uranio dall'Africa."

Dopo l'invasione dell'iraq (20 marzo 2003), Wilson pubblicò sul New York Times del 6 luglio 2003 un articolo[1] in cui affermava che non c'era alcuna prova dello scambio di uranio tra Iraq e Niger e accusava l'amministrazione Bush di usare documenti di provata inaffidabilità per giustificare l'invasione dell'Iraq. Cinque giorni dopo, l'11 luglio 2003, la CIA affermò che le accuse sull'acquisto di uranio dal Niger erano "altamente dubbiose". Il direttore della CIA affermò inoltre che non si sarebbe dovuto permettere che Bush pronunciasse quelle parole nel suo discorso.