U.4 (dirigibile)

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U.4
Descrizione
TipoMilitare
ProgettistaCelestino Usuelli
CostruttoreBandiera dell'Italia Fabbrica Italiana Aerostati S.A.
Data impostazione1915
Data primo volo1915
Data entrata in servizio1915
Utilizzatore principaleBandiera dell'Italia Regia Marina
Dimensioni e pesi
StrutturaDirigibile semirigido
Lunghezza51 m
Diametro9,8 m
Volume3870 
Gasidrogeno
aria
Rivestimentotela
CapacitàCarico utile: 800 t
Propulsione
Motore2 motori SPA
Potenza100 CV
Prestazioni
Velocità max50 km/h

dati tratti da I dirigibili italiani[1]

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Il dirigibile U.4 era un dirigibile di tipo semirigido costruito in Italia dalla Fabbrica Italiana Aerostati S.A. di Milano nella prima metà degli anni dieci del XX secolo per scopi militari.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del 1915 l'ingegnere Celestino Usuelli progettò per scopi prettamente militari un nuovo dirigibile che ricevette la denominazione di U.4.[2] Nell'intendimento del progettista questa aeronave di tipo semirigido e dotata di due propulsori, doveva essere impiegata nella ricognizione marittima e nella lotta antisommergibile.[2] La trave di irrigidimento della carena era costituita da una travatura snodata nel mezzo, costituita da tubi metallici controventati.[2]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Si trattava di un dirigibile di semirigido, lungo 53 m, del diametro di 9,8 m, avente una cubatura di 3 870 cm³.[1] I propulsori erano due SPA eroganti la potenza di 100 CV, ed ognuno azionante un'elica a presa diretta.[1] La velocità massima raggiungibile era pari a 50 km/h, e poteva sollevare un carico utile di 800 kg.[1]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Costruita pe la Regia marina l'aeronave U.4 fu collaudata nel 1915. Nell'intendimento del suo progettista il dirigibile U.4 poteva navigare a bassa quota, essere dotato di apparecchio radio ricetrasmittente per lanciare messaggi di scoperta per la presenza di eventuali sommergibili, ed essere armata con bombe che potevano essere lanciate con più precisione rispetto ad un aereo.[2] Lo U.4 fu adibito a compiti addestrativi e non effettuò mai alcuna missione bellica.[2]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia Italia

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Pesce 1982, p.135.
  2. ^ a b c d e Pesce 1982, p.33.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Basilio Di Martino, I dirigibili italiani nella Grande Guerra, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica militare, 2005.
  • Alessandro Fraschetti, La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1986.
  • Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
  • Giuseppe Pesce, I dirigibili italiani, Modena, Mucchi Editore, 1982.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]