Torri Rivella

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Torri Rivella
Gli edifici visti dai Giardini Reali.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTorino
Coordinate45°04′29.03″N 7°41′25.35″E / 45.074731°N 7.690375°E45.074731; 7.690375
Informazioni generali
Condizionicompletato
Costruzione1929
Stilearchitettura art déco
Usoresidenziale
Realizzazione
ArchitettoEugenio Vittorio Ballatore di Rosana
AppaltatoreFrancesco Rivella

Le Torri Rivella sono due edifici storici del quartiere Aurora ubicati a ridosso del Centro storico di Torino, presso la confluenza dei corsi Regina Margherita, Regio Parco e San Maurizio, in quello che è comunemente noto come Rondò Rivella.

Rappresentano, insieme a pochi altri edifici in città, un esempio di architettura Déco, altrimenti noto come Stile Novecento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La coppia di edifici fu progettata nel 1929 dall'architetto Eugenio Vittorio Ballatore di Rosana, uno dei protagonisti del Liberty a Torino noto per la sua esperienza in grandi strutture sportive grazie alla realizzazione dello Stadium e del Motovelodromo Fausto Coppi.

Amabilmente soprannominati "zuccheriere" [1], gli edifici e il piazzale antistante prendono il nome dal committente Francesco Rivella, che vi aveva trasferito la sede del suo noto atelier di pellicceria frequentato da una clientela di livello internazionale. Con la propria attività imprenditoriale Rivella portò significative innovazioni nel settore della pellicceria introducendo la tintura delle pelli di castoro nei colori al tempo più popolari e ricorrendo in modo massiccio alla pubblicità per promuovere i propri prodotti.[2]

Caratteristiche progettuali[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio della torre est

Nel progetto delle Torri Rivella è stato riconosciuto l'intento di reinterpretare il concetto ottocentesco di accesso dei boulevard urbani,[3] in questo caso corso Regio Parco, come già sperimentato nella stessa Torino in via Roma-piazza Carlo Felice e corso Gabetti. È altresì nota la volontà di creare un'opera altamente simbolica e riconoscibile ma, al tempo stesso, capace di inserirsi in un contesto architettonico complesso, caratterizzato dalla vicina cupola guariniana del Duomo e dalla celeberrima Mole Antonelliana.

Entrambi gli edifici contano otto piani fuori terra e i prospetti sono scanditi da fasce di intonaco grigio e laterizio rosso e si sviluppano su posizione angolare facendo della loro speculare simmetria il punto di forza. Pur assomigliandosi, sono in realtà molto diversi e differiscono prevalentemente nell'impianto decorativo di chiaro gusto Déco, nonché nel trattamento di spigoli e nella morfologia dei pinnacoli del corpo centrale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Torri Rivella, su museotorino.it, museoTorino. URL consultato il 16 gennaio 2012.
  2. ^ Claudia Grieco, Torri Rivella, su comune.torino.it, Comune di Torino, aprile 2009. URL consultato il 16 gennaio 2012.
  3. ^ M.Magnone, E.Bergamin, D.Garavini, F.Vespa, L'altra Torino - 24 centri fuori dal centro, Torino, espress Edizioni, 2011, p. 338, ISBN 978-88-97412-24-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • «Torri Rivella», in Agostino Magnaghi, Mariolina Monge, Luciano Re, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995, p. 127
  • Torri Rivella, in Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all'Architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Umberto Allemandi & C., Torino 2008, p. 253
  • Michela Rosso, Torri Rivella, in Vera Comoli Mandracci, Carlo Olmo (a cura di), Guida di Torino. Architettura, Allemandi, Torino 1999, p. 185
  • Luciano Re, Problemi e fatti urbani dal 1920 al 1945 in Torino città viva. Da capitale a metropoli 1880-1990, Vol. I, Centro Studi Piemontesi, Torino 1980, pp. 307-308
  • Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984 , p. 437

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