Sven Alkalaj

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Sven Alkalaj

Segretario Generale dell'UNECE
Durata mandato8 March 2012 –
8 April 2014
PredecessoreJán Kubiš
SuccessoreChristian Friis Bach

Ministro degli esteri
della Bosnia ed Erzegovina
Durata mandato9 febbraio 2007 –
10 febbraio 2012
Capo del governoNikola Špirić
PredecessoreMladen Ivanić
SuccessoreZlatko Lagumdžija

Dati generali
Partito politicoPartito per la Bosnia ed Erzegovina
UniversitàUniversità di Sarajevo

Sven Alkalaj (Sarajevo, 11 novembre 1948) è un diplomatico e politico bosniaco, ministro degli esteri della Bosnia ed Erzegovina nel governo di Nikola Špirić tra il 2007 e il 2012.

Di origine sefardita, Alkalaj è uno degli ebrei bosniaci di maggior rilievo di Bosnia ed Erzegovina, ed è da lungo tempo membro del Partito per la Bosnia ed Erzegovina (SBiH) di Haris Silajdžić.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di padre ebreo sefardita e madre cattolica croato-bosniaca,[1][2] Alkalaj viene cresciuto come ebreo nella Sarajevo socialista e jugoslava.[3][4] La sua famiglia paterna proviene dalla Spagna, da dove era fuggita al tempo dell'Inquisizione.[4] Alkalaj si laurea in ingegneria meccanica all'Università di Sarajevo nel 1974, e ottiene anche una seconda laurea in economia a fine anni '80.

Alkalaj lavora a Sarajevo come dirigente d'azienda, prima come manager commerciale alla Petrolinvest (1975-1985), quindi manager per il medio ed estremo oriente (1985-88) della Energoinvest. Nel 1988 si trasferisce come direttore per la Energoinvest a Bangkok, dove resta fino al 1994.

Nel 1994 è nominato ambasciatore della Bosnia ed Erzegovina negli Stati Uniti; dal 2000 è ambasciatore bosniaco preso l'Organizzazione degli Stati Americani, sempre a Washington. Dal 2004 al 2007 serve come ambasciatore bosniaco presso la NATO a Bruxelles. Nel 2007 viene nominato ministro degli esteri nel governo di Nikola Špirić. Infine, dal 2012 al 2014, è segretario esecutivo dell'UNECE.

Alkalaj è stato fortemente criticato, fino a chiederne le dimissioni, a seguito della pubblicazione della notizia secondo cui egli avrebbe ricevuto cittadinanza croata in base al lignaggio materno nel 2006.[1][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (HR) Marijana Zrinjski, Ministar VP neće glasati na izborima u Hrvatskoj, Nacional, 5 novembre 2007. URL consultato il 4 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2013).
  2. ^ (HR) Jasmina Rose, Bosni je potrebna EU i Amerika, Deutsche Welle, 30 giugno 2009. URL consultato il 4 luglio 2013.
  3. ^ Marc Perelman, Divided Bosnia Puts Forward a Jewish Face, The Forward, 10 ottobre 2007. URL consultato il 4 luglio 2013.
  4. ^ a b Stephen Franklin, Jews, Muslims Come Together For Bosnia, Chicago Tribune, 8 aprile 1995. URL consultato il 4 luglio 2013.
  5. ^ (HR) Nikola Jelić, Ministar vanjskih poslova BiH ima hrvatsko državljanstvo, Jutarnji list, 24 agosto 2007. URL consultato il 4 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).

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