Suore francescane di Sint Lucia

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Le Suore Francescane (in neerlandese Franciscanessen van Sint Lucia) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi dell'Ottocento, Rotterdam conobbe un notevole sviluppo industriale e numerosi cattolici si trasferirono in città in cerca di lavoro: per venire incontro alle necessita degli operai e delle loro famiglie, nel 1841 i francescani fecero venire a Rotterdam venticinque suore dai conventi delle penitenti recollettine di Breda e Roosendaal, ma le religiose provenienti da Roosendaal si ritirarono nel 1848.[2]

Il direttore spirituale delle suore di Rotterdam, il frate minore recolletto Martino Lonink, chiese alle religiose di dedicarsi non più solo all'assistenza dei poveri, ma anche all'istruzione della gioventù.[2] Poiché le regole della congregazione di Breda non prevedevano questa forma di apostolato, il 15 ottobre 1847 le undici penitenti recollettine ative a Rotterdam si separarono dalla casa-madre, dando inizio a un istituto autonomo, ed elessero superiora generale Lucia Dierckx.[3]

Quando, nel 1853, nei Paesi Bassi fu ristabilita le gerarchia cattolica, la giurisdizione sulle religiose passò al vescovo di Haarlem; nel 1925 le suore si aprirono all'apostolato missionario e aprirono una casa a Sumatra.[3]

La congregazione, aggregata all'ordine dei frati minori nel 1909 e poi nuovamente il 16 giugno 1936, ricevette il pontificio decreto di lode nel 1953.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'educazione della gioventù e all'assistenza a orfani, bambini e anziani.[3]

Oltre che nei Paesi Bassi, sono presenti in Indonesia;[3] la sede generalizia, già presso il klooster Sint Lucia di Bennebroek, è a Wijchen.[1]

Nel 2013 l'istituto contava 57 religiose e una sola casa.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1522.
  2. ^ a b c Cesario van Hulst, DIP, vol. VIII (1988), col. 222.
  3. ^ a b c d Cesario van Hulst, DIP, vol. VIII (1988), col. 223.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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