Stazione di Illorai

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Illorai
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàIllorai
Coordinate40°20′59.2″N 9°01′03.59″E / 40.349779°N 9.017663°E40.349779; 9.017663
Altitudine298 m s.l.m.
LineeTirso-Chilivani
Storia
Stato attualesmantellato
Attivazione1893
Soppressione1969
Caratteristiche
Tipostazione ferroviaria in superficie, passante
Binari2

La stazione di Illorai fu una stazione ferroviaria al servizio dell'omonimo comune, lungo la dismessa ferrovia Tirso-Chilivani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto fu realizzato durante la fase di costruzione del tronco ferroviario Tirso-Ozieri della linea per Chilivani per conto della concessionaria della nuova infrastruttura, la Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna. I lavori furono conclusi nel 1893 e la stazione di Illorai fu inaugurata e aperta all'esercizio il 1º aprile di quell'anno[1][2].

Lo scalo nel Novecento venne sottoposto ad un ampliamento del fabbricato viaggiatori[3] e passò dalle SFSS alla Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921. Con la decisione di chiudere la Tirso-Chilivani a fine anni sessanta, la storia di questo scalo ebbe termine il 31 dicembre 1969[4], data di cessazione dell'attività ferroviaria; in seguito la struttura fu disarmata e abbandonata[3].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione, di cui permangono le rovine dell'edificio principale, era posta lungo l'odierna strada provinciale 40 a sud est dell'abitato di Illorai e dal punto di vista infrastrutturale comprendeva due binari a scartamento da 950 mm[3]. Oltre al binario di corsa (dotato di banchina) ne era infatti presente un secondo, passante[3], utilizzato per gli incroci[3] e che si affiancava al piano caricatore dello scalo. Nonostante questa configurazione lo scalo era classificato dalle SFSS come fermata[5].

All'altro capo del piazzale, al di sotto del livello stradale, erano posti gli edifici dell'impianto[3], tra cui un fabbricato viaggiatori, in origine nato come casa cantoniera doppia[3] ed ampliato in una seconda fase[3]. Al momento della dismissione presentava una configurazione a pianta rettangolare e sviluppo su due piani con tetto a falde, con quattro accessi sul lato binari[3]. Un secondo fabbricato, di piccole dimensioni, ospitava invece le ritirate dello scalo[3].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu servita dalle relazioni merci e viaggiatori espletate dalle SFSS e in seguito dalle FCS.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto era dotato di servizi igienici, ospitati in una costruzione ad hoc.

  • Servizi igienici Servizi igienici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Orario SFSS 1º aprile 1893 in Corda, inserto grafico.
  2. ^ Altara, p. 165.
  3. ^ a b c d e f g h i j Luigi Prato e Gavino Nurra, Stazione di Illorai, su lestradeferrate.it. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  4. ^ Altara, p. 186.
  5. ^ Luigi Prato e Gavino Nurra, La ferrovia Chilivani-Tirso, su lestradeferrate.it. URL consultato il 3 gennaio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]