Stazione di Divino Amore

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Divino Amore
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Località Roma, frazione Falcognana
Coordinate41°46′14.79″N 12°33′28.61″E / 41.770775°N 12.557947°E41.770775; 12.557947
Altitudine110 m s.l.m.
LineeRoma-Formia-Napoli
Storia
Stato attualedismesso
Attivazione1933
Soppressione1963
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari2
GestoriAzienda autonoma delle Ferrovie dello Stato
OperatoriAzienda autonoma delle Ferrovie dello Stato
DintorniSantuario della Madonna del Divino Amore

La stazione di Divino Amore era una fermata ferroviaria posta nei pressi dell'omonimo santuario a Roma sulla ferrovia Roma-Formia-Napoli. Serviva le vicine zone di Castel di Leva, Divino Amore e Falcognana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata venne inaugurata nel 1933 in corrispondenza della progressiva 17+184[1]. Il 14 novembre 1938 venne spostata dalla progressiva chilometrica originaria alla nuova 16+576, in corrispondenza di un casello[2] per avvicinarla al Santuario[1].

A causa del limitato traffico che la interessava la fermata venne soppressa nel 1963, solo trent'anni dopo l'attivazione[1], ritenuta non concorrenziale rispetto al trasporto su gomma e mal collegata con altri mezzi pubblici[3].

Nel 2010 Rete Ferroviaria Italiana effettuò uno studio di fattibilità per la riapertura dell'impianto al servizio viaggiatori, anche se i lavori effettivi per il ripristino non vennero avviati[4]. Un secondo studio effettuato nel 2021 individua il costo di realizzazione della nuova fermata sui 7 milioni di euro[5].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata si compone di un fabbricato viaggiatori a due piani ricavato da una casa cantoniera, parte del primo piano era aperto al pubblico e ospitava una piccola sala d'aspetto e la biglietteria a sportello, il lato privato ospitava la cucina; il piano superiore ospitava degli alloggi[6]. Erano presenti due due banchine per i due binari di corsa della linea.

La prima fermata, posta nei pressi dell'Ardeatina, disponeva di solamente un piccolo fabbricato[1].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Data la vicinanza al santuario del Divino Amore la fermata era principalmente interessata dai molti fedeli in pellegrinaggio verso di esso[3]; tuttavia è sempre stata servita da pochi treni[1].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di[6]:

  • Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Serafino.
  2. ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 136, 1938.
  3. ^ a b Luisa Mosello, Roma, dopo mezzo secolo rinasce la ferrovia del Divino Amore su www.lastampa.it, 24 settembre 2019.
  4. ^ Stazione Divino Amore. FdI: Regione acceleri sua realizzazione su www.lavocedelpatriota.it, 16 giugno 2021.
  5. ^ Fabio Grilli, Divino Amore, la stazione ferroviaria costerà 7 milioni: "Ora si acceleri la realizzazione" su www.romatoday.it, 18 giugno 2021.
  6. ^ a b Piantina FV.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]