Stazione di Cussorgia
Cussorgia stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Calasetta |
Coordinate | 39°06′05.98″N 8°23′56.94″E / 39.101662°N 8.399149°E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Linee | Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta † |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1930 |
Soppressione | 1974 |
Caratteristiche | |
Tipo | fermata passante in superficie |
Binari | 1 |
Interscambi | autobus interurbani |
La stazione di Cussorgia fu una fermata ferroviaria al servizio dell'omonima frazione di Calasetta, posta lungo la linea che collegava quest'ultimo centro con Siliqua.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La fermata fu istituita dalle Ferrovie Meridionali Sarde in corrispondenza della casa cantoniera numero trentasei della propria rete ferroviaria, ubicata nel borgo marittimo di Cussorgia. L'attivazione dell'impianto fu attuata nel 1930[1], seppur come fermata facoltativa. La vicinanza della fermata con la spiaggia di Cussorgia portò l'impianto nel corso degli anni a divenire meta di un discreto movimento di viaggiatori dai comuni sulcitani che, nel periodo estivo, si servivano dei treni delle FMS per raggiungere il centro balneare[2].
L'esercizio ferroviario nella fermata proseguì sino al 1º settembre 1974[3], data in cui la rete ferroviaria delle FMS fu chiusa e le relazioni rimpiazzate da autocorse sostitutive. L'impianto di Cussorgia fu quindi dismesso ed in seguito disarmato.
Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]
Dal 1974 la fermata non è più attiva e l'infrastruttura ferroviaria in essa presente è stata smantellata negli anni successivi.
Durante gli anni di attività la fermata a livello infrastrutturale era dotata del singolo binario di corsa a scartamento da 950 mm, affiancato da una banchina e dal fabbricato viaggiatori. Questo edificio, l'unica struttura rimasta dello scalo benché in una condizione di degrado, nacque come casa cantoniera e per questo presenta i canoni architettonici di questa tipologia di costruzioni delle FMS, con estensione su due piani con tetto a falde e tre aperture sul lato binari.
Movimento[modifica | modifica wikitesto]
Nel periodo in cui fu attiva la fermata era servita dai treni passeggeri delle Ferrovie Meridionali Sarde.
Servizi[modifica | modifica wikitesto]
L'impianto era dotato di una biglietteria[2].
Interscambi[modifica | modifica wikitesto]
Nei pressi dell'impianto era presente una fermata delle autolinee interurbane delle FMS, attiva anche dopo la chiusura della ferrovia e dal 2008 utilizzata dall'ARST.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ cfr Siliqua-Palmas Suergiu-Calasetta (orario agosto 1930), su Archiviofondazionefs.it, Fondazione FS Italiane, 1930. URL consultato il 12 gennaio 2018. e Siliqua-Palmas Suergiu-Calasetta (orario dicembre 1930), su Archiviofondazionefs.it, Fondazione FS Italiane, 1930. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ a b Sandro Mantega, In viaggio tra racconti e ricordi lungo la ferrovia che non c'è più, in L'Unione Sarda, 18 maggio 2013.
- ^ Sanna, p.118.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
- Giovanni Antonio Sanna, Le ferrovie del Sulcis - nella Sardegna sud occidentale fra documenti immagini e racconti, Cortona, Calosci Editore, 2012, ISBN 978-88-7785-267-0.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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