Daniele Natale: differenze tra le versioni

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==Processo canonico==
==Processo canonico==
L'8 martzo 2012 l'[[Michele Castoro|arcivescovo Michele Castoro]] ha aperto il suo processo diocesano di canonizzazione, e fra Daniele è diventato Servo di Dio. Il 7 luglio 2012 è iniziato il processo per la [[Beatificazione|Causa di Beatificazione]] e [[Canonizzazione]]<ref>Giovanni Chifari, ''Fra Daniele Natale: legame con San Giovanni Rotondo'', 7 luglio 2017, [https://it.zenit.org/articles/fra-daniele-natale-legame-con-san-giovanni-rotondo/ articolo su Zenit]</ref>.
L'8 marzo 2012 l'arcivescovo [[Michele Castoro]] ha aperto il suo processo diocesano di canonizzazione, e fra Daniele è diventato Servo di Dio. Il 7 luglio dello stesso anno è iniziato il processo per la [[Beatificazione|Causa di Beatificazione]] e [[Canonizzazione]]<ref>Giovanni Chifari, ''Fra Daniele Natale: legame con San Giovanni Rotondo'', 7 luglio 2017, [https://it.zenit.org/articles/fra-daniele-natale-legame-con-san-giovanni-rotondo/ articolo su Zenit]</ref>.


==Traslazione del corpo==
==Traslazione del corpo==

Versione delle 02:01, 10 apr 2018

Il Servo di Dio fra Daniele Natale

Fra Daniele Natale (San Giovanni Rotondo, 11 marzo 1919San Giovanni Rotondo, 6 luglio 1994) è stato un francescano italiano.

Biografia

Fra Daniele Natale, al secolo Michele, nacque a San Giovanni Rotondo dal matrimonio tra Berardino e Angela Maria De Bonis[1]. La sua casa natale, meta di continue visite di pellegrini, si trova in via Fratelli Cairoli, 31, in una stradina di fronte al Comune. Quarto di sette figli, la sua infanzia è provata dalle conseguenze disastrose lasciate dalla prima guerra mondiale. Entra tra i Frati Minori Cappuccini nel 1933 e dopo gli anni di formazione, il 12 maggio 1940, emette la professione perpetua nel Monastero di Sant'Egidio a Montefusco. Per volere dello stesso San Pio da Pietrelcina divenne suo figlio spirituale[2] dal quale imparò a vivere il mistero della sofferenza e della malattia come mezzo di purificazione e santificazione. Svolse gli uffici di portinaio, cuoco, sacrista con dedizione ed umiltà. A Foggia, durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale si distinse per la carità verso i feriti, gli sfollati, le vittime e le famiglie della città. Dopo la morte di Padre Pio, per mandato dello stesso, si fece apostolo del suo messaggio peregrinando per l'Italia e l'Europa. Muore in concetto di santità a San Giovanni Rotondo il 6 luglio 1994.

Processo canonico

L'8 marzo 2012 l'arcivescovo Michele Castoro ha aperto il suo processo diocesano di canonizzazione, e fra Daniele è diventato Servo di Dio. Il 7 luglio dello stesso anno è iniziato il processo per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione[3].

Traslazione del corpo

Tomba di Fra Daniele Natale ubicata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo (FG)

Il 10 ottobre 2015 è avvenuta la traslazione del corpo del Servo di Dio[4], dalla cappella di famiglia, del cimitero di San Giovanni Rotondo, alla chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie, dove è stato tumulato in un loculo appositamente scavato nel pavimento, nell’area dell’ex battistero, divenuta luogo di preghiera e di devozione.

Note

  1. ^ Santi e Beati, Servo di Dio Daniele da San Giovanni Rotondo (Michele Natale) Cappuccino
  2. ^ Cfr. Articolo di Roberta Leone, Fra Daniele Natale, il “riconquistatore di anime” prediletto da padre Pio, su La Stampa.it
  3. ^ Giovanni Chifari, Fra Daniele Natale: legame con San Giovanni Rotondo, 7 luglio 2017, articolo su Zenit
  4. ^ Cfr. Il Pellegrino di Padre Pio, Fra Daniele Natale diventa Servo di Dio, 2 luglio 2012, articolo

Bibliografia

Gennaro Preziuso, Fr. Daniele Natale, una delle più belle figure di frate cappuccino Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo, 2009, EAN 9788849901313

Voci correlate

Collegamenti esterni