Shirley Plantation

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Shirley Plantation
La Shirley Plantation nel luglio del 2006
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalitàHopewell (Virginia)
Coordinate37°21′20.88″N 77°14′39.12″W / 37.3558°N 77.2442°W37.3558; -77.2442
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1723 - 1738
Stilegeorgiano
Usoabitazione privata

La Shirley Plantation è una residenza padronale di piantagione collocata sulla riva nord del James River, a Hopewell, nella contea di Charles City, in Virginia, non lontana dalla strada che collega Richmond con Williamsburg. La Shirley Plantation era la più antica piantagione presente in Virginia, appartenente alla più antica famiglia a condurre affari in Nord America in quanto i suoi primi membri giunsero nell'area nel 1614 ed iniziarono ad acquisire una discreta fortuna dal 1638.[1] La piantagione è stata compresa nel National Register nel 1969 ed è stata dichiarata National Historic Landmark nel 1970.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Shirley Plantation, c. 1900-1906. Foto di William Henry Jackson.
La piccionaia della Shirley Plantation

Le terre della Shirley Plantation vennero occupate nel 1613 da sir Thomas West, III barone De la Warr e vennero denominate "West and Sherley Hundred". La terra veniva coltivata per la crescita del tabacco da riportare poi in Inghilterra per essere venduto.

Nel 1638, parte di queste terre venne concessa a Edward Hill, facendo sì che l'area venisse occupata dalla famiglia Hill. L'originale appezzamento di 4000 m2 venne espanso tramite matrimoni e graduali acquisizioni terriere. La terra passò ad Edward Hill II che fu tra i proprietari della Ribellione di Bacon nel 1676. Questi si schierò col governatore William Berkeley, ed i ribelli di Bacon saccheggiarono la sua abitazione. La terra venne quindi ereditata da Edward Hill III nel 1700. L'unico figlio di Edward Hill III, Edward Hill IV, morì a 16 anni di tubercolosi senza aver avuto eredi maschi. La proprietà passò quindi alla figlia minore di Edward Hill III, Elizabeth, la quale sposò John Carter (figlio primogenito di Robert "King" Carter), nell'ottobre del 1723. La costruzione dell'attuale magione iniziò nel 1723 circa. La "Great House" venne completata nel 1738 e collocata nei pressi della casa originaria costruita dagli Hills che divenne nota col nome di "Hill House". La Hill House rimase in piedi sino agli anni '60 dell'Ottocento, quando venne demolita ed il materiale da costruzione venne impiegato per costruire la residenza della tenuta di Upper Shirley.

La casa rimase occupata dalla famiglia Carter dal 1738 per otto generazioni.[2] Fu a Shirley che Anne Hill Carter nacque, e che il 18 giugno 1793 sposò Henry "Light Horse Harry" Lee. La coppia fu poi genitrice del generale confederato Robert E. Lee.

La casa si trova in gran parte come nel progetto originale, ed ancora oggi è proprietà dei discendenti di Edward Hill I. La casa è stata posta nel National Register nel 1969 ed è stata riconosciuta come National Historic Landmark nel 1970. I piani superiori sono occupati dai membri della famiglia, mentre il piano inferiore è adibito a museo.[3]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La casa, organizzata su tre piani, è costruita in stile georgiano con mattoni rossi e cornici bianche, il tutto a pianta quadrata. L'ingresso è delineato da un portico con colonne doriche che supportano nella parte superiore una balconata, sopra la quale si trova un frontone triangolare. La porta d'ingresso è decorata da un paio di finestre rettangolari ai lati. Il tetto è poggia su una trabeazione con dentelli. Il tetto è interrotto da alcuni abbaini e da due grandi canne fumarie in mattoni. Al centro del tetto si trova un piedistallo bianco che sostiene una pigna in pietra.[4]

La casa è circondata da diverse strutture di supporto tra cui due cucine esterne e le abitazioni degli schiavi,[5] una lavanderia a due locali, un locale di affumicazione, delle stalle, una ghiacciaia, un grande magazzino ed una piccionaia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kathy McCormack, After 378 years, NH family farm goes up for sale, su nh.com, Dover, New Hampshire, Associated Press, 2 agosto 2010. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2010).
  2. ^ Shirley Plantation, su visitwilliamsburg.com. URL consultato l'8 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2012).
  3. ^ Welcome to Shirley Plantation, Charles City, Virginia. America's Oldest Family Business and Virginia's Oldest Plantation. History for eleven generations since 1613, su shirleyplantation.com. URL consultato l'8 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2012).
  4. ^ unknown, National Register of Historic Places Inventory/Nomination: Shirley Plantation (PDF), su dhr.virginia.gov, n.d.. URL consultato il 19 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2017). and Accompanying photo Archiviato il 18 aprile 2018 in Internet Archive.
  5. ^ Slavery and Servitude, in Shirley's History, Shirley Plantation. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Masson, Kathryn & Brooke, Steven; Historic Houses of Virginia: Great Plantation Houses, Mansions, and Country Places; Rizzoli International Publications; New York City, New York; 2006 ISBN 0-8478-2861-1
  • Gleason, David King; Virginia Plantation Homes; Louisiana State Press; Baton Roughe, Louisiana; 1989 ISBN 0-8071-1570-3
  • Roberts, Bruce; Plantation Homes of the James River; University of North Carolina Press; Chapel Hill, North Carolina; 1990 ISBN 0-8078-1879-8

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]