Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Ghiandolino

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Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Ghiandolino
L'immagine venerata nel Santuario
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàImola
Coordinate44°18′15.91″N 11°42′38.36″E / 44.304419°N 11.710656°E44.304419; 11.710656
Religionecattolica
TitolareMaria, madre di Gesù
OrdineTerzo ordine regolare di San Francesco
Diocesi Imola
Consacrazione1970
ArchitettoLuciano Lullini

Il Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Ghiandolino è un luogo di culto cattolico ubicato a circa 8 km da Imola. Il nome deriva dal podere in cui fu ritrovata una tela raffigurante l'immagine della Madonna di dimensioni pari a 50x40 cm e risalente al XV secolo. Nel santuario sono conservate alcune reliquie di San Vincenzo Ferrer.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tela della Madonna del Ghiandolino fu ritrovata nell'omonimo podere nel 1868 e si ipotizzano due origini del quadro. La prima di esse suggerisce che sia il frammento di un dipinto e faccia parte di una composizione più ampia, forse una deposizione o una crocifissione, che originariamente apparteneva all'ordine monastico proprietario del podere. La seconda ipotesi sostiene che il dipinto sia stato trafugato dai soldati napoleonici e dimenticato nella cantina, dove successivamente è stato scoperto da una contadina, Margherita Galloni in Sangiorgi.[3] Nel 1884 la tela fu posta nella chiesa di Pediano.[4]

Il 6 ottobre 1944 nei pressi della chiesa persero la vita i partigiani Rino Ruscello e Marino Dalmonte.[5]

Il culto[modifica | modifica wikitesto]

Beata Vergine del Rosario, Angelo Gottarelli[6]

Dopo il suo ritrovamento il culto della Vergine si diffuse rapidamente e le furono attribuite molte grazie[7], ma ci sono voluti più di 40 anni perché l'autorità ecclesiastica il vescovo d'Imola Paolino Tribbioli ufficialmente ne approvasse il culto, avvenuto nel 1915 come «Beata Vergine della Misericordia detta di Ghiandolino nei Camini di Pediano».[8] Nel 1948 il vescovo Benigno Carrara incoronò la sacra immagine. È invocata per guarigioni da malattie e soccorso in caso di incidenti. La sua ricorrenza cade la prima domenica di maggio e il 15 agosto.[9]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La nuova chiesa di aspetto moderno è stata costruita nel 1970 su progetto dell'architetto Luciano Lullini[10] per sostituire la vecchia chiesa di Piediano sconsacrata e venduta a privati negli anni '60. Nel piazzale vi sono dei pilastri che simboleggiano le fiamme. All'interno la vetrata realizzata da Goffredo Gaeta, che rappresenta Gerusalemme, si nota un cubo enorme, sovrastante l'altare, che raffigura una canna fumaria, mentre ai piedi dell'altare sono presenti due vasi cilindrici. Le immagini votive poste al fianco della tela della Madonna rappresentano i miracoli esauditi ai fedeli. Sono presenti diverse opere in ceramica realizzate da Sergio Gioghi, fra cui una Crocefissione con Maria, un'Annunciazione e la Via Crucis.

Altra opera degna di menzione è una tela raffigurante la Beata Vergine del Rosario attribuibile a Angelo Gottarelli.[2]

Il santuario è meta di pellegrinaggi.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Festa al santuario del Ghiandolino (PDF), su ilmomento.biz.
  2. ^ a b Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Ghiandolino <Imola>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  3. ^ Giuseppe Adani, Arte e santuari in Emilia Romagna, Silvana, 1987, ISBN 978-88-366-0197-4. URL consultato il 17 settembre 2023.
  4. ^ Valerio Zanotti, Imola, a sud - est tra collina e pianura, su Leggilanotizia, 26 ottobre 2019. URL consultato il 19 settembre 2023.
  5. ^ Partigiani uccisi a Ghiandolino di Imola, su bibliotecasalaborsa.it.
  6. ^ Andrea Soglia, Angelo Gottarelli (1740-1813), su La Storia di Castel Bolognese, 10 settembre 2013. URL consultato il 18 settembre 2023.
  7. ^ Paolo Sorcinelli, Storia sociale dell'acqua: riti e culture, B. Mondadori, 1998, ISBN 978-88-424-9469-0. URL consultato il 17 settembre 2023.
  8. ^ Beata Vergine della Misericordia detta di Ghiandolino nei Camini di Pediano; Milano : Eli, [s.d.], su archivimuseodellaguerra.archiui.com. URL consultato il 19 settembre 2023.
  9. ^ Beatrice Sangiorgi, La Madonna di Ghiandolino, 150 anni di devozione, in «Nuovo Diario-Messaggero», 21 luglio, pp. 2-3.
  10. ^ Madonna di Ghiandolino - Santuari Italiani, su santuaritaliani.it, 13 ottobre 2016. URL consultato il 17 settembre 2023.
  11. ^ Giustino Farnedi, Guida ai santuari d'Italia, Piemme, 2004, ISBN 978-88-384-6648-9. URL consultato il 17 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Ferri, Mater Misericordiae. Storia della devozione alla Madonna di Ghiandolino in diocesi di Imola (1868-2003), 2003 ISBN 9788888108957
  • Paola Foschi, Vie dei pellegrini nell'Appennino bolognese, Pàtron, 2008 ISBN 9788855529815 pag. 172

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