Smith & Wesson 36
Smith & Wesson Model 36 | |
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Revolver Smith & Wesson Modello 36 con calcio squadrato | |
Tipo | Rivoltella |
Origine | Stati Uniti |
Produzione | |
Costruttore | Smith & Wesson |
Date di produzione | 1950, 1951, 1989, 2001, 2002, 2005, 2006 |
Entrata in servizio | 1950-presente |
Varianti | Modello 37 Airweight, Modello 40, Modello 60 Inox |
Descrizione | |
Lunghezza | 17,4 cm con canna da 4,6 cm 18,7 con canna da 7,5 cm |
Calibro | 9 mm |
Tipo munizioni | .38 special |
Azionamento | a singola o doppia azione |
Tiro utile | 23 m, max 46 m |
Alimentazione | Tamburo da 5 colpi |
Organi di mira | fissi |
Tipo di manico | mini impugnatura con guancette di serie |
Sviluppata da | Smith & Wesson |
Modern Firearms.ru | |
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La Smith & Wesson Model 36 ("Chiefs Special") è una rivoltella calibro .38 Special[1], il cui progetto venne elaborato al termine della seconda guerra mondiale e prodotto dalla Smith & Wesson a partire dal 1950.
Storia e caratteristiche generali
[modifica | modifica wikitesto]È costruita sul telaio più piccolo tra quelli adottati dalla Smith & Wesson, designato con la lettera "J", e ha un tamburo da 5 colpi. In un periodo di riassestamento politico su scala mondiale, si sviluppa una tipologia di arma da fuoco che era stata accantonata negli anni precedenti, a causa del suo limitato raggio di azione e della scarsa potenza sviluppata da questa cartuccia sparata in canne cortissime. Col passare del tempo vennero effettuate modifiche a modelli preesistenti, progettati nuovi esemplari e tutto questo contribuì ad un maggior investimento da parte delle organizzazioni competenti per queste armi, che suscitarono maggiore interesse. Quest'arma nasce fondamentalmente con lo scopo di garantire buona affidabilità, precisione e potenza in un formato compatto, facile da occultare e utilizzare. Vi è da dire che in generale il munizionamento usato più frequentemente per questa categoria di armi è il calibro .38 Special. Per questa pistola, nonostante supporti ogni tipologia del calibro sopracitato, così come per altre, è consigliabile non utilizzare le munizioni +P; questo perché non si potrà mai sfruttarne appieno le potenzialità, data la canna ridotta e sarebbe un investimento inutile da effettuare.
Se la S&W negli anni si è affermata come industria militare valida, questo è merito della qualità ed affidabilità delle armi fornite; ma ovviamente nessuno di questi affascinanti "gingilli meccanici" può essere perfetto e quindi ognuno ha dei difetti più o meno gravi, ai quali le case di produzione cercano di ovviare. In questo caso vi sono essenzialmente 3 problemi:
-cane troppo prorompente(in un revolver e in una pistola semi-automatica, costituisce una parte integrante dell'arma e il fatto che sia così grosso è un problema non indifferente, dato che molto spesso tende ad impigliarsi nel vestiario o nella fondina; in questo caso non è proporzionato alle dimensioni dell'arma, ma con il successivo modello 40, i costruttori corsero ai ripari effettuando un'utilissima modifica).
-impugnatura molto piccola (questo è un fattore che influenza negativamente la precisione e la qualità del tiro a causa dell'eccessivo rinculo; da notare la scarsa ergonomicità e comodità).
-asta di estrazione posta nel carrello a "J"(non sempre funzionante, vi sono casi in cui l'arma si inceppa).
-canna troppo corta.
Con questo elenco dei difetti non si intende sminuire un'arma dall'indubbia validità, ma è corretto conoscere a fondo una pistola "nel bene e nel male" che magari in un futuro si potrebbe acquistare [senza fonte] .
Di quest'arma esistono alcune varianti[2]: la Smith & Wesson Model 37 con castello alleggerito in alluminio ("Airweight"), la Smith & Wesson Model 40 ("Centennial"), di dimensioni ridotte e cane interno, e la Smith & Wesson Model 60 ("Lady Smith") in acciaio inox, rivolto all'utenza femminile (anche se oggi il nome si riferisce ad un revolver in calibro .357 Magnum). Non va dimenticato infine il modello 38 (Bodyguard, con fusto in alluminio) il quale, a differenza del modello 40 funzionante in sola doppia azione, conserva la possibilità di armare il cane e sparare in azione singola. Un'apposita carenatura del fusto fa sporgere infatti solo la cresta del cane limitando i rischi di impigliamento. Nel 1959 venne lanciata sul mercato anche la versione tutta in acciaio del modello 38 col nome di modello 49.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Siegfried F. Hubner, Tecnica del tiro da difesa e tiro pratico, S.A.S, 1991.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Smith & Wesson 36
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- World Guns, su world.guns.ru. URL consultato il 6 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2007).
- Pagina ufficiale Smith & Wesson, su smith-wesson.com (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2008).
- The Snubnose Files, su snubnose.info.
- Shooting Times, su shootingtimes.com. URL consultato il 6 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).