Rosolino Orlando

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Rosolino Orlando

Sindaco di Livorno
Durata mandatoaprile 1895 – aprile 1897
PredecessorePiero Donnini
SuccessoreNiccola Costella

Durata mandato19151920
PredecessoreGiovanni Targioni-Tozzetti
SuccessoreUberto Mondolfi

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Genova

Rosolino Orlando (San Pier d'Arena, 25 gennaio 1860Livorno, 28 dicembre 1924) è stato un imprenditore, filantropo e politico italiano, appartenente alla terza generazione della famiglia Orlando. Egli è stato uno dei protagonisti della vita di Livorno all’inizio del ‘900. Non solo è stato protagonista della vita imprenditoriale labronica ma ha avviato importanti iniziative rivolte al miglioramento cittadino. È stato inoltre molto attivo nelle attività filantropiche cittadine..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tenuto a battesimo da Francesco Crispi, ad indicare il carattere risorgimentale dell'Orlando è stato membro del Comitato Cittadino di Previdenza di Livorno. Presidente dell'Ente Portuale Livornese. Cassiere del Comitato Filantropia Senza Sacrifici. Grand'Ufficiale dei SS. Maurizio e Lazzero, Cavaliere di Gran Croce della Corona d'Italia. Commendatore della Legion d'Onore. Medaglia d'oro del Ministero dell'Interno per i soccorsi portati ai colpiti dal moto tellurico della Marsica. Medaglia di benemerenza del municipio di Livorno per i soccorsi prestati ai colpiti dall'epidemia colerica del 1911. Nominato per acclamazione dall'amministrazione civile cittadino benemerito di Livorno, Commercia l'acqua minerale sgorgante dalla sorgente in Sasso Rosso di sua proprietà.

Dopo essersi laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Genova, entra a lavorare nei Cantiere navale Orlando, fondando insieme ai suoi fratelli la s.n.c proprietaria dei cantieri. Si dedica molto a questioni cittadine in campo politico.

A seguito di divergenze con il fratello Giuseppe Orlando nella gestione del cantiere di Livorno viene liquidato nel 1904 insieme agli altri suoi fratelli (Luigi, Salvatore e Paolo). Nel 1895 è nominato sindaco di Livorno e da questa stessa data al 1899 è Primo Gran Sorvegliante della massoneria del Rito simbolico italiano. Il suo patrimonio immobiliare è enorme. Possiede case e ville fra cui l'ex Gower a Quercianella, la torrita del Castellaccio ed altre abitazioni nella zona di Montenero, in piazza delle Carrozze, in via Ponte di Calignaia, in via Litorale, in via della Leccetta ed in via della Bassata. Il patrimonio passò integro ai i figli Mario, Giorgio, Paolo e Teresa.

Nel 1906 è tra i fondatori della Cementiera Italiana di Livorno, è anche amministratore delegato dell'Ilva tra il 1912 e il 1914 e siede nei consigli di amministrazione dell'Elba e Società Anonima Miniere ed Altiforni. Nel 1909 è nominato conte. Nel 1914 è rinominato sindaco di Livorno fino al 1920, fece costruire importanti opere infrastrutturali tra cui il prolungamento dell'acquedotto fino a Quercianella e il completamento del palazzo di giustizia. Nel 1918 è anche presidente dell'Ilva, consigliere della Società Siderurgica di Savona, Consigliere del Lloyd Mediterraneo e Consigliere della società Anonima Torbiere d'Italia.

Filantropia[modifica | modifica wikitesto]

Rosolino è stato particolarmente attivo nella città di Livorno anche per tutta una serie di attività filantropiche avviate o sponsorizzate personalmente. Dal 1903 al 1914 è Presidente del Consiglio d'amministrazione dei RR. Spedali Riuniti, promuovendo l'ammodernamento del nosocomio e il risanamento del quartiere circostante. Nel 1908 viene inaugurata la funicolare di Montenero da lui voluta e promossa. Dal 1909 al 1914 è presidente del consiglio d'amministrazione dell'istituto Case Popolari, periodo nel quale vengono edificate le prime case di edilizia popolare a Livorno. Nel 1912 è presidente della Società Volontaria di Soccorso. Nel 1915 inaugura l'asilo elioterapico Regina Elena (poi trasformato nell'Acquario comunale Diacinto Cestoni), da lui voluto e promosso. Come sindaco della città avviò le operazioni di risanamento della via Cairoli, con la posa della prima pietra del palazzo delle Poste.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Gran Croce della Corona d'Italia

Grand'Ufficiale dei SS. Maurizio e Lazzero

Medaglia d'oro al valor civile

Commendatore della Legion d'onore

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Italico, Luigi Orlando ed i suoi fratelli - per la patria e l'industria italiana, Livorno, 1898
  • V. Marchi e M. Cariello, Cantieri F.lli Orlando - 130 anni di storia dello stabilimento e delle sue costruzioni navali, Belforte Editore Libraio, 1997
  • ”Gazzetta Livornese” del 29/12/1924 (Articolo sulla morte di Rosolino Orlando di Luigi)
  • Gravina L., “Livorno nelle sue opere di modernità e bellezza”, Livorno, Belforte 1914
  • Guarnirei G., “Livorno marinara”, Livorno, benvenuti 1962

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Livorno Successore
Piero Donnini aprile 1895 - aprile 1897 Niccola Costella I
Giovanni Targioni-Tozzetti 1915 - 1920 Uberto Mondolfi II