Ritmomachia
Rithmomachia | |
---|---|
Posizione iniziale dei pezzi | |
Tipo | gioco da tavolo |
Data origine | XI secolo |
Regole | |
N° giocatori | 2 |
Giro | Inizia il Pari |
Requisiti | |
Preparativi | 1 minuto |
Durata | Non determinata |
Aleatorietà | Nessuna |
La ritmomachia è un gioco da tavolo a due giocatori, ideato nell'XI secolo nel sud dell'odierna Germania. Fu utilizzato in ambito universitario all'interno dell'insegnamento di materie del Quadrivio.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome risulta composto da due parti di origine greca per indicare una "battaglia di armonie numeriche".
La prima parte è legata sia ad ἀριθμός (arithmos), numero, sia a ῥυθμός (rhythmos), ritmo o proporzione. La seconda parte è data da μαχία (-machia) che indica battaglia, combattimento.
La sovrapposizione dei due termini per la prima parte ha dato origine a varianti nel nome del gioco, che è indicato anche come arithmimachia, rythmimachia e rythmomachia.
La diffusione in Europa[modifica | modifica wikitesto]
Il gioco nasce nell'XI secolo (si suppone che la data esatta sia il 1030) e inizia ad avere forte interesse tra l'XI e il XII secolo in Francia e Germania. Fu utilizzato in ambito universitario all'interno dell'insegnamento di materie del Quadrivio (aritmetica, geometria, musica e astronomia); i pezzi e le regole vennero costruite principalmente sulla base del De institutione arithmetica e del De institutione musica di Severino Boezio.
Si diffonde in Inghilterra nel XII e XIII secolo e la massima divulgazione sarà nel XVI secolo, anche grazie al fatto che le sue regole vengono stampate, nel 1572 ne pubblicò Francesco Barozzi una versione a Venezia che successivamente venne tradotta in altre lingue.
Con la modifica dei programmi universitari, a partire dal XVII secolo cadde progressivamente nell'oblio.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La tavola[modifica | modifica wikitesto]
La tavola più frequentemente riportata aveva dimensioni di 8 caselle per 16, pari a due scacchiere standard; nell'XI secolo era richiesta una tavola almeno da 8 caselle per 12.
I pezzi[modifica | modifica wikitesto]
I due giocatori sono indicati come Pari e Dispari e ognuno dispone inizialmente di 24 pezzi con un proprio colore identificativo (distinti tra bianchi e neri oppure tra bianchi e rossi); sono di forme diverse e ognuno riporta un numero intero. Nonostante i nomi, entrambi gli schieramenti contengono metà pezzi segnati con numeri pari e metà con numeri dispari.
I pezzi del giocatore Pari sono determinati da sequenze numeriche basate sui primi numeri interi pari (2,4,6,8), mentre i pezzi del Dispari su numeri interi dispari (3,5,7,9). I rapporti tra i numeri sono ricavati dalle proporzioni (proportiones) definite da Boezio nel De institutione arithmetica.
Id | Pezzi | Sequenze | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Forma | Pari | Dispari | Valore | Rapporto | Proportiones | |||||||
A | Circolare | 2 | 4 | 6 | 8 | 3 | 5 | 7 | 9 | Multiplices | ||
B | 4 | 16 | 36 | 64 | 9 | 25 | 49 | 81 | ||||
C | Triangolare | 6 | 20 | 42 | 72 | 12 | 30 | 56 | 90 | Superparticulares | ||
D | 9 | 25 | 49 | 81 | 16 | 36 | 64 | 100 | ||||
E | Quadrata | 15 | 45 | 91 | 153 | 28 | 66 | 120 | 190 | Superpartientes | ||
F | 25 | 81 | 169 | 289 | 49 | 121 | 225 | 361 |
Cerchi[modifica | modifica wikitesto]
I primi 8 pezzi di ogni giocatore sono di forma circolare; riportano il numero iniziale della sequenza e il suo quadrato.
Triangoli[modifica | modifica wikitesto]
I successivi 8 pezzi sono di forma triangolare. Il primo numero è dato dalla somma dei due precedenti.
Il rapporto con il numero precedente è legato alle proporzioni dette superparticulares.
Lo stesso rapporto è utilizzato anche per determinare sulla base di , che risulta pertanto medio proporzionale tra e .
Pari | Dispari | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
n | Proportio | n | Proportio | |||
2 | sesquialtera | 3 | sesquitertia | |||
4 | sesquiquarta | 5 | sesquiquinta | |||
6 | sesquisexta | 7 | sesquiseptima | |||
8 | sesquioctava | 9 | sesquinona |
Quadrati e piramidi[modifica | modifica wikitesto]
Ogni giocatore dispone anche di sette pezzi quadrati e un pezzo piramidale.
Anche in questo caso per il primo numero si utilizza la somma dei due precedenti.
Il rapporto che si ottiene tra e è tipico delle proporzioni superpartientes ed è utilizzato per determinare , come già fatto per i pezzi di forma triangolare.
Pari | Dispari | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
n | Proportio | n | Proportio | |||
2 | superbipartiens | 3 | supertripartiens | |||
4 | superquadripartiens | 5 | superquinquepartiens | |||
6 | supersexpartiens | 7 | superseptempartiens | |||
8 | superoctopartiens | 9 | supernovempartiens |
Tra i pezzi così calcolati come quadrati, ci sono il numero 91 per i Pari e il numero 190 per i Dispari che hanno forma a piramide, cioè sono raffigurati come sovrapposizione di più pezzi. Ciò è dovuto al fatto che possono essere ottenuti dalla somma di quadrati di numeri interi consecutivi.
Movimento dei pezzi[modifica | modifica wikitesto]
Cattura dei pezzi avversari[modifica | modifica wikitesto]
Tipologie di vittoria[modifica | modifica wikitesto]
Scopo del gioco è quello di eliminare il re nemico.
C'erano anche una serie di condizioni di vittoria per determinare quando sarebbe finita una partita e chi sarebbe stato il vincitore. C'erano vittorie comuni e vittorie vere e proprie, consigliate ai giocatori più abili. Le vittorie corrette richiedevano il posizionamento dei pezzi in disposizioni lineari sul lato avversario della scacchiera, con i numeri formati dalla disposizione seguendo vari tipi di progressione numerica
- aritmetica : dove è il primo termine della successione e la ragione è ,
- geometrica : dove è il primo termine della successione e ≠ è la ragione,
- e armonica : .
Questi tipi di progressione richiesti si adattano agli insegnamenti matematici e numerologici di Boezio.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Ann E. Moyer e Ralph Lever, The philosophers' game, 2001, ISBN 0472112287.
- F. Pratesi, Il gioco dei filosofi fiorentini (PDF), in L'Italia Scacchistica, n. 7, 1995, pp. 171-173.
- Antonio Bazzarini, Ortografia Enciclopedica Universale Della Lingua Italiana: PO - R ; Con Appendice. 2,6 : Dizionario Enciclopedico Delle Scienze, Lettere Ed Arti, Bazzarini, Antonio, 1834, p. 29. URL consultato il 9 settembre 2023.
- (EN) D.E. Smith e C.C. Eaton, Rithmomachia, the Great Medieval Number Game, in The American Mathematical Monthly, vol. 18, n. 4, aprile 1911, pp. 73-80.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ritmomachia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Rithmomachia, su Tutte è numero.