Referendum in Svezia del 2003

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Referendum in Svezia del 2003
StatoBandiera della Svezia Svezia
Data14 settembre
Ingresso della Svezia nell'Unione economica e monetaria europea
  
42,91%
No
  
57,09%
Affluenza82,57%
Distribuzione del voto

Il referendum in Svezia del 2003 si è tenuto il 14 settembre e aveva ad oggetto l'adozione dell'euro.

Il quesito che veniva posto ai cittadini svedesi era: "Pensi che la Svezia dovrebbe introdurre l'euro come valuta?" (in lingua originale: Anser du att Sverige skall införa euron som valuta?). Se i favorevoli avessero ottenuto la maggioranza, il paese scandinavo avrebbe adottato la moneta unica europea il 1º gennaio 2006[1].

La vigilia del voto venne funestata dall'omicidio del Ministro degli Esteri in carica Anna Lindh, esponente del Partito Socialdemocratico e schierata per il sì: la donna venne accoltellata da Mijailo Mijailović mentre faceva la spesa in un negozio di Stoccolma il 10 settembre e morì in ospedale il giorno successivo[2]. Il Primo Ministro Göran Persson, in accordo con il Parlamento, decise di fermare immediatamente tutte le iniziative inerenti alla campagna elettorale referendaria (comizi, dibattiti, trasmissioni televisive, ecc.).

Il quesito refendario è stato respinto.

Posizioni dei partiti[modifica | modifica wikitesto]

Si sono schierati contro l'adozione dell'euro i seguenti movimenti politici: Partito di Centro, Partito della Sinistra, Partito dei Verdi.

Si sono schierati a favore dell'adozione dell'euro i seguenti movimenti politici: Partito Moderato, Democratici Cristiani, Liberali.

A causa di divisioni interne, non ha dato indicazioni di voto il Partito Socialdemocratico.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Scelta
Voti
%
 No
3 265 341 57,09
Si 
2 453 899 42,91
Totale
5 719 240
100
Voti non validi
124 548
2,13
Votanti
5 843 788
82,57
Elettori
7 077 502

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Heikensten: The Riksbank and the euro, su riksbank.se, Sveriges Riksbank, 17 giugno 2003. URL consultato il 26 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2007).
  2. ^ (EN) Ylva Anna Maria Lindh a death by order (in Sweden), su jucelinoluz.com. URL consultato il 2 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (SW) Risultati, su data.val.se. URL consultato il 5 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2020).