Re di eSwatini

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Re di eSwatini
(SS) (Ngwenyama)
Stemma
Stemma
Stemma di Sua Maestà il Re di eSwatini
Data di creazione1745
Primo detentoreDlamini III
Attuale detentoreMswati III
TrasmissioneElettiva
Trattamento d'onoreSua Maestà
Famiglia
Luogo d'origineBandiera dell'eSwatini eSwatini
DimorePalazzo Lozitha, Lobamba

Il Re di eSwatini (in swazi Ngwenyama) è il titolo del monarca di sesso maschile dello Swaziland. L'iNgwenyama regna insieme alla Ndlovukati (regina), che è una posizione di leadership spirituale, ricoperta dalla madre del re o da un'altra donna reale di alto rango.[1][2]

L'attuale re è Mswati III, che regna dal 1986. Il budget annuale assegnato al re e alla famiglia reale ammonta a 61 milioni di dollari.[3][4]

Poteri[modifica | modifica wikitesto]

Economico[modifica | modifica wikitesto]

L'iNgwenyama possiede tutti i minerali in eSwatini, ad eccezione di quelli posseduti da società private. Inoltre tutti gli aspetti delle attività minerarie sono supervisionate dal re.[5][6]

Amministrativo[modifica | modifica wikitesto]

L'iNgwenyama può nominare 20 (su un massimo di 31) senatori nel Senato dello Swaziland e 10 (su un massimo di 76) membri della Camera dell'Assemblea dello Swaziland, ma entrambe le camere hanno una funzione puramente consultiva, in quanto è il re a legiferare all'interno del paese.[7][8] Il re inoltre è anche il capo del sistema giudiziario del paese e il presidente del Consiglio nazionale dello Swaziland.[9] I funzionari locali, responsabili del governo territoriale dello Swaziland, sono nominati direttamente dall'iNgwenyama o dai loro superiori.[10]

Culturale[modifica | modifica wikitesto]

Altri poteri degli iNgwenyama includono l'assegnazione di terre, l'avvio di raduni nazionali, l'erogazione di ricchezze, l'organizzazione di eventi sociali e la partecipazione a rituali.[1] Il re possiede dei cantanti di lode reali chiamati griot. I griot compaiono in occasione di eventi pubblici e cantano le virtù del Ngwenyama.[11] Qualsiasi reato contro il Ngwenyama, la Ndlovukati o le loro proprietà è considerato un crimine atroce. È illegale indossare gli abiti del sovrano, usare le sue medicine o trovarsi a una certa distanza da lui. L'adulterio con le Ndlovukati è considerato tradimento e gli Ngwenyama possono esiliare qualsiasi cittadino per qualsiasi motivo.

Importanza religiosa[modifica | modifica wikitesto]

Durante l' Incwala, il re divide l'acqua sacra a est e a ovest per segnalare la fine dell'ultimo anno. Il secondo giorno dell'Incwala, i giovani raccolgono rami speciali e li collocano in un santuario speciale. Egli poi canta con i suoi sudditi nel santuario, situato vicino al palazzo reale, riaffermando così la loro lealtà. Più tardi il Ngwenyama accende un fuoco. Lo scopo del rituale è garantire la prosperità del Regno di Eswatini.[12] Talvolta si ritiene che il re sia la causa di pioggie violente.[13]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sobhuza II, ha svolto un ruolo importante nella modernizzazione del regno. In passato, durante il suo regno, un movimento monarchico chiamato Imbokodvo ha ottenuto costantemente un gran numero di seggi al parlamento mentre i partiti politici erano ancora legali nel paese, ottenendo così il controllo totale sul governo.[11] Il suo successore, il re Mswati III, ha compromesso il tradizionale sistema tinkundla, sostituendo parti del sistema con le moderne istituzioni Eswatini.[14]

Successione[modifica | modifica wikitesto]

All'iNgwenyama succede tradizionalmente uno dei suoi figli maschi. L'erede viene scelto in base alla virtù di sua madre.[10]

Vedi anche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Kuper, Hilda (1980 [1947]). An African Aristocracy. Rank Among the Swazi [facsimile reprint]. Africana Publishing Company for the International African Institute.
  2. ^ (EN) Rudy B. Andeweg, Robert Elgie, Ludger Helms, Juliet Kaarbo e Ferdinand Müller-Rommel, The Oxford Handbook of Political Executives, Oxford University Press, 30 luglio 2020, ISBN 978-0-19-253691-4.
  3. ^ amaBhungane - Cash splash for Swazi king's wings, su amabhungane.co.za, 12 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2018).
  4. ^ King of impoverished Swaziland increases household budget to $61m, su theguardian.com, Agence France-Presse, 14 maggio 2014. Ospitato su www.theguardian.com.
  5. ^ (EN) Information Circular, 1925.
  6. ^ (EN) Northcutt Ely, Summary of Mining and Petroleum Laws of the World: Africa, U.S. Bureau of Mines, 1970.
  7. ^ Swaziland: Constitution and Politics, su The Commonwealth (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2018).
  8. ^ (EN) Europa Publications, Africa South of the Sahara 2004, Psychology Press, 2003, ISBN 978-1-85743-183-4.
  9. ^ (EN) A Comparative Study of National Integrity Systems in 5 Southern African Countries, Transparency International Zimbabwe, 2007, ISBN 978-0-7974-3508-7.
  10. ^ a b (EN) Hilda Kuper, An African Aristocracy: Rank Among the Swazi, Routledge, 16 agosto 2018, ISBN 978-0-429-99796-9.
  11. ^ a b (EN) Hlengiwe Portia Dlamini, A Constitutional History of the Kingdom of Eswatini (Swaziland), 1960–1982, Springer Nature, 25 settembre 2019, ISBN 978-3-030-24777-5.
  12. ^ (EN) Christian P. Potholm, Swaziland: The Dynamics of Political Modernization, Univ of California Press, 8 gennaio 2021, ISBN 978-0-520-31731-4.
  13. ^ (EN) Brian Allan Marwick, The Swazi, CUP Archive, 1966.
  14. ^ (EN) Pantaleo D. Rwelamila e Abdul-Rashid Abdul-Aziz, Improving the Performance of Construction Industries for Developing Countries: Programmes, Initiatives, Achievements and Challenges, Routledge, 22 dicembre 2020, ISBN 978-1-000-28865-0.