Ranajit Guha

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Ranajit Guha (Siddhakati, 23 maggio 1923[1]Purkersdorf, 28 aprile 2023[2]) è stato uno storico indiano, pioniere nel campo dei cosiddetti "Subaltern Studies",[3] una metodologia di studi dell'Asia meridionale incentrata sulle società postcoloniali e postimperiali, studiandole dall'inizio alla fine con la prospettiva dei gruppi sociali subalterni.[4][5] Fu l'editore di molte delle prime antologie del gruppo e scrisse ampiamente sia in inglese che in bengalese[6].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Ranajit Guha nacque a Siddhakatti, un villaggio posto attualmente nel distretto di Barisal (Bangladesh), ma all'epoca della nascita appartenente all'India britannica. La sua famiglia si trasferì a Calcutta (città il cui nome è stato ufficialmente cambiato in "Kolkata" nel gennaio 2001[7]) nel 1934, quando suo padre iniziò l'attività di avvocato presso l'Alta Corte di Calcutta. Guha fece gli studi universitari a Calcutta laureandosi dapprima al Presidency College (dal 2010 Presidency University, Kolkata), ottenendo successivamente il dottorato in storia presso l'Università di Calcutta[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni quaranta Guha aderì al Partito Comunista d'India e fu scelto come rappresentante alla Federazione mondiale della gioventù democratica con sede a Londra; abbandonò l'attività politica dopo la Rivoluzione ungherese del 1956[8]. Ritornò in India dal Regno Unito nel 1953; in quell'anno iniziò la sua carriera di insegnante nelle scuole medie superiori, dapprima al Chandernagore Government College e successivamente al Calcutta Central College. Fu sospeso dall'attività didattica a causa della sua passata militanza comunista; nel 1955 fu assunto dalla neocostituita Università di Jadavpur[1]. Nel 1959 Guha lasciò l'India per il Regno Unito ed entrò in servizio all'Università del Sussex; per qualche tempo Guha insegnò anche nell'Università Nazionale Australiana[9].

I Subaltern studies[modifica | modifica wikitesto]

Di orientamento marxista, Guha mantenne solidi legami con l'India e divenne uno dei massimi esponenti della storiografia dei "Subaltern studies" e "Post-colonial studies", applicando al sistema coloniale le categorie gramsciane di «egemonia» e «dominio»[10][11][12]. In particolare il riferimento a Gramsci è esplicitato nella battaglia per l'egemonia, per sconfiggere il dominio senza egemonia (Dominance Without Hegemony), elaborato a partire dal Quaderno 25 dei Quaderni dal carcere scritto da Gramsci a Formia nel 1934-35 e che sviluppa le fondamenta della teoria del processo rivoluzionario e della ricerca storica, ponendo in quelle note il tema dei subalterni. Caratterizzanti l’analisi di Guha sono anche le categorie di prosa del mondo, prosa della storia e prosa della controinsurrezione. Nella sua critica ad Hegel, secondo cui non c’è storia senza costruzione dello Stato, i popoli subalterni, coloniali, dominati dagli Imperi, sono fuori della ‘prosa della storia’, sono popoli senza storia, costituiscono la ‘prosa del mondo’. La prosa della ‘controinsurrezione’ è la narrazione delle classi dominanti contro l’insorgenza delle classi subalterne.[13]

Fu l'ispiratore del gruppo di storici indiani che nel 1982 diede avvio alla serie di volumi "Subaltern Studies", tradotti in parte anche in lingua italiana a cura di Sandro Mezzadra[14][15][16].

Decesso[modifica | modifica wikitesto]

Guha è morto in Austria il 28 aprile 2023, alle soglie dei 100 anni di età[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • A rule of property for Bengal : an essay on the idea of permanent settlement, Paris [etc.], Mouton & Co., 1963.
  • (EN) Elementary Aspects of Peasant Insurgency in Colonial India, Delhi, 1983, Oxford University Press.
  • (EN) An Indian Historiography of India: A Nineteenth Century Agenda & Its Implications, Calcutta: K.P. Bagchi & Company, 1988.
  • (EN) Dominance without Hegemony: History and Power in Colonial India, Harvard University Press, 1998.
  • (EN) History at the Limit of World-History (Italian Academy Lectures), Columbia University Press, 2002.
  • Ranajit Guha e Gayatri Chakravorty Spivak, Subaltern studies : modernità e post-colonialismo, collana Collezione Cartografie ; 19, traduzione di Sandro Mezzadra, Introduzione di Edward W. Said; Presentazione e cura di Sandro Mezzadra, Verona, Ombre corte, 2002, ISBN 88-87009-33-3.
    Nel volume di Ranajit Guha sono presenti, oltre a un breve testo programmatico, due testi: "A proposito di alcuni aspetti della storiografia dell'India coloniale" e "La prosa della contro insurrezione"
  • La storia ai limiti della storia del mondo [History at the limit of world-history], collana Collezione Saggi Sansoni, traduzione di Rossana Stanga, introduzione di Massimiliano Guareschi, Milano, Sansoni, 2003, ISBN 88-383-4810-3.
  • (EN) The Small Voice of History, Permanent Black, 2009.
  • Ranajit Guha, Omaggio a un maestro, in Giancarlo Schirru (a cura di), Gramsci, le culture e il mondo. Atti del Convegno tenuto a Roma nel 2007, collana Collezione I libri di Viella ; 102, traduzione di Giancarlo Schirru, Roma, Viella, 2009, pp. 31-40, ISBN 978-88-8334-419-0.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c S. Mukherjee, 2022.
  2. ^ a b Addio a Guha, storico gramsciano, in Corriere della Sera, 1º maggio 2023, p. 28.
  3. ^ Giovanna Callegari, Decostruzioni e ricostruzioni postcoloniali: imparare a immaginare (l’) altro (PDF), Napoli, Facoltà di Lettere e Filosofia della Facoltà Federico II di Napoli, Dipartimento di Scienze Relazionali “G. Iacono”, 2008, p. 17.
  4. ^ (EN) Rajiv Ahir, A Brief History of Modern India, Spectrum Books, 2018, p. 17, ISBN 978-81-7930-688-8. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2023).
  5. ^ (EN) Ranajit Guha, Subaltern Studies Reader, 1986–1995, University of Minnesota Press, 1993, ISBN 0-8166-2759-2.
  6. ^ (EN) Somak Mukherjee, Ranajit Guha, India's oldest living historian, starts his 100th year with a dazzling legacy, su Scroll.in. URL consultato il 1º maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2023).
  7. ^ Enciclopedia Treccani on-line
  8. ^ S. Amin et al., 1994.
  9. ^ Historian Ranajit Guha Passes Away, in The Wire, 29 aprile 2023. URL consultato il 1º maggio 2023.
  10. ^ G. Azzolini, 2007.
  11. ^ S. Fiori, 2007.
  12. ^ Dizionario di Storia Treccani.
  13. ^ Ranajit Guha, “La storia ai limiti della storia del mondo” - con un testo di Rabindranath Tagore e Introduzione di Massimiliano Guareschi, Sansoni, 2003, pag.49.
  14. ^ Subaltern studies, modernità e post-colonialismo, 2002.
  15. ^ Toni Negri et al., Recensioni a Subaltern Studies, Modernità e (post)colonialismo, su ombrecorte.it. URL consultato il 1º maggio 2023.
  16. ^ P. Capuzzo, 2005.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN64102479 · ISNI (EN0000 0001 0909 1103 · LCCN (ENn82088557 · GND (DE119241358 · BNF (FRcb12458702q (data) · J9U (ENHE987007262011905171 · NSK (HR000113547 · NDL (ENJA00708205 · WorldCat Identities (ENlccn-n82088557