Prima battaglia di Middlewich

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Prima battaglia di Middlewich
parte della prima guerra civile inglese
Data13 marzo 1643
LuogoMiddlewich, Inghilterra
EsitoVittoria dei Parlamentaristi
Schieramenti
Realisti Parlamentaristi
Comandanti
Thomas AstonSir William Brereton
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La prima battaglia di Middlewich fu uno scontro che si svolse il 13 marzo 1643 presso Middlewich, in Inghilterra. Essa fu parte della prima guerra civile inglese, contrapponendo Realisti e Parlamentaristi.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1642 il re e il parlamento vennero ai ferri corti ed entrambe le parti si prepararono alla guerra. Presso la città di Chester, sir William Brereton, il rappresentante dei parlamentaristi nel Cheshire, era stato incaricato di reclutare truppe da inviare in Irlanda per sopprimere le rivolte locali. A questi si oppose sir Thomas Aston e l'intera nobiltà del Cheshire e pertanto Chester rimase nelle mani dei realisti.

Aston era all'epoca probabilmente il rappresentante del re nella contea e chiese quindi nel contempo giuramento alle truppe di combattere per il re. Il re pose la base del suo esercito a Shrewsbury e quando vi giunse il 20 settembre 1642 scrisse a lord Kilmorey, lord Cholmondeley e agli altri sottoscrittori del patto locale di fornire cavalieri per l'esercito regio. Di fronte alla Militia Ordinance del parlamento inglese, il re emise un ordine di sequestro di tutti i cavalli e le armi del Cheshire.

Il parlamento nel contempo realizzò l'importanza del Cheshire che si trovava tra i monti Pennini e le colline gallesi e pertanto controllava il passaggio nord-sud. Per il parlamento il controllo del Cheshire avrebbe significato la separazione tra i sostenitori del re a nord e il suo esercito ad Oxford, nonché il blocco dei rinforzi provenienti dall'Irlanda attraverso il porto di Chester.[1]

Quando Aston giunse ad ogni modo nello Shropshire trovò solo 60 dei 600 dragoni promessi. Le autorità locali gliene promisero altri 200 e pertanto decise di attendere un paio di giorni prima di muoversi alla volta del Cheshire. Nel medesimo chiesto gli venne chiesto di portarsi a Stafford per assistere lo sceriffo locale contro i parlamentaristi, ma non dimenticandosi del suo obbiettivo principale Aston chiese al commissario locale di portarsi in difesa di Nantwich con 150 moschettieri e di tenerlo aggiornato (cosa quest'ultima che non avvenne).

Schermaglie a Nantwich[modifica | modifica wikitesto]

Sir William Brereton

Brereton, nel frattempo, si era portato a Congleton la sera del 27 gennaio con le sue truppe a cavallo e tre compagnie di dragoni. Sebbene a Congleton lo raggiunse l'ex sindaco locale, William Edwards, con un'ulteriore compagnia di cavalieri, queste forze nel complesso ammontavano a circa 500 uomini. La sua missione, ad ogni modo, non era quella di conquistare il Cheshire ma di far insorgere e organizzare i simpatizzanti parlamentaristi. Nelle sue riserve aveva anche un reggimento di fanteria con 700 moschetti al comando del maggiore scozzese James Lothian,[2].

Si avvicinò a Nantwich il 28 gennaio, non solo "per salvare il villaggio, che era in grande pericolo saccheggiato e distrutto dall'armata del re",[3] ma anche perché esso costituiva l'unica alternativa a Chester come quartier generale nella regione, disponendo di spazi sufficienti per accomodare grandi guarnigioni.

Brereton inviò 50 dragoni al comando di Lothian per occupare il villaggio ed informare dei progressi raggiunti Orlando Bridgeman, figlio del vescovo di Chester. Aston aveva per parte sua diverse compagnie di dragoni dello Shropshire al comando del colonnello sir Vincent Corbett[4] per un totale di quasi 500 uomini. Magrado la sua superiorità nel numero Aston non riuscì a conquistare il villaggio e dovette ritirarsi verso est in confusione. Del resto una compagnia dei dragoni di Brereton che smontò da cavalo non riuscì a battere il nemico a pieno.[3]

Aston corse alla volta di Whitchurch e, pur sostenendo di aver vinto la schermaglia, la sua distanza da Nantwich e i suoi appelli a nuovi rinforzi indicano chiaramente che lo scontro si era rivelato in una sconfitta per i realisti. Questa mancanza di un supporto adeguato continuò per le cinque settimane successive. A Warrington si trovava una forza di 2000 uomini al comando del conte di Derby, 1000 gallesi a Chester, ma i realisti non riuscirono mai a combinare il loro comando militare.

Preludio[modifica | modifica wikitesto]

Aston uscì coi suoi uomini da Middlewich venerdì 10 marzo. I suoi progressi vennero ritardati quella notte dai suoi uomini che, non pagati, si ammutinarono. I soldi sarebbero dovuti arrivare il giorno successivo.[5] Non si sa il motivo per cui Middlewich venne prescelta anziché la più sicura meta di Knutsford da dove era possibile ritirarsi verso Warrington se fosse stato necessario. Nel suo resoconto della battaglia di Middlewich, Aston non disse di esservi giunto l'11 marzo, ma anzi si lamentò di dovervisi essere portato conscio del fatto di quanto fosse pericoloso rimanere in un villaggio senza mura con le forze nemiche a breve distanza, accampate a Northwich ed a Nantwich. Brereton, che stava reclutando nuove truppe proprio a Northwich, commentò questo fatto dicendo che i realisti erano ormai troppo convinti della loro abilità di poter vincere i parlamentaristi che ne sottovalutarono i rischi.

Sabato 11 marzo[modifica | modifica wikitesto]

Aston giunse a Middlewich con circa 500 truppe a cavallo e 1000 miliziani di Broxton e Wirral oltre a tre cannoni. William Brereton diede l'allarme a Northwich per l'arrivo del nemico. Aston nel frattempo aveva ricevuto una lettera dal governatore di Chester, sir Nicolas Byron,[6] il quale lo avvisava che se fosse stato in grado di provvedere una scorta per i beni e per la famiglia di lord Brereton sino a Chester (questi era un parente di sir William Brereton), questi avrebbe provveduto ulteriori uomini per Aston. Per quanto riluttante, Thomas, dopo essersi consultato con lo sceriffo locale, sir Edward Fytton e col colonnello Ellice, decise che non si poteva attendere oltre. Inviò quindi una lettera a lord Brereton di accelerare la sua marcia anche se questo avrebbe potuto comportare per lui viaggiare di domenica.

Domenica 12 marzo[modifica | modifica wikitesto]

Brereton, con l'intento di sfiancare il nemico, inviò due o tre compagnie di dragoni a dare l'allarme a Middlewich. Non aveva intenzione di attaccare ma voleva solamente stancare i realisti. Nel contempo lord Brereton non aveva ancora fatto ciò che Aston gli aveva richiesto e si era invece portato a Middlewich per ulteriori discussioni. Thomas credeva che la presenza di lord Brereton a Middlewich avrebbe spinto i parlamentaristi ad attaccare per evitare che i realisti potessero unirsi alle forze richieste in esterna. Sir William Brereton, ad ogni modo, nel suo resoconto della battaglia, dice chiaramente di aver attaccato perché riteneva che la presenza dei realisti a Middlewich costituisse una minaccia troppo grande per poter essere ignorata.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di St Michael and All Angels a Middlewich, teatro della prima battaglia di Middlewich (1643)

La mattina di lunedì 13 marzo le forze di Nantwich non erano ancora giunte e Brereton decise di attaccare con la sua cavalleria e 200 moschettieri a sua disposizione.[3] Thomas inviò per contro una compagnia di dragoni e una di cavalieri al comando del capitano Spotswood per dare l'allarme a Northwich. Il capitano ad ogni modo, disobbedì agli ordini ed ingaggiò battaglia col nemico. Il capitano Prestwich ed i suoi uomini vennero colti di sorpresa da nemico ma riuscirono ad avere sorte migliore, riuscendo a frenare il nemico per un'intera ora dalle 9 alle 10 di mattina quando le forze di Nantwich giunsero sul campo. Circa 800 fanti e 300 cavalieri entrarono in città con altri 200 miliziani. Aston ritirò le sue truppe a cavallo al comando del capitano Bridgeman e le posizionò dietro la fanteria.

Le forze parlamentariste, trovando il centro cittadino così ben difeso, cercarono di penetrare in città da altri punti. La situazione dei realisti non era delle migliori: la loro cavalleria non poteva caricare per la mancanza di moschettieri a difenderli, ad ovest le truppe del maggiore Thomas Holme cercavano di tener testa ai parlamentaristi malgrado il fatto che le truppe di Bridgeman si fossero dovute ritirare per difendere il cancello sud della città. Ad ogni modo, quando il sergente maggiore Gilmore ordinò la ritirata dei suoi fanti la situazione si fece ancora più disperata.

I parlamentaristi avanzarono in direzione della chiesa di St. Michael and All Angels da tre direzioni così che Aston si trovò costretto ad ordinare al capitano Spotswood ed ai suoi dragoni di difendere la chiesa del paese con l'ausilio di un cannone. Una compagnia di moschettieri e due bande di miliziani vennero posti lungo la strada Nantwich.

I parlamentaristi nel frattempo decisero di caricare i realisti, motivo per cui la fanteria di Aston fuggì lasciando la cavalleria col fianco esposto ed incapace di reagire. Aston si portò verso la chiesa ma vide che anche questa era divenuta un punto indifendibile e quindi decise di tornare ai cannoni impiantati per difendere le vie cittadine.

Con l'artiglieria scoprì che i suoi cannonieri avevano in gran parte disertato e nel caos creatosi aveva perso anche il contatto con la propria cavalleria; scoprì inoltre che i parlamentaristi avevano ormai preso possesso della chiesa locale catturando Ellice, Gilmore, Moseley, dieci tra capitani ed altri ufficiali, 400 soldati, armi per 500 uomini, due barili di micce, quattro barili di polvere da sparo e due cannoni.[7]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Aston inviò un messaggero presso la sua cavalleria a Rudheath con l'intento di portarsi presso lord Brereton per raccogliere ulteriori forze. Malgrado la buona volontà di lord Brereton, venne costretto a ripiegare sul Cheshire lasciando i suoi uomini al loro fato.

Continuando a comandare un reggimento di cavalleria, dovette ritirarsi verso Oxford.

Sir William Brereton attribuì la sua vittoria alla volontà di Dio di far trionfare il partito parlamentarista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ives, 2020
  2. ^ Scott, 2011
  3. ^ a b c Malbon’s Memorials of the Civil War.
  4. ^ Pickstock, 2007
  5. ^ Phillips, Document XVII, 1874, pp.56-61
  6. ^ Lewis and Thacker, 2019}
  7. ^ Phillips, Document XVI, 1874, pp.54-55

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eric W. Ives, William Brereton and the Pork Barrel: Travails of Political Ascendancy, su Brereton Family History, Bruce Brereton, 2020. URL consultato il 27 aprile 2020.
  • C.P. Lewis e A.T. Thacker (a cura di), A History of the County of Chester: Volume 5 Part 1, the City of Chester: General History and Topography, su BHO British History Online, University of London, 2019.
  • Malbon's Memorial of the Civil War, su Wayback Machine, Internet Archive, 2009. URL consultato il 27 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
  • J.R. Phillips, Memoirs of The Civil Wars in Wales and the Marches, Document XVI, Battle of Middlewich, March 13, 1643 - Sir William Brereton's Account, Vol. 2, London, 1874.
  • J.R. Phillips, Memoirs of The Civil Wars in Wales and the Marches, Document XVII, Sir Thomas Aston's Account to the Commissioners of Array for the County of Chester, Vol. 2, London, 1874.
  • Stephen Pickstock, Sir Vincent Corbet, His Dragoons, su Wayback Machine, Internet Archive, 2007. URL consultato il 24 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  • Garry Scott, Major James Lothian, su Wayback Machine, Internet Archive, 2011. URL consultato il 27 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  • Sir Thomas Aston, 1st Bt., su The Peerage, Darryl Lundy, 30 Aug 2014. URL consultato il 27 aprile 2020.
  • Welcome to Acton Bridge, su Wayback Machine, Internet Archive, 2006. URL consultato il 27 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2006).
  • Dore, R.N. The Civil Wars in Cheshire, (Chester, 1966)
  • Dore, R.N. The Letter Books of Sir William Brereton (1990)
  • Fletcher, Anthony. The Outbreak of the English Civil War (London, 1981)
  • Hall, J. (ed.). The Civil War in Cheshire, Record Society of Lancashire and Cheshire, Vol 19 (1889)
  • Hulton, Ronald. The Royalist War Effort 1642-1646 (1929)
  • Morrill, J.S. Cheshire 1630-1660 (London, 1974)
  • Morrill, J.S. Revolt of the Provinces (London, 1976, 1980)
  • Morrill, John. 'Sir William Brereton and England's Wars of Religion', Journal of British Studies 24 (July 1985); 311 - 332

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]