Poya Asbaghi

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Poya Asbaghi
Nazionalità Bandiera della Svezia Svezia
Bandiera dell'Iran Iran
Calcio
Ruolo Allenatore
Squadra Al-Shamal
Carriera
Carriera da allenatore
2009-2011 UNIKGiovanili
2011 UNIKAssistente
2012-2013 UNIK
2013Calcio AFC UnitedVice
2014-2015DalkurdVice
2016-2017Dalkurd
2017-2018Gefle
2018-2020IFK Göteborg
2020-2021Bandiera della Svezia Svezia U-21
2021-2022Barnsley
2022-2023Stella RossaVice
2023-Al-Shamal
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 25 aprile 2022

Poya Asbaghi (Karaj, 17 luglio 1985) è un allenatore di calcio svedese di origine iraniana, allenatore dell'Al-Shamal.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Asbaghi è nato nei pressi di Teheran, ma è giunto in Svezia all'età di un anno.

È cresciuto nella città di Uppsala. Inizialmente il suo sobborgo era quello fortemente multietnico di Gottsunda, ma in seguito la sua famiglia si è spostata in un contesto diverso, nel quartiere di Norby. A 20 anni si è trasferito temporaneamente a Örebro per motivi di studio.[1]

Nel 2006 è stato condannato per un'aggressione avvenuta l'anno precedente.[2] Nel 2013 è stato nuovamente accusato di aver compiuto un reato simile, ma in questo caso è stato assolto l'anno seguente.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Asbaghi ha giocato a calcio nell'Upsala IF fino a 18-19 anni con l'obiettivo (non raggiunto) di diventare un calciatore professionista. In un'intervista ha dichiarato che ad averlo spinto verso la carriera di allenatore è stato proprio il rammarico di non aver ricevuto un'adeguata educazione calcistica in quegli anni.[1]

La sua prima squadra vera è propria nel ruolo di allenatore è stata l'UNIK di Uppsala. Qui ha allenato i ragazzini nel 2009, la squadra Under-19 nel 2011 (anno in cui è diventato anche assistente della prima squadra) e infine dal 2012 la prima squadra impegnata nella quinta serie nazionale.[1]

Nel luglio del 2013, a stagione in corso, è stato chiamato da Andreas Brännström per essere suo assistente all'AFC United, nel campionato di Division 1.[4]

Brännström e Asbaghi hanno continuato a lavorare insieme anche nelle due annate seguenti, trascorse sulla panchina del Dalkurd, squadra fondata da immigrati curdi che all'epoca aveva sede a Borlänge. Dopo il 3º posto della stagione 2014, il club ha conquistato la sua prima promozione in Superettan vincendo la Division 1 2015 con una sola sconfitta all'attivo.[5]

L'addio di Brännström, ufficializzato al termine della stagione 2015 e causato da una diversità di vedute con la dirigenza,[6] ha indotto la società a promuovere il 30enne Asbaghi al ruolo di capo allenatore. Al debutto assoluto in seconda serie, la sua squadra ha chiuso al 4º posto, a un solo punto di distanza dagli spareggi-promozione.[7] Nella stagione 2017 gli è stato affiancato Brännström – tornato dopo un anno – con cui ha formato inizialmente un duo. Nonostante la squadra stesse occupando il 2º posto in classifica dopo 7 giornate, la società ha scelto di esonerare Asbaghi adducendo che la guida tecnica condivisa non stava andando come sperato, lasciando così al solo Brännström il ruolo di capo allenatore.[8]

Pochi giorni più tardi, il 29 maggio, Asbaghi ha accettato di diventare il nuovo allenatore del Gefle al posto di Thomas Andersson. Al momento del suo arrivo, la squadra versava in una situazione alquanto difficile, visto l'ultimo posto in classifica nella Superettan 2017 con una sola vittoria ottenuta in 10 partite.[9] I biancazzurri hanno saputo comunque invertire la tendenza, raggiungendo la salvezza diretta nonostante i gravi problemi economici che hanno causato, tra le altre cose, la vendita di Johan Oremo nel mercato estivo.[10] Nelle 15 partite del girone di ritorno, la squadra di Asbaghi è riuscita a conquistare 28 punti a fronte degli 8 che erano stati ottenuti nell'arco dell'intero girone di andata.

In vista della stagione 2018, nonostante la giovane età di 32 anni, Asbaghi è stato ufficializzato come nuovo allenatore dell'IFK Göteborg, squadra in cerca di riscatto dopo il deludente 10º posto dell'Allsvenskan 2017.[11] Per lui è stata la prima esperienza alla guida di un club della massima serie nazionale. All'esordio sulla panchina biancoblu ha chiuso il campionato 2018 all'11º posto, mentre l'anno seguente la squadra è arrivata settima.

Nonostante poche settimane prima avesse guidato la squadra alla Coppa di Svezia vinta in finale contro il Malmö FF, il 3 settembre 2020 Asbaghi è stato esonerato a causa degli scarsi risultati ottenuti in campionato: in quel momento infatti l'IFK Göteborg era in una striscia aperta di 13 partite consecutive senza vittorie in campionato, ruolino che aveva portato la squadra a un solo punto di distanza dagli spareggi retrocessione avendo ottenuto solo 17 punti nelle 18 giornate fin lì disputate (frutto di 2 vittorie, 11 pareggi e 5 sconfitte).[12]

Il 24 novembre 2020 è stato ingaggiato dalla Federcalcio svedese alla guida della Nazionale Under-21, ereditando così la panchina da Roland Nilsson, che un paio di mesi prima aveva lasciato l'incarico proprio per andare a sostituire lo stesso Asbaghi come nuovo capo allenatore dell'IFK Göteborg.[13] Asbaghi ha mantenuto questo incarico per poco meno di un anno, durante il quale la Svezia Under-21 ha collezionato quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta nel girone valido per le qualificazioni agli Europei Under-21 2023.

Il 17 novembre 2021 è stato reso noto che Asbaghi avrebbe lasciato la Nazionale svedese Under-21 per diventare il successore dell'esonerato Markus Schopp sulla panchina del Barnsley, club inglese che in quel momento occupava il penultimo posto nel campionato di Football League Championship 2021-2022.[14] Il 24 aprile 2022, due giorni dopo la matematica retrocessione in Football League One, la società inglese ha ufficializzato l'interruzione del rapporto lavorativo con Asbaghi e con il suo assistente Ferran Sibila.[15]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

IFK Göteborg: 2019-2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (SV) Han är den bråkiga förortsungen som integrerades – nu ska Poya Asbaghi leda Dalkurd till Champions League, su dt.se, 28 febbraio 2016.
  2. ^ (SV) Blåvitts nye tränare dömd för misshandel, su expressen.se, 20 novembre 2017.
  3. ^ (SV) Asbaghi: ”Jag skäms inte över min bakgrund”, su aftonbladet.se, 20 novembre 2017.
  4. ^ (SV) UNIK byter tränare och sportchefen slutar, su uppsalanyheter.se, 18 luglio 2013.
  5. ^ (SV) Här är Poya Asbaghis resa till tränarrollen i Blåvitt, su gp.se, 20 novembre 2017.
  6. ^ (SV) Brännströms kritik mot Dalkurd – "Nu har vi faktiskt varit sämst", su dt.se, 9 novembre 2015.
  7. ^ (SV) Dalkurdtränaren efter nya rekordet: "Blivit mer och mer upprymd av stolthet", su dt.se, 6 novembre 2016.
  8. ^ (SV) Dalkurd bryter med tränaren: ”Vemodigt”, su aftonbladet.se, 14 maggio 2017.
  9. ^ (SV) Gefle byter tränare – Asbaghi tar över, su aftonbladet.se, 29 maggio 2017.
  10. ^ (SV) Gefle i ekonomisk kris - elitlicensen hotad: "Läget är akut", su fotbollskanalen.se, 4 luglio 2017.
  11. ^ (SV) Han blir IFK Göteborgs nya tränare, su aftonbladet.se, 20 novembre 2017.
  12. ^ (SV) Sparkar tränaren: ”Vi måste agera”, su expressen.se, 3 settembre 2020.
  13. ^ (SV) Asbaghi tar över U21-landslaget, su expressen.se, 24 novembre 2020.
  14. ^ (EN) Poya Asbaghi: Barnsley appoint Sweden Under-21 boss as new head coach, su bbc.com, 17 novembre 2021.
  15. ^ (EN) Club statement - Poya Asbaghi, su barnsleyfc.co.uk, 24 aprile 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]