Portale:Ecuador/Biografia

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Francisco Javier Eugenio de Santa Cruz y Espejo (Quito, 1747 – Quito, 1795) è stato un filosofo, medico, scrittore, avvocato, giornalista, ideologo politico ecuadoriano. È considerato un precursore dell'indipendenza dell'Ecuador. Secondo alcuni storici che difendono la storia romantica di Espejo, per lui fu molto difficile farsi strada nella società classista della colonia, ma riuscì a laurearsi in medicina nel 1767 e poco tempo dopo anche in giurisprudenza e diritto canonico. All'interno della società quitegna diventò l'asse della vita culturale e propagatore di idee progressiste, con un considerevole appoggio dell'aristocrazia creola. Nel 1779 pubblica la sua prima grande opera, El Nuevo Luciano de Quito, una critica terribile a tutti i problemi e deficienze della vita culturale nella Real Audiencia de Quito. Fu accusato di essere l'autore di un testo che incitava alla sollevazione di Túpac Amaru e Túpac Catari. Il suo attivismo culturale lo portò di fronte alle autorità, che lo processarono nella capitale del vicereame, Bogotà, ma questo fatto contribuì ad aumentare ancora di più il suo prestigio; venne prosciolto da ogni accusa. Fu nominato primo direttore della biblioteca pubblica, composta da più di 40.000 volumi provenienti dai fondi della Compagnia di Gesù. Pubblicò anche importanti lavori di medicina, come le Reflexiones acerca de las viruelas (1785), che sarebbe diventato il primo testo scientifico che avrebbe riferito della esistenza di microorganismi, prima di Louis Pasteur, e che avrebbe definito come politica della salute concetti di base attuali come la asepsi e la antisepsi di luoghi e persone. Più avanti collaborò alla creazione della Sociedad Patriótica de Amigos del País de Quito, similmente alle altre che cominciavano a nascere in Spagna e nelle colonie e, soprattutto, pubblicò il primo giornale della città: Primicias de la Cultura de Quito (1792). Continua…


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