Eudyptes sclateri

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Pinguino crestato maggiore
Eudyptes sclateri
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Sphenisciformes
Famiglia Spheniscidae
Genere Eudyptes
Specie E. sclateri
Nomenclatura binomiale
Eudyptes sclateri
Buller, 1888
Areale
Aree di nidificazione del pinguino crestato maggiore:

     attualmente attestate

     storicamente attestate

Il pinguino crestato maggiore (Eudyptes sclateri Buller, 1888), o semplicemente pinguino crestato, è un uccello della famiglia Spheniscidae, endemico della Nuova Zelanda.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La sua caratteristica principale è quella di avere un gran ciuffo biondo sulla testa, che sfoggia soltanto nel periodo dell'accoppiamento. Nel resto dell'anno i ciuffi stanno tirati indietro nei due lati della testa.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di crostacei e di cefalopodi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il pinguino crestato si riproduce una volta l'anno, e usa la sua cresta per attirare le femmine, ma cerca sempre la femmina con cui si è accoppiato l'anno precedente, è molto fedele. I pinguini crestati sono uccelli, e quindi ovipari. Maschio e femmina si alternano nella cova dell'uovo, che dura dai 30 ai 60 giorni. Le uova vengono covate in nidi, ma anche direttamente sulla terra. Dopo il corteggiamento, si producono 2 uova, il primo delle quali, molto più piccolo, viene sempre perduto, mentre il secondo è il protagonista della riproduzione.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie nidifica nelle isole a sud e a sud-est della Nuova Zelanda. La maggior parte della popolazione nidifica sulle isole Antipodi e Bounty.[1]

Habitat marini.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Forma una superspecie con Eudyptes pachyrhynchus e Eudyptes robustus[senza fonte].

Da alcuni biologi è considerata una sotto specie di Eudyptes pachyrhynchus[senza fonte].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) BirdLife International 2012, Eudyptes sclateri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 28 aprile 2016.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Spheniscidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. E. Richdale, "The Erect-crested Penguin (Eudyptes sclateri Buller)" Emu 41: 25-53 (1941)
  • J. Warham, "Aspects of the biology of the Erect-crested Penguin Eudyptes sclateri" Ardea 60: 145-184 (1972)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Eudyptes sclateri, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
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