Oxynotus

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Oxynotus
Oxynotus bruniensis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Chondrichthyes
Sottoclasse Elasmobranchii
Ordine Squaliformes
Famiglia Oxynotidae
Gill, 1812
Genere Oxynotus
Rafinesque, 1810

Il genere Oxynotus è l'unico della famiglia Oxynotidae, ed appartiene all'ordine degli Squaliformes

Areale[modifica | modifica wikitesto]

Abitano le acque poco profonde dell'Oceano Atlantico (incluse quelle del Mar Mediterraneo) e dell'Oceano Pacifico occidentale[1].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La taglia di questi squali è medio piccola. In base alla specie raggiungono lunghezze massime che vanno da 49 a 120 cm in età adulta. I loro corpi sono appiattiti e dall'alto hanno una forma triangolare. Presentano due ampie pinne dorsali, ognuna con spine appuntite, e con la prima delle due posta sopra la testa e con una base moltoampia che arriva a coprire le aperture branchiali. La loro pelle è molto ruvida e appuntita. A differenza di quanto normalmente succeda negli squali, hanno un organo che consente la bioluminescenza.[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere contiene 6 specie:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Nelson, J.S. 2006 Fishes of the world. 4th ed. John Wiley & Sons, Inc. Hoboken, New Jersey, USA. 601 p.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Oxynotidae su FishBase, su fishbase.org. URL consultato il 1º gennaio 2009.
  • Nelson, J.S. 2006 Fishes of the world. 4th ed. John Wiley & Sons, Inc. Hoboken, New Jersey, USA. 601 p.

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