Organi della chiesa della Santissima Trinità a Parigi

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Interno della chiesa della Santissima Trinità verso la controfacciata, con i due organi a canne.

Gli organi della chiesa della Santissima Trinità a Parigi sono due strumenti storici costruiti da Aristide Cavaillé-Coll alla fine degli anni 1860:[1]

  • l'organo maggiore (opus 271/254), del 1867-1968, è situato sulla cantoria in controfacciata e dispone di 60 registri su tre manuali e pedale;
  • l'organo del coro (opus 304/289), del 1967, è situato a pavimento sotto la settima arcata tra la navata centrale e la navata laterale sinistra, e dispone di 15 registri su due manuali e pedale.

Alla chiesa della Santissima Trinità sono legati diversi importanti musicisti e compositori, tra i quali Alexandre Guilmant e Olivier Messiaen che vi prestarono servizio come organisti.[2]

Gli organisti titolari sono quattro: Loïc Mallié (organista dell'organo maggiore), Jean-François Hatton e Thomas Lacôte (sostituti organisti) e Carolyn Shuster Fournier (organista dell'organo del coro).[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa della Santissima Trinità di Parigi venne costruita tra il 1861 e il 1867 su progetto di Théodore Ballu, in stile neorinascimentale.[4]

Nel 1867 Aristide Cavaillé-Coll costruì per la chiesa un organo a canne di modeste dimensioni, da collocarsi nei pressi del presbiterio e da utilizzare prevalentemente durante le liturgie per l'accompagnamento del canto; lo strumento, a 15 registri su due manuali e pedale, venne inaugurato il 7 novembre dello stesso anno.[5]

Contemporaneamente, lo stesso organaro iniziò la costruzione di un secondo strumento di grandi dimensioni, che avrebbe trovato luogo sulla cantoria in controfacciata. Il progetto originario prevedeva che lo strumento avesse 36 registri, che in corso d'opera aumentarono fino a divenire 46. L'organo venne terminato nel 1868 e ufficialmente inaugurato il 16 marzo 1869 con la partecipazione di Charles-Alexis Chauvet, Alexis-Henri Fissot, César Franck, Camille Saint-Saëns e Charles-Marie Widor;[6] era a trasmissione meccanica (con leva Barker per il Grand-Orgue), con consolle avente tre tastiere di 56 note ciascuna (Do1-Sol5) e pedaliera di 30 (Do1-Fa3), e aveva la seguente disposizione fonica:

I - Grand-Orgue
Montre 16'
Bourdon 16'
Montre 8'
Bourdon 8'
Flûte 8'
Gambe 8'
Prestant 4'
Flûte octaviante 4'
Quinte 2.2/3'
Doublette 2'
Cornet V
Plein-jeu V
Bombarde 16'
Trompette 8'
Clairon 4'
II - Positif
Flûte 16'
Bourdon 8'
Salicional 8'
Unda maris 8'
Flûte 4'
Prestant 4'
Doublette 2'
Piccolo 1'
Cornet V
Basson 16'
Clarinette 8'
Trompette 8'
III - Récit expressif
Flûte 8'
Bourdon 8'
Gambe 8'
Voix céleste 8'
Flûte 4'
Octavin 2'
Voix humaine 8'
Hautbois 8'
Trompette 8'
Clairon 4'
Trémolo
Pédale
Bourdon 32'
Contrebasse 16'
Sous-basse 16'
Flûte 8'
Bourdon 8'
Violoncelle 8'
Flûte 4'
Bombarde 16'
Trompette 8'
Clairon 4'

Il nuovo organo presentava elementi tipici degli strumenti francesi della seconda metà del XIX secolo, quali un elevato numero di registri di 8' e 4' e di registri ad ancia; sia al Grand-Orgue (primo manuale) che al Positif (secondo manuale) vi era un Cornetto di cinque file, derivante dalla tradizione classica francese, mentre vi era una sola mutazione semplice (la Quinte 2.2/3' del primo manuale), cui nel 1872, ad opera del costruttore stesso, se ne aggiungerà una seconda (al secondo manuale, in luogo del registro Doublette 2').[7]

Nel corso della comune di Parigi del 1871, l'organo maggiore venne notevolmente danneggiato e, l'anno successivo, fu oggetto di un radicale intervento di ripristino da parte di Aristide Cavaillé-Coll (opus 379/368).[5]

Nel XX secolo lo strumento fu oggetto di diversi interventi di restauro e modifica, che ne alterarono le caratteristiche originarie: il primo venne operato nel 1901 da parte di Joseph Merklin, che lo reintonò; tra il 1934 e il 1935, sotto la direzione di Olivier Messiaen, da pochi anni nominato organista titolare, la ditta Pleyel-Cavaillé-Coll installa sette nuovi registri e fa alcune modifiche alla trasmissione (tra le quali l'installazione della leva Barker anche per il Positif); tra il 1962 e il 1967, la ditta Beuchet-Debierre opera ulteriori modifiche, tra le quali la sostituzione integrale della trasmissione meccanica con una nuova elettrica (e l'installazione di una nuova consolle in luogo di quella originaria) e l'aggiunta di altri sette registri. Per volere di Messiaen, nel 1984 è stata aumentata la sonorità dei registri di fondo (in tal frangente l'organista avrebbe voluto che venissero aggiunti quattro nuovi registri, tra i quali una Bombarde 32'[8]) e, nel 1992-1993, è stata operata una completa revisione dello strumento.[9]

L'organo maggiore è classificato dal 1981 come monumento storico di Francia relativamente alla parte strumentale.[10]

Organo maggiore[modifica | modifica wikitesto]

(FR)

«Les instruments de Notre-Dame de Paris, le Sacré-Coeur de Montmartre, Saint-Sulpice et Saint-Ouen de Rouen sont magnifiques, grandioses. L’orgue de la Trinité les égale en puissance, en majesté, et les surpasse peut-être pour le mystère et la poésie.»

(IT)

«Gli strumenti di Notre-Dame a Parigi, del Sacro Cuore a Montmartre, di Saint-Sulpice e di Saint-Ouen a Rouen sono magnifici, grandiosi. L'organo della Trinité è loro pari in potenza, maestosità, e forse li supera per mistero e poesia.»

L'organo maggiore.

L'organo a canne Cavaillé-Coll opus 271/254 è situato in controfacciata, sopra l'apposita cantoria in pietra;[12] quest'ultima è costituita da un vano che si apre nella parete con un grande arco leggermente ogivale, ed è delimitata da una balaustra marmorea scolpita.[13]

Lo strumento è a trasmissione integralmente elettrica, installata negli anni 1960 dalla ditta Beuchet-Debierre in sostituzione di quella originaria, meccanica con leva Barker per il Grand-Orgue e il Positif (quest'ultima installata nel 1934-1935); dispone di 60 registri per un totale di 82 file.[9]

L'organo si articola in un solo corpo, posto al centro della cantoria, a ridosso della parete di fondo; il materiale fonico è interamente racchiuso all'interno di una cassa lignea, in stile con la chiesa. Il prospetto è movimentato da tre tourelles, sormontate da dei piccoli cupolini con lanterna, alle quali sono alternate delle campate ad andamento rettilineo, di cui le due centrali poste su due livelli. La mostra è composta da canne di metallo, con bocche a scudo.[14]

La consolle, risalente ai restauri degli anni 1960, è situata al centro della cantoria, ed è rivolta verso la navata. Essa dispone di tre tastiere di 56 note ciascuna (Do1-Sol5) e pedaliera concavo-parallela di 32 note (Do1-Sol3). I registri sono azionati da placchette a bilico disposte in quattro file parallele, su due piani inclinati ai lati dei manuali; le placchette delle unioni e degli accoppiamenti sono invece collocate in fila unica al di sopra del terzo manuale.[15]

Di seguito la disposizione fonica:[16]

I - Grand-Orgue
Montre 16'
Bourdon 16'
Montre 8'
Flûte harmonique 8'
Bourdon 8'
Gambe 8'
Prestant 4'
Flûte octaviante 4'
Quinte 2.2/3'
Doublette 2'
Cornet V
Plein-jeu IV
Cymbale II–IV
Bombarde 16'
Trompette 8'
Clairon 4'
II - Positif
Expressif
Cor de nuit 8'
Flûte douce 4'
Nazard 2.2/3'
Flageolet 2'
Tierce 1.3/5'
Piccolo 1'
Clarinette 8'
Ouvert
Quintaton 16'
Principal 8'
Flûte harmonique 8'
Salicional 8'
Unda maris 8'
Prestant 4'
Doublette 2'
Cornet II–V
Fourniture IV
Basson 16'
Trompette 8'
Clairon 4'
III - Récit expressif
Bourdon 16'
Flûte traversière 8'
Bourdon 8'
Gambe 8'
Voix céleste 8'
Flûte octaviante 4'
Nazard 2.2/3'
Octavin 2'
Tierce 1.3/5'
Cymbale III
Bombarde 16'
Trompette 8'
Basson-hautbois 8'
Voix humaine 8'
Clairon 4'
Trémolo
Pédale
Flûte 32'
Soubasse 16'
Contrebasse 16'
Flûte 8'
Bourdon 8'
Violoncelle 8'
Flûte 4'
Plein-jeu IV
Bombarde 16'
Trompette 8'
Clairon 4'

Organisti titolari[modifica | modifica wikitesto]

Organo del coro[modifica | modifica wikitesto]

L'organo del coro.

L'organo a canne Cavaillé-Coll opus 304/289 è situato a pavimento nell'aula, nei pressi del presbiterio, sotto la settima arcata tra la navata centrale e la navata laterale di sinistra.[9]

Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica e dispone di 15 registri (12 reali e 3 - quelli del Pedale - ottenuti per derivazione dai manuali). Si articola in un unico corpo ed è interamente racchiuso all'interno di una cassa lignea sobriamente decorata con intagli e modanature. Nel prospetto si trova la mostra, composta da canne in metallo e inserita in cinque campi: tre più stretti e alti (con bocche a scudo) e due intermedi (con bocche a mitria).[9]

La consolle è fissa, ed è posta davanti alla parete anteriore della cassa; essa dispone di due tastiere di 56 note ciascuna (Do1-Sol5) e pedaliera concavo-parallela di 30 note (Do1-Fa3).[9]

La disposizione fonica è la seguente:[17]

I - Grand-Orgue
Bourdon 16'
Montre 8'
Salicional 8'
Flûte harmonique 8'
Prestant 4'
Plein-jeu II-IV
II - Récit expressif
Viole de gambe 8'
Voix céleste 8'
Cor de nuit 8'[n 1]
Flûte octaviante 4'
Basson 16'
Trompette 8'
Trémolo
Pédale
Soubasse 16'[n 2]
Basse 8'[n 3]
Basson 16'[n 4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Note al testo
  1. ^ Installato nel 1879 da Aristide Cavaillé-Coll in sostituzione dell'originario registro Voix humaine 8'.
  2. ^ Trasmesso dal registro Bourdon 16' del Grand-Orgue.
  3. ^ Trasmesso dal registro Cor de nuit 8' del Récit expressif.
  4. ^ Trasmesso dal registro Basson 16' del Récit expressif.
Fonti
  1. ^ (FR) Sainte-Trinité: orgue C.-Coll, su orgues-et-vitraux.ch. URL consultato il 20 settembre 2015.
  2. ^ (FR) Messiaen et le grand-orgue, su latriniteparis.com. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2015).
  3. ^ (FR) Les organistes, su latriniteparis.com. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2015).
  4. ^ (ENFR) Eglise de la Trinité - Paris, su napoleon.org. URL consultato il 20 settembre 2015.
  5. ^ a b G. Huybens.
  6. ^ F. Raugel, p. 220.
  7. ^ (EN) Paris: la Trinité, su faculty.bsc.edu. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ (FR) L'orgue de Messiaen à la Sainte-Trinité à Paris, su hetorgel.nl. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  9. ^ a b c d e (ENFR) Église de la Sainte-Trinité, Paris, France, su musiqueorguequebec.ca. URL consultato il 20 settembre 2015.
  10. ^ (FR) Orgue de tribune : partie instrumentale de l'orgue, su culture.gouv.fr. URL consultato il 21 settembre 2015.
  11. ^ O. Messiaen, p. 38.
  12. ^ F. Raugel, p. 219.
  13. ^ (EN) La Trinité: Organ Gallery, su faculty.bsc.edu. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2010).
  14. ^ (EN) La Trinité: Organ Case, su faculty.bsc.edu. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  15. ^ (EN) La Trinité: Console [collegamento interrotto], su faculty.bsc.edu. URL consultato il 20 settembre 2015.
  16. ^ (FR) Paris, église de la Sainte Trinité (Grand-Orgue), su orgue.free.fr. URL consultato il 20 settembre 2015.
  17. ^ (FR) Paris, église de la Sainte Trinité (Orgue de choeur), su orgue.free.fr. URL consultato il 20 settembre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Félix Raugel, Les grandes orgues des églises de Paris et du département de la Seine, Parigi, Fischbacher, 1927, ISBN non esistente.
  • (DEFR) Gilbert Huybens, Cavaillé-Coll: Liste des travaux exécutés/Werkverzeichnis, Lauffen/Neckar, Orgelbau-Fachverlag Rensch, 1985, ISBN 3-921848-12-1.
  • (FR) Olivier Messiaen, Le Grand-Orgue de la Sainte-Trinité (PDF), in Orgues à Paris, Parigi, FFAO, 1993, ISBN non esistente. URL consultato il 20 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  • (FR) Béatrice de Andia, Jean-Louis Coignet, Michel Le Moël (a cura di), Les orgues de Paris, Parigi, Action artistique de la Ville de Paris, 2005, ISBN 978-2-913246-54-6.
  • Peter Hill (a cura di), Olivier Messiaen. Dai canyon alle stelle, Milano, Il Saggiatore, 2008, ISBN 978-88-428-1485-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]