Olimpia Bida

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Beata Olimpia Bida

Religiosa

 
Nascita1903
Morte28 gennaio 1952
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione2001, da papa Giovanni Paolo II[1][2]
Ricorrenza28 gennaio[2][3]

Olimpia Bida, in ucraino Оли́мпия Би́да?, Olympija Byda, al secolo Ol'ha, in ucraino Ольга? (Cebliv, 1903Charsk, 28 gennaio 1952[1][2]), è stata una religiosa ucraina della congregazione greco-cattolica delle suore di San Giuseppe; è tra i 25 martiri dell'Ucraina proclamati beati da papa Giovanni Paolo II nel 2001.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1903 a Cebliv, un villaggio nei pressi di Leopoli; divenne suora entrando nella Congregazione di San Giuseppe[1][2][3], assumendo il nome di Olimpia e lavorando come catechista, maestra delle novizie e assistendo malati e anziani[1][2].

Dal 1945, durante la persecuzione comunista, in qualità di superiora del convento di Kheriv Olimpia fu soggetta a diversi controlli repressivi operati dal regime; venne infine arrestata nel 1950 o 51[1][2], assieme ad un'altra consorella, mentre accompagnava un funerale (per "attività antisovietica")[2]. Venne deportata a Charsk, in Siberia (oblast' di Tomsk), dove continuò a svolgere il suo ruolo organizzando, assieme ad altre religiose, gruppi di preghiera e di supporto ai prigionieri; ivi morì nel 1952, per stenti e mancanza di cure mediche[1][2].

Venne beatificata il 27 giugno 2001 da papa Giovanni Paolo II a Leopoli, assieme ad altri ventiquattro martiri del comunismo[2]. La memoria è il 28 gennaio[1][2][3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Blessed Olympia Bida, su CatholicSaints.Info. URL consultato l'11 aprile 2012.
  2. ^ a b c d e f g h i j Beata Olimpia (Olha Bidà), in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato l'11 aprile 2012.
  3. ^ a b c Martirologio, su The Roman Curia. URL consultato l'11 aprile 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]