Nahapana

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Moneta d'argento raffigurante Nahapana

Nahapana (greco antico: Ναηαπάνα Nahapána; Kharosthi: 𐨣𐨱𐨤𐨣 Na-ha-pa-na, Nahapana; ... – ...; fl. I-II secolo) fu un importante sovrano delle Satrapie occidentali, discendente degli indo-sciti, nell'India nord-occidentale, che regnò durante il I o il II secolo d.C.. Secondo una delle sue monete, era figlio di Bhumaka.

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Nahapana compare sulle sue monete nella forma Kharosthi Nahapana (𐨣𐨱𐨤𐨣), nella forma Brahmi Nahapāna, e la forma greca Nahapána (greco antico: Ναηαπάνα),che derivano dal nome Saka *Nāhapānä, che significa "protettore del clan".

Periodizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Il periodo esatto di Nahapana non è certo. Un gruppo di sue iscrizioni è datato agli anni 41-46 di un'epoca non specificata. Assumendo che questa epoca sia quella di Shaka (che inizia nel 78 d.C.), alcuni studiosi hanno assegnato il suo regno al periodo 119-124 d.C.[1] Altri ritengono che gli anni 41-46 siano i suoi anni di regno e assegnano il suo governo a un periodo diverso;ad esempio, lo studioso indiano Krishna Chandra Sagar assegna il suo regno al 24-70 d.C.[2] , mentre R.C.C. Fynes lo data al 66-71 d.C. circa,[3].

Regno[modifica | modifica wikitesto]

Mappa del Periplo del Mare Eritreo

Nahapana è citato nel Periplo del Mare Eritreo con il nome di Nambanus, come sovrano della zona intorno a Barygaza:

«Oltre il golfo di Baraca c'è quello di Barygaza e la costa del paese di Ariaca, che è l'inizio del regno di Nambano e di tutta l'India. La parte di essa che si trova nell'entroterra e confina con la Scizia è chiamata Abiria, mentre la costa è chiamata Sirastrene. È un paese fertile, che produce grano e riso, olio di sesamo e burro chiarificato, cotone e i tessuti indiani che ne derivano, di tipo più grossolano. Vi si allevano molti bovini e gli uomini sono di grande statura e di colore nero. La metropoli di questo Paese è Minnagara, da cui vengono portate a Barygaza molte stoffe di cotone.»

Egli istituì anche la monetazione delle Satrapie occidentali, in uno stile derivato dalla monetazione indo-greca. Il dritto delle monete è costituito dal profilo del sovrano, all'interno di una leggenda in greco. Il rovescio rappresenta un fulmine e una freccia, all'interno di legende in alfabeto Brahmi e Kharoshthi. Nahapana è citato come donatore nelle iscrizioni di numerose grotte buddiste dell'India settentrionale. Le iscrizioni di Nasik e Karle fanno riferimento al nome dinastico di Nahapana (Kshaharata, per "Kshatrapa") ma non alla sua etnia (Saka-Pahlava), che è nota da altre fonti.[4]

Nel distretto di Nashik, sono state trovate delle sovrascritte di monete di Nahapana da parte del potente re Satavahana Gautamiputra Satakarni. Questo suggerisce che Gautamiputra abbia sconfitto Nahapana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Buddhist Reliquaries from Ancient India. British Museum Press. 2000. p. 42.
  2. ^ Krishna Chandra Sagar (1992). Foreign Influence on Ancient India. Northern Book Centre. p. 133.
  3. ^ R.C.C. Fynes 1995, p. 44.
  4. ^ Prasad, Durga. History of the Andrhas: Up to 1565 AD (PDF). P. G. Publishers. Archived from the original (PDF) on 24 April 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R.C.C. Fynes, The Religious Patronage of the Satavahana Dynasty, 1995
  • R.C. Senior, "Indo-Scythian coins and history", Vol IV

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]