NGC 569

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NGC 569
Galassia a spirale
NGC 569 nelle immagini SDSS.
Scoperta
ScopritoreAlbert Marth
Data1 ottobre 1864 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta01h 29m 07.1s [2]
Declinazione+11° 07′ 53″ [2]
Distanza264,0 mega anni luce (80,94 Mpc) a.l.   [2]
Magnitudine apparente (V)13,7 [3]
nella banda B: 14,5 [3][4]
Redshift+0,019330 ± 0,00000 [2]
Luminosità superficiale12,95 [3]
Angolo di posizione163° [3]
Velocità radiale5795 ± 0 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSbc [2][3][1]
Dimensioni86 600 anni luce (26 540 pc) a.l.  
Altre designazioni
PGC 5548
MCG 2-4-53
UGC 1063
CGCG 436-63
MK 997
KCPG 34A
IRAS 01264+1052 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 569
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 01h 29m 07.1s, +11° 07′ 53″

NGC 569 è una galassia a spirale situata nella costellazione dei Pesci a una distanza superiore ai 260 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

NGC 569 è una galassia il cui nucleo è brillante nel dominio dell'ultravioletto. È inoltre inclusa nel catalogo di Markarian con il codice Mrk 997 (MK 997).[3]

La sua distanza rispetto alla galassia PGC 5555 è di 81,0 megaparsec, che è all'incirca la stessa distanza che esse hanno rispetto alla Terra. Le due galassie potrebbero quindi essere in interazione gravitazionale.[1]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 569 è stata scoperta il 1 ottobre 1864 dall'astronomo tedesco Albert Marth.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 569, su cseligman.com. URL consultato il 27 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e f Results for object NGC 569, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 27 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 500 à 599, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 27 aprile 2024.
  4. ^ SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 27 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]