Mario José Barbieri

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Mario Barbieri
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1918
Carriera
Squadre di club1
1911-1916Rosario Central? (?)
1917Atlanta3+ (0+)
1918River Plate5 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mario José Barbieri, talvolta riportato come Mario Juan o Mario José (... – ...; fl. XX secolo), è stato un calciatore argentino, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocava come ala destra o, più raramente, interno destro. Era dotato di buona tecnica e il suo piede di calcio era il destro.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la sua carriera nel Rosario Central nel 1911, divenendone uno degli elementi impiegati con maggior continuità; giocò da titolare in varie edizioni del campionato provinciale di Rosario.[1] Nel 1915 presenziò in entrambe le partite decisive della Copa Ibarguren.[2] Passato all'Atlanta, fu titolare nella Copa Campeonato 1917;[3][4][5] debuttò il 1º aprile 1917 contro lo Sportivo Barracas: gli fu affidata l'esecuzione di un calcio di rigore, ma lo sbagliò, tirandolo fuori. Esordì lo stesso giorno di José Laiolo, suo ex compagno di squadra al Central. Giocò poi 5 gare ufficiali e 4 amichevoli con il River Plate.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Rosario Central: 1914, 1915, 1916
Rosario Central: 1915

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Roldán.
  2. ^ (ES) Argentina - Copa Ibarguren, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 12 gennaio 2012.
  3. ^ (ES) Historia parte II, su atlantapasion.com.ar. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ (ES) Edgardo Imas, El que no salta..., su sentimientobohemio.com.ar, 15 novembre 2005. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2010).
  5. ^ (ES) Edgardo Imas, El último patriarca bohemio, su sentimientobohemio.com.ar, 8 luglio 2003. URL consultato il 12 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]