Malhun Hatun
| Malhun Hatun | |
|---|---|
 | |
| Moglie legale del sultano | |
| In carica | prima del 1281 – 1326 |
| Successore | Asporça Hatun Teodora Hatun |
| Nome completo | Kameriye Malhun Hatun |
| Luogo di sepoltura | Türbe di Osman I, Bursa |
| Dinastia | Ottomana (per matrimonio) |
| Padre | Ömer Abdülaziz Bey |
| Consorte di | Osman I |
| Figli | Orhan I |
| Religione | Islam sunnita |
Kameriye Malhun Hatun ("luna" e "tesoro, ricchezza"; chiamata anche Mal Hatun o Mala Hatun; ... – Bursa, ...; fl. XIII-XIV secolo) è stata una principessa anatolica, moglie del primo sultano ottomano Osman I e madre del suo erede, Orhan I.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Malhun Hatun, chiamata anche Mal Hatun, era figlia di Ömer Abdülaziz Bey, indicato sia come un sovrano anatolico a capo del principato Amuri che come un visir selgiuchide[1]re fonti dicono che lei fu la figlia di Ömer Abdülaziz Bey, visir dei selgiuchidi di Anatolia.[2]. In precedenza, era spesso confusa o fusa con Rabia Bala Hatun, un'altra consorte di Osman I.
Prima del 1281, sposò Osman per assicurare la pace fra la sua tribù e il nascente principato ottomano, dal momento che uno dei fratelli di Malhun si schierò contro Osman quando questi iniziò le sue incursioni nell'Impero bizantino. Ebbero un figlio, Orhan, secondo sovrano ottomano.
Malhun Hatun sopravvisse al marito e morì in data sconosciuta dopo il 1326, venendo sepolta nel mausoleo di Osman a Bursa.
Discendenza[modifica | modifica wikitesto]
Da Osman I, Malhun Hatun ebbe almeno un figlio:
- Orhan I Ghazi (1281-1362), secondo sovrano ottomano.
Cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]
- Nella serie televisiva turca del 2019 Kuruluş: Osman, Malhun Hatun è interpretata dall'attrice turca Yıldız Çağrı Atiksoy.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (TR) Necdet Sakaoğlu, Bu mülkün kadın sultanları : vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler, 1. baskı, Oğlak Yayıncılık, 2008, ISBN 975-329-623-1, OCLC 316234394. URL consultato il 23 marzo 2022.
- ^ (TR) OSMANLI WEB SITESI - KESITLER - KALDERA HOLDING / FORSNET, su enfal.de. URL consultato il 23 marzo 2022.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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