Nati nello spazio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Lungo viaggio nella notte)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nati nello spazio
Titolo originaleStar Ship / The Space-Born
Altri titoliLungo viaggio nella notte
AutoreEdwin Charles Tubb
1ª ed. originale1955
1ª ed. italiana1957
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza
Lingua originaleinglese
ProtagonistiJay West
AntagonistiGregson
Altri personaggiSusan

Nati nello spazio (Star Ship o The Space-Born) è un romanzo fantascientifico del 1955 scritto da E. C. Tubb, tradotto in italiano per la prima volta nel 1957 col titolo Lungo viaggio nella notte.

Il romanzo apparve inizialmente a puntate nella rivista britannica di fantascienza New Worlds Science Fiction nel 1955 col titolo Star Ship e venne pubblicato in volume l'anno successivo col titolo The Space-Born. Si tratta di uno dei romanzi singoli più importanti di E. C. Tubb e - secondo la Science Fiction Encyclopedia - di una delle opere più interessanti sul tema dei cambiamenti sociali in un'astronave generazionale.[1]

Il romanzo è stato tradotto in quattro lingue[2] e da esso è stato tratto un film per la televisione francese nel 1962.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Jay West è un agente della psicopolizia. La società in cui vive si trova nella sedicesima generazione attraverso il suo viaggio dalla Terra a Pollux, un pianeta sito a circa trecento anni di viaggio spaziale. Il suo lavoro consta nell'eliminare chiunque sia diventato un peso per la società, per cattiva salute, instabilità mentale o vecchiaia, per poter mantenere la purezza del gene umano. Un giorno gli viene affidato il compito di uccidere il padre di Susan, la donna che ama. Non eseguendo il compito, West viene braccato dai suoi, ormai, ex colleghi. Durante la fuga alla disperata ricerca di un nascondiglio incontra un gruppo di persone che lo portano indirettamente dal comandante della nave. Il comandante, preso atto della situazione e raggiunto il tempo previsto, decide di istruire Jay come nuovo comandante e comunica a tutto l'equipaggio della nave che il viaggio è giunto a termine.

Opere derivate[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo è stato trasposto in un film per la televisione francese, trasmesso l'11 dicembre 1962 dalla Radiodiffusion-télévision française (RTF), Le navire étoile diretto da Alain Boudet e sceneggiato da Michael Subrela.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Generation Starship, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
  2. ^ (EN) Edizioni di Nati nello spazio, in Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
  3. ^ a b (FR) Le cinéma fantastique, Corlet, 1995, p. 151, ISBN 978-2-85480-870-4.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]