Leucothoe (poemetto)

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Leucothoe
AutoreGiovanni Pascoli
1ª ed. originale2012
GenereEpillio
Lingua originalelatino

Leucothoe è un poemetto in latino del 1883 di Giovanni Pascoli, ritrovato e pubblicato nel 2012. L'opera si configura come un epillio mitologico ed erotico di 144 versi[1].

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Pascoli compose il poemetto nel 1883 quando, in difficoltà finanziarie, venne a conoscenza del Certamen poeticum Hoeufftianum, un premio assegnato annualmente dalla Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappen di Amsterdam. Spedì il componimento, però, senza conoscere le regole del concorso, né incluse il proprio nome, per cui non ricevette alcuna notizia dall'accademia e l'opera si perse negli archivi olandesi[2].

Nel 2012, il filologo Vincenzo Fera rintracciò il poemetto presso il Noord-Hollands Archief di Haarlem, ritrovando il testo originale ed intero, su tre fogli manoscritti dall'autore, e lo pubblicò nel dicembre dello stesso[3][4].

Titolo[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della protagonista, Leucotoe, non sembra attingere tanto alla Leucotoe ovidiana quanto più al mito della dea Leucotea[1].

Contenuti[modifica | modifica wikitesto]

Leucotoe è una fanciulla figlia di una divinità marina e di un mortale. Questa sua natura semidivina la indurrà a cercare un avvicinamento alle ninfe Nereidi, causando un isolamento dai mortali ed evitando così il corteggiamento dei suoi coetanei: il suo amore è infatti riservato a una divinità del mare, che la farà sua[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Stefano Zivec, Leucothoe Iohannis Pascoli, edidit Vincenzo Fera (PDF), in Lexis, n. 31, Venezia, Adolf M. Hakkert Editore, 2013, pp. 479-480. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  2. ^ Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte: dettagli scheda, su pascoli.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  3. ^ Salvatore Guarino, Radiografia del Myrmedon di Giovanni Pascoli, Salerno, 2018, p. 13. URL consultato il 21 ottobre 2020.
    «il primo poemetto latino presentato al concorso neerlandese, nel 1883, è Leucothoe, edito da FERA 2012»
  4. ^ (LAIT) Giovanni Pascoli, Leucothoe, a cura di Vincenzo Fera, Università di Messina. Centro interdipartimentale di studi umanistici, 2012, ISBN 978-88-87541-71-7. URL consultato il 21 ottobre 2020.
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