La calzolaia prodigiosa

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La calzolaia prodigiosa
Farsa in due atti
Copertina dell'edizione del 1944
AutoreFederico García Lorca
Titolo originaleLa zapatera prodigiosa
Lingua originaleSpagnolo
Composto nel1930
Prima assoluta1930
Teatro Español di Madrid
Personaggi
  • La calzolaia
  • Il calzolaio (alias il burattinaio)
  • Il sindaco
  • Il bambino
  • I vicini
 

La calzolaia prodigiosa (La zapatera prodigiosa) è un'opera teatrale di Federico García Lorca, cominciata nel 1926 e terminata nel 1930.[1] Fu rappresentata per la prima volta al Teatro Español di Madrid il 24 dicembre 1930, diretta da Cipriano Rivas Cherif.[2] Il personaggio della calzolaia fu ispirato dalla figura di Agustina González López, scrittrice ed attivista femminista attiva a Granada.[3]

Si sviluppa come una farsa drammatica in due atti (dall'autore definita "farsa violenta"), dalla narrazione formalmente basata sulla classica commedia degli equivoci; in realtà ispirata dalla condizione femminile ai suoi tempi che ampliandosi nello sviluppo diviene allegoria dell'animo umano.[4]

foto della prima rappresentazione teatrale

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Le angosce e le lotte di una donna costretta ad un matrimonio di convenienza. Narrando del conflitto interiore fra gli intimi desideri e la realtà che la circonda, l'autore descrive come l'uomo (inteso come umanità) è diviso fra ciò che il destino gli para davanti e i suoi pensieri più reconditi . Partendo da questo archetipo teatrale, il lavoro diventa spunto per una feroce analisi della condizione femminile e dell'intima insoddisfazione e cattiveria umana, almeno fino alla riconciliazione finale[5]

Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]

La calzolaia: Giovane e bella, di circa 18 anni, costretta a sposare un vecchio calzolaio benestante. Combattiva e testarda costringe alla fine il marito a lasciarla, accorgendosi, poi e però, che in realtà era affezionata al marito, forse fino al punto anche di amarlo.

Il calzolaio: cinquantenne benestante pacifico e che tratta bene la giovane moglie. Debole di carattere, è convinto a lasciarla dalle maldicenze della gente e dalla ostilità della moglie, pur volendole bene. Un giorno lui ritorna travestito da burattinaio ed allestisce uno spettacolo che ricalca la sua storia, commuovendo e innamorando al tal punto la calzolaia, da tornare finalmente insieme.

Il sindaco: personaggio beffardo e disilluso, divorziato 4 volte, che lusinga e circuisce la buona fede e la semplicità del calzolaio e cerca di sedurre le calzolaia.

Il bambino: dolce e sincero, è puerilmente innamorato della calzolaia, ed è l'unico del paese a trattarla educatamente. Lei lo ricambia come se fosse suo figlio . Scopre anche che il burattinaio è in realtà il calzolaio travestito, permettendo così la riconciliazione .

I vicini: sparlano e maltrattano la calzolaia, parlandone sempre in modo offensivo anche al marito, costringendolo, data la sua debolezza, a lasciarla.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) La zapatera prodigiosa, su Universo Lorca. URL consultato il 4 agosto 2019.
  2. ^ (EN) Aspectos teosóficos del teatro de Agustina González, su studylib.es. URL consultato il 4 agosto 2019.
  3. ^ Agustina González López, “la Zapatera”., su historiamujeres.es. URL consultato il 4 agosto 2019.
  4. ^ Fernando Girón Irueste e Enriqueta Barranco Castillo, Agustina González López, la Zapatera: escritora y política en la Granada de entreguerras, in Andalucía en la historia, n. 29, 2010, pp. 68–71. URL consultato il 4 agosto 2019.
  5. ^ G. Lorca, La calzolaia prodigiosa (PDF), in Corriere dello spettacolo.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNE (ESXX3383597 (data)
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